La lettera.

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Marinette's pov

Ero seduta davanti alla mia scrivania, muovendo la matita in modo nervoso e cercando di farmi venire qualche idea in mente.

Stavo disegnando qualche capo come mio solito, giusto per sfogare un po' la mia fantasia, ma al momento avevo finito le idee quindi mi appoggiai allo schienale strofinandomi gli occhi con una mano.

Appoggiata alla scrivania c'era la mia compagna di mille avventure: Tikki, il kwami della creazione. Era stesa a mangiare un macaron cucinato da poco, che mi guardava con occhi curiosi.

"Non hai più idee?" Disse, non togliendomi gli occhi di dosso e iniziando a svolazzare.

Scossi la testa, girai la sedia e mi alzai per andare sul terrazzo sopra la mia stanza.

Era sera tardi, le luci di Parigi illuminavano il paesaggio in modo meraviglioso, un panorama bellissimo, che mi donava gioia.

Presi un po' di aria fresca, in silenzio, tranquilla più che mai.

Era da tanto che non mi sentivo così, senza pesi o pensieri.

Tikki mi raggiunse appoggiandosi alla mia spalla
"A che pensi?" Mi disse
Feci un sorrisino amorevole e la guardai facendola appoggiare tra le mie mani
"Per la prima volta sono tranquilla, era da tanto che non mi sentivo così da quando sono Ladybug" Lei sorrise, svolazzò vicino la mia guancia e mi diede un bacino.

Purtroppo quella sensazione durò molto poco, perché ci fu un allarme Akuma.

"Come non detto..." Dissi alzando gli occhi al cielo

"Tikki, trasformami!" Dissi, e un fascio di luce si fece strada intorno a me, facendomi diventare la fantastica Ladybug.

Presi il mio yo-yo e oscillai tra i palazzi di Parigi, mi fermai su un tetto guardando Mr. Piccione, akumizzato per la 10° volta questo mese. Sospirai, era assurdo quante volte veniva akumizzato quell'uomo, e solo per dei piccioni.

Decisi di agire senza aspettare Chat noir, tanto ormai ero abituata e conoscevo tutti i punti deboli di quell'uomo, lo affrontai, ci fu uno scontro di un paio di minuti e stavo per batterlo di nuovo, ma riuscì a scansarsi e evitare il colpo di grazia. Mi allontanai e pensai ad un piano senza dover invocare il lucky charm, ma la strada era vuota e le opzioni erano poche, quindi ero costretta ad usare il mio potere.

Dopo aver sconfitto Mr. Piccione per l'ennesima volta, lo aiutai ad alzarsi e invocai il mio miraculous ladybug aggiustando tutti i danni causati da quei piccioni, mi guardò dispiaciuto come a dire "di nuovo?" E io gli feci un sorriso per farlo tranquillizzare

"Si faccia forza, non deve farsi prendere troppo dai pensieri e le emozioni negative, non possiamo fare questo ogni settimana!"
Lui annuì, sempre dispiaciuto, si alzò e mi diede la mano, come segno di ringraziamento. Si allontanò e io mi misi le mani in vita, guardandolo allontanarsi, sentii il solito *bip bip* dei miei orecchini e tornai di corsa a casa oscillando tra i palazzi e saltando sui tetti.

Arrivai sul terrazzo giusto in tempo per la ritrasformazione, Tikki era stanca e le porsi un macaron, sorrise felice e lo mangiò di gusto. Quella creaturina era adorabile.

Un pensiero si fece strada nella mia testa: che fine aveva fatto Chat Noir quella sera?

Capisco che era Mr. Piccione e quindi non un pericolo tanto grosso, ma lasciarlo affrontare solo a me credo sia esagerato, e poi senza neanche avvertirmi!
Quel gattaccio prima o poi mi farà impazzire!

Mi stiracchiai sbadigliando, decisi di mettermi il pigiama e andare a dormire anche se era relativamente presto, sentendomi troppo stanca.

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Nascosto Negli Occhi || Marichat Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora