Capitolo 12

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Chiara POV.



Osservo il mio "abito da sposa" un semplice vestito bianco che non ho scelto e tantomeno voluto. Tutto in quei giorni era difficile, il solo alzarsi dal letto era un impresa titanica. E il dover parlare e ricordare costantemente ciò che mi era accaduto non ha aiutato. Quei giorni erano i giorni della non speranza, dell'oblio. Se fossi morta sarei stata più che felice.

Sospiro, richiudendo l'anta della cabina armadio.

Afferro il telefono e digito il numero della persona che in poco tempo è diventata la mia luce in questo tunnel di dolore e rabbia.

- Chiara è accaduto qualche cosa? –

Afferro ancora più strettamente il telefono.

Prendo un profondo respiro.

- Sto bene Loraine. Ma .... Ho bisogno .... Io .... - Chiudo gli occhi, frustrata.

- Prendi un profondo respiro e libera la mente, tesoro. Lo sai che se permetti alle emozioni di sopraffarti, non andrai da nessuna parte –

Faccio come mi dice e mi sento pronta.

- Voglio rivedere il luogo dove sono stata imprigionata-

Un silenzio accoglie la mia richiesta.

Stringo ancora di più il telefono.

- Ne sei sicura? –

- Si. Credo che sia arrivato il momento di rivivere il passato –

- Come mia paziente, posso solo dirti che non sarà una esperienza facile. E che potrebbe essere necessario allertare un medico nel caso le emozioni fossero troppo forti e ti facessero avere un mancamento o un attacco di panico –

- Lo so. Ritieni che possa farlo? Voglio dire, pensi che arrivate a questo punto della terapia, sia in grado di affrontare i mostri del passato? –

- Non ne sono del tutto convinta. Ma so anche che è una decisione che spetta a te. Ne hai parlato con Andrea? È giusto che ci sia anche lui –

- Lo farò appena torna a casa –

- Voglio solo dirti che sei una ragazza coraggiosa e che hai tutta la mia stima. Non tutte le vittime hanno il coraggio di tornare nel luogo dove è avvenuta l'aggressione –

- Ho passato un anno della mia vita a rivivere ciò che è accaduto in quel posto, sono arrivata a tentare di togliermi la vita pur di non pensare a quei mostri e ancora a volte, quando meno me lo aspetto, arrivano i ricordi, le voci, le risate, il dolore. È come se fosse un circolo vizioso. Devo uscirne e per iniziare è meglio ritornare dove è tutto iniziato –

- Concordo. Ma ti chiedo di fare attenzione. Quella che può sembrarti una buona idea adesso, una volta arrivata in quel luogo può diventare una pessima e catastrofica idea. Promettimi che se in qualsiasi momento non ti sentirai a tuo agio, te ne andrai senza voltarti indietro, senza sentirti costretta a fare un passo che non sei ancora pronta a fare. Promettimelo Chiara –

- Lo prometto-

- Fammi sapere come è andata. Ci vediamo alla prossima seduta –

Annuisco, chiudendo la comunicazione.

Ora devo solo convincere Andrea.

Mi mordo le labbra, guardandomi intorno nella stanza. Come promesso non siamo tornati nella casa che ha comperato per vivere insieme come famiglia, ma siamo nel suo attico. Al momento lo preferisco, anche perché mi permette di non vedere la governante di cui mia suocera ha deciso di farci regalo. La stessa che ha neanche tanto velatamente affermato che non sono la moglie adatta per Andrea. Lui ha bisogno di una donna che gli dia dei figli e che non scappi ogni volta che si parla di intimità. Come se non ne fossi consapevole.

BROKEN LOVE (completa) Mafia Serie 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora