Sᴄᴏᴍᴍᴇssᴀ.

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Per la prima volta in vita mia mi sono svegliata presto, ancora prima della sveglia.
Inmagino sia colpa della preoccupazione e dell'ansia per oggi.

Tutta questa situazione alla fine però, non era colpa mia.
Se solo fosse stato chiaro sui suoi sentimenti e meno geloso psicopatico..

Oggi ci sarebbe stata l'ultima giornata di allenamento, domani si partiva in spedizione vero il Wall Rose a cercare un'altra breccia nelle mura, a quanto pare da quello che ci è stato detto, sono stati avvistati molti giganti.

Mi vestii, e andai verso la mensa, a quell'ora sarei stata probabilmente l'unica.

Da non fare mai la colazione, ad essere addirittura la prima ad arrivare.. ne sono cambiate di cose.

"Già in piedi? Strano, pensavo che dopo una notte del genere dovessi recuperare le energie."

Ero seduta dando le spalle all'entrata ma quella voce l'avrei riconosciuta in qualsiasi caso.
Levi.

Mi girai, mi stavano tremando le mani e sicuramente ero sbiancata.

"Che vuoi?" Borbottai, cercando di apparire fredda e distaccata, probabilmente senza riuscirci.

Levi:"Nulla, sono venuto a fare colazione e non mi aspettavo di trovarti qui"
Si andó a fare una tazza di thè.

L'avevo davvero scampata così?
Mi sembra impossibile.

Beh, faró finta di niente. Magari riesco ad andarmene senza litigare.

"Era Jaeger vero?"
Ecco, ho parlato troppo presto.

Alzai lo sguardo dal cucchiaino del thè che stavo fissando da 5 minuti buoni e incrociai la faccia palesemente incazzata del capitano.
Se avessi detto che era uno scherzo sarebbe stato ancora peggio.

Ma in quel momento, in quegli occhi così arrabbiati notai un velo di amarezza.
Non riuscii a dirgli di sì.

Le uniche parole che mi uscirono furono "Hai iniziato tu questo stupido gioco Levi."

Merda, sento già di avere gli occhi lucidi. Non posso permettermi di piangere.

"Non hai mai nemmeno avuto una conversazione normale con me, se non forse un paio di volte, eppure penso che anche il muro ormai avesse capito cosa provavo. Te ne sei fregato, e non sei riuscito nemmeno a capire che per me esistevi tu. Solo tu."

Non avrei dovuto dirgli tutte queste cose, mi stavo letteralmente mettendo a nudo davanti a lui.
Ma le parole mi uscivano una dopo l'altra, senza che riuscissi a fermarle.
Si era avvicinato ed era seduto di fronte a me, fissandomi quasi curioso e sopreso.

"Eri geloso di Eren, quando tra noi non c'è mai stato nulla. O almeno, non finché andava tutto bene." Dovevo pur sempre ricordarmi che ora facevamo finta di stare insieme.

Levi mi interruppe.

Mi alzó il mento con una mano e con quel solito tono inespressivo disse "Alla fine avevo ragione però. E a giudicare da quello che ho sentito ieri, ho anche vinto una scommessa, o sbaglio?"

E adesso che cazzo gli dico?

"Eren c'è sempre stato per me. Quando ero a pezzi, lui era lì. A differenza tua.
Anzi, solitamente nell'ultimo periodo la causa eri tu.
È una persona splendida. La migliore che conosca.
Mentre tu.. Cazzo Levi! Mi hai trattata di merda, e non me lo sono mai meritata."

𝚄𝚗 𝚌𝚞𝚘𝚛𝚎 𝚍𝚒𝚟𝚒𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚍𝚞𝚎.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora