Prima Parte.

6 1 0
                                    

La situazione, all'inizio, sembrava molto più semplice di come poi si rivelò. Gli appuntamenti con il Dott. S. mi fecero capire come tutto fosse collegato, di come tanti singoli pezzi facessero parte di un'unica Matrioska che, allo stesso tempo, non poteva esistere senza tutti i suoi singoli pezzi.
Capì l'importanza di far comunicare queste singole porzioni, anche se sembravano prendere direzioni diverse. Se una parte di me voleva andare a destra e l'altra a sinistra, non mi restava che riuscire a comunicare con le due parti. Imparai l'importanza di parlare con me stessa.
Il Dott. S. mi fece anche capire come la mia paura, fosse in realtà legata al mio desiderio di controllare il risultato per evitare il fallimento; così capii anche, grazie al Dott. S., che non possiamo tenere tutto sotto il nostro vigile sguardo, che bisogna imparare anche a lasciare andare e che la vita non è sempre combattere.
Ovviamente tutto ciò non mi risultava facile, però stavo applicando al meglio quei concetti che avevo fatto miei.
Spesso dentro di me sì innescava la rabbia, e la rabbia mi faceva pensare. Pensare, allo stesso tempo, accendeva in me la paura e la rabbia.
Il Dott. S. mi fece capire che niente di tutto ciò fosse in realtà sbagliato, quanto in realtà fosse sbagliata la misura di tutto ciò. Chi ha il diritto di condannare la rabbia? Chi ha il diritto di condannare il pensare? Chi ha il diritto di condannare la tristezza?. Nessuno, soltanto noi.
Capii di avere un potere nelle mie mani: quello di coltivare sentimenti ed emozioni, e quello di raccogliere i frutti quando fosse arrivato il momento opportuno di farlo.
M. mi aveva convinto a prendere l'appuntamento da questo specialista di cui fino ad ora non rimasi mai delusa. Non mi aveva chiesto in maniera esplicita di chiamare e non mi aveva forzato in nessun modo a scrivergli. Determinate circostanze mi avevano spinto a farlo.
Nemmeno su questo ebbi dei ripensamenti.

"Il Dott. S."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora