A Rainy Day - Harry Styles

A Rainy Day

Era un freddo giorno di novembre, ero seduta vicino al camino
mentre leggevo una fiaba alle mie bambine.

<<E vissero tutti felici e contenti>> dissi entusiasta di poter finalmente raggiungere Harry nel letto e dormire.

<<Ma come mamma, è già finita?>>
disse Emily imbronciata.

<<Già, è ora di andare a nanna adesso cari miei bambini>>

<< Ma no, io voglio un'altra storia>> disse Darcy facendo gli occhi dolci.

Se c'è una cosa a cui non so resistere, sono gli occhi dolci di Grace.

<< E va bene...>> risposi rassegnata,
<<... ma solo una!>>

<<Siii!>> esultarono in coro Emily e Grace.

Alzai gli occhi al cielo divertita,
<<Cosa volete che vi racconti?>> chiesi.

<<Perché non ci racconti di come vi siete conosciuti tu e papà?>> disse Emily con gli occhi che brillavano.

Quando sentii quella richiesta rimasi un attimo col fiato sospeso; non mi avevano mai chiesto di raccontare come ci fossimo conosciuti io ed Harry.

Pian piano la mia mente iniziò ad andare indietro nel tempo, fino ad arrivare a quel fatidico giorno di dicembre.

...

Lavoravo in una piccola
bottega insieme ad una tenera
signora anziana,
facevo quel che potevo,
sistemavo gli scaffali e aiutavo i clienti.

Era quel periodo dell'anno in cui pioveva e nevicava spesso, le strade erano piene di decorazioni natalizie e i bambini nelle piazze costruivano pupazzi di neve. Tutto era molto monotono in città, ma c'era quel pizzico di magia che ti incantava ogni volta.

Un giorno però, durante un temporale, qualcosa cambiò.
La porta si aprì ed entrò un ragazzo, un uomo.
L'aria in quella piccola bottega cambiò completamente.

Alzai lo sguardo e incrociai il suo. Lui eri lì, con i capelli bagnati
dalla pioggia e qualche riccio che scendeva davanti agli occhi.
Passò una mano
tra i suoi capelli smettendo di guardarmi e
con cautela si avvicinò al banco
per chiedere qualcosa alla Signora Johansson.

La signora Johansson mi guardò e mi disse:
<< Accompagna il signore al reparto delle candele profumate, per favore.>>
Lui cominciò a camminare dietro di me e sentivo il suo sguardo bruciarmi la schiena. Arrivati al reparto
candele mi girai verso di lui;

<<Ecco qui le candele, ci sono di tutti i colori e di tutti i profumi, ma io ti consiglio quella alla vaniglia e cocco, è il mio gusto preferito, ed è molto raffinato ed elegante.>> dissi sorridendo dolcemente.

<<Grazie per il consiglio.>>, disse ricambiando il sorriso.

La sua voce era proprio come la immaginavo, incredibilmente profonda e roca.
Ci dirigemmo insieme verso la cassa,

<<Come ti chiami?>> chiesi sfacciata.

<<Harold, ma va bene Harry>> sorrise.

<<Ok Harry>> risposi ridacchiando.

<<Quanto viene?>> chiese con voce gentile alla Signora Johansson.

<<£7.50, grazie>> rispose Darlene con un tenero sorriso in volto.

Iniziò ad uscire i soldi dal portafoglio