XXXXVIII

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Le urla delle ragazze si confondono tra loro e inoltre si stanno duplicando sotto i miei occhi. A quella folla si aggiungono madri, padri, ragazzi, nonni e zii che subiscono o approvano la loro fissa per Tom Felton.
Thomas cerca di soddisfare ogni loro richiesta: video saluti, foto, autografi ,proposte. E nel frattempo, l'unica domanda che riescono a farmi è un: "Ma tu e Tom state veramente insieme?".
E la risposta per alcune pare una sollevazione, altre si ostinano a squadrarmi dalla testa ai piedi allontanandosi.
"Tanto durano come un gatto in tangenziale. Lei dicono sia una buona a nulla, impressionata dal conto in banca del nostro Tom. Oppure farà la fine di Ross."sento borbottare da una ragazza presente tra loro, poi un'altra si volta e ribatte: "Cosa t'interessa quanto durano, scusami? Cosa ti interessa chi sia lei? Se Tom è felice, lo siamo pure noi.".
E tra loro inizia una discussione accesa, che pare non avere una fine.
Mentre Tom si trova a circa venti persone di distanza da me, decido di prendere le mie difese.
"Scusate."mi avvicino, con voce dolce e rilassata.
La ragazza che pareva così sicura del mio futuro, prende lo stesso colore rosso della sua maglietta.
"Ho sentito la vostra discussione."proseguo e accenno un sorriso, che immagino sia veramente ridicolo.
"Vorrei solo che se tu avessi dei commenti da fare sulla mia relazione personale con il tuo attore preferito, li riferissi a me. Sono lieta di accogliere qualsiasi giudizio, tanto non influenzerà sulla mia relazione."concludo. Un boato di applausi nasce attorno a me e noto Tom bloccarsi immediatamente e voltarsi verso la mia direzione.
La ragazza se la ride sotto i baffi, imbarazzata, e per un momento provo un po' di pena, così aggiungo: "Capisco la tua rabbia, magari. O la tua voglia di dire quello che pensi. Non ti preoccupare, ma l'unica cosa che ti consiglio, è di informarti prima di parlare. Sono una redattrice editoriale e guadagno il giusto. Non ho bisogno dei soldi di Tom per vivere.".
Lei rimane ancora in silenzio e poi sento due braccia stringermi al bacino: una bambina di circa dieci anni che percepisce il mio dispiacere e il mio dolore a sentire quelle parole.
"Cosa succede?"chiede Tom, avanzando verso di noi.
"Una..."borbotta una ragazza, lì presente ma la blocco immediatamente: "Niente amore, stavo solo raccontato una mia esperienza. Credo che qua desidererebbero alcune foto.".
La diretta interessata sicura che la mia vita con Tom duri come un "gatto in tangenziale" mi rivolge un sorriso, prima di allontanarsi.

Dopo altre foto, la macchina di Philippe parcheggia vicino a noi. Devo ammettere che Tom ha bloccato tutta la strada principale di Londra.
"Amore, sali."ordina Tom, indicando con la testa l'autovettura. Noto già dagli occhi di Philippe tutta la sua esasperazione.
Cerco di farmi spazio tra la folla, cercando di esaudire tutte le loro richieste, anche se la principale domanda riguarda la mia relazione con Tom.
"Sei fantastica."si distingue tra quelle urla, e mi si rallegra il cuore. Riesco a salire, grazie all'aiuto di una guardia del corpo che mi sorride continuamente, quasi come per tranquillizzarmi. Credo che noti nei miei occhi la mia paura, mischiata con una grande felicità.
"C'è veramente tanta gente."borbotto felice, salutando le ragazze che si scagliano contro la macchina. Ma il commento negativo di quella ragazza, rimbomba nella mia mente.
So di dover imparare a farmi scivolare i pregiudizi di dosso, ma non credo di essere ancora del tutto pronta. Anche se devo ammettere che sto migliorando, giorno dopo giorno.
Un'altra guarda del corpo, chiamata da Philippe, aiuta Thomas a raggiungermi ma so che lui è il primo a non volersene andare.
Appena salito in macchina, Philippe avanza con lentezza e la folla batte irrequieta ai finestrini.
Tom saluta con una mano, nonostante al di fuori non possano vedere granché a causa dei vetri oscurati, mentre con l'altra stringe la mia. Poi mi sorride e lascia un bacio sulle mie labbra, accarezzandomi il volto.
"Che pazze!"esclama Thomas, felice, guardando alcune ragazze rincorrerlo a corsa dietro l'autovettura.
"Tutto bene?"mi chiede, poi, vedendomi persa nei miei pensieri.
"Oh, certo amore."mento, baciandolo ancora.
"Avete creato il panico."ci fa notare Philippe, staccandosi una pellicina dalla mano. Lo vedo agitato.
"Ti abbiamo interrotto?"chiedo, ironicamente. Mi manda una sguardo ostile dallo specchietto e mi fa una smorfia con il volto, senza rispondere e Tom non fa altro che ridere.

Trovo tantissime chiamate da Annalisa. Devo riconoscere le mie colpe, ma il buio è calato prima del previsto. Così le invio un messaggio con scritto che sto per tornare e lei mi riferisce che ci sarà una sorpresa ad aspettarmi.
Philippe ci scende a qualche isolato distante da casa e così possiamo affrontare l'argomento lasciato a metà.
"Quello che ti ho detto, non è del tutto falso."ammette, scalciando un sassolino in mezzo al marciapiede.
"Immaginavo."ammetto, con voce strozzata "Per questo vuoi che venga con te in California?".
Lui annuisce, poi sospira:"So i miei limiti, ecco. Potrei provarci, ovvio, ma non vorr...".
Ma lo blocco baciandolo sulle labbra, poi lo guardo negli occhi e borbotto: "Verrò con te in California.".
E se vi state chiedendo cosa ha fatto cambiare la mia idea improvvisamente, ve lo spiegherò.
Quando stavo passeggiando sola per il Tamigi, ho pensato a cosa ne sarà del mio futuro.
Ho giudicato l'idea di lasciare qua Annalisa, il mio lavoro e dividermi dalla mia relazione con Tom. Devo ammettere che soprattutto ho pensato a quello che desidero veramente: una famiglia.
Parlandone con Jennifer ho avuto sempre più la certezza che desidererei essere madre di tre figli, di qualsiasi sesso. Ma soprattutto, dopo l'immagine di Tom e Caroline, vorrei che Thomas divenisse loro padre.
Poi ho pensato a quello che ne sarà di quello che ora possiedo. E così ho cominciato ad analizzare punto per punto.
Ho cominciato dal lavoro. Così ho ragionato sul fatto che potrò continuarlo anche dalla California, tramite piattaforme online ormai così sviluppate in questo periodo.
Poi ho pensato ad Annalisa. Lei potrà venire a trovarmi quando vorrà e so per certo che quando Tom avrà finito le riprese, torneremo in questa fantastica città. Spero solamente che riesca a capirmi.
Ed infine, non per meno importanza, la mia relazione con Tom. Lo considero ormai parte fondamentale della mia vita e, dopo averlo visto con tutte quelle fans, mi sono convinta che vorrei continuarlo a seguire. Ma soprattutto appoggiarlo.
Credo che sia giusto venirci incontro. Non che il suo comportamento sia giusto, ma se lui non riuscirà a tenere le distanze tanto vale che io non lo permetta.
E se state pensando che io sia solamente una grande "sottona", vi risponderò che non significa essere "sottone", ma bensì amare una persona da voler trovare una soluzione per non rischiare di perderla.

Appena varchiamo la soglia di casa,mentre Tom gioisce alla notizia, davanti a noi tutto pare bloccarsi.
Una vampata di calore percorre la mia schiena e sento il braccio di Tom prendermi dal dietro.
Deglutisco, poi riesco a sibilare:"Mamma? Papà?". E i due interpellati accennano un sorriso.
Il mondo pare cadermi addosso.

Spazio autore:
Una decisione importante nelle vite di Sara e Tom.
Ma voi avreste fatto la stessa scelta di Sara?

Non so se sei solo un sogno || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora