Capitolo 13 - Parte 1

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Macarena


"Sei contenta di aver parlato con lei?" mi chiede Rajab.

"Molto, grazie."

"Come ti senti adesso?"

"Non bene, mi fa male tutto. Non ce la faccio più..."

Mi passa un po' d'acqua e mi aiuta a bere, non riesco nemmeno a portare la bottiglietta alla bocca.

"Grazie..."

"Devo controllarti le ferite."

"Va bene..."

"Ti tiro su la maglietta, posso?"

Gli faccio cenno di sì con la testa.

Quando vede le mie ferite noto che il suo sguardo cambia, sembra preoccupato.

"Che c'è?"

"Niente."

"Guarda che non sono stupida..."

"È solo che sei più ferita di quello che pensavo... Che figli di puttana..."

"Cosa vuoi fare allora?"

"Devo medicarti, però ti farà male."

"Dopo tutto quello che mi hanno fatto credo che sopravviverò a una medicazione. Fai ciò che devi..."

Dopo aver preso il materiale necessario mi guarda.

"Quando sei pronta tu." mi dice.

"Vai, sono pronta."

"Mordi questo." mi dice, mentre mi passa un panno.

Aveva ragione, la medicazione fa malissimo, mordo forte il fazzoletto per non urlare.

"Io ho finito." mi dice, dopo un po'.

"Menomale..." sorrido.

"Sei stata brava, ora devi riposare."

"Già, ma non ho sonno... Se chiudo gli occhi vedo quegli uomini..."

"Non devi più avere paura, sei al sicuro adesso."

"Come ti sembrano le ferite?"

"Di sicuro quando tutto questo sarà finito dovrai andare all'ospedale, ma te la caverai."

"Dici?"

"Sì, ma devi essere forte."

"Ora che ho sentito Zulema sto un po' meglio, grazie per avermi fatto parlare con lei..."

"Sembrate molto legate."

"Diciamo che è complicato..."

"Lei tiene tantissimo a te."

"E tu che ne sai?"

"Io conosco bene Zulema..."

"Cosa?"

Non capisco, sono confusa.

Rajab conosce Zulema? Come?

"Io e lei siamo stati insieme tempo fa."

"Tu e lei?"

"Già, dalle sue parole ho intuito che c'è qualcosa tra di voi, qualcosa di più di un'amicizia. Puoi stare tranquilla, davvero. Tra me e lei non c'è più nulla, solo ti faccio i miei più cari auguri."

"Perché?"

"Zulema non è molto semplice da gestire, diciamo così..."

"E cosa ti fa pensare che io lo sia?"

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora