ELIZA
«Ho preparato i popcorn, sarà meglio che tu abbia trovato il film.» Minacciai raggiungendolo sul divano, con il contenitore tra le mani. Mi accasciai, Seth mi circondò le spalle con il braccio e mi avvicinò a sé. «Ormai li abbiamo guardati tutti, ho messo la riproduzione casuale.»
Arricciai il naso osservandolo mentre allungava la mano per impugnare un'esagerata quantità di popcorn. «Allora ti conviene che sia quantomeno piacevole.» Asserii mangiando.
«Troverò il modo di farmi perdonare.»
Lo guardai e il ghigno allusivo mi fece tornare indietro a qualche ora, quando gli avevo dato la famosa ricompensa. Al che lui non si era tirato indietro e per ore avevamo continuato quel giochetto. Riuscivo quasi a sentire il vortice di passione che ci aveva avvolti tutto il pomeriggio.
Non mi sarei mai tirata indietro ai suoi baci, alle sue dita sul mio corpo, la sua eccitazione dentro di me riempiendomi di piacere fino a esplodere in sensazioni meravigliose e intense.
«Quasi spero che faccia pena.» Ammisi facendolo ridere.
Il film cominciò, quindi dopo aver posato i popcorn sul tavolo, mi alzai per spegnere le luci e quando tornai indietro, Seth mi afferrò il polso e mi costrinse a sedermi su di lui. Gli allacciai il collo e lo guardai sprofondando in quelle iridi color tempesta. «Che stai facendo?»
«L'inizio mi sta già annoiando a morte. Credo di aver sbagliato nella scelta del film, è proprio penoso.»
Lanciai uno sguardo verso il televisore. «Non è nemmeno incominciato e hai già capito che non ti piace?»
Le braccia che mi allacciavano i fianchi si strinsero, il seno si scontrò col suo petto. I nasi si sfiorarono, le bocche ad un filo l'una dall'altra. Cominciai a disegnargli piccoli cerchi sugli zigomi e sorrisi sotto al suo sguardo intenso.
«Credevo fosse diverso, avevo qualcos'altro in mente.»
Soffocai una risata quando dissi: «Seth, lo so io, a cosa pensavi...»
Fece spallucce. «Non ho intenzione di negarlo.»
A quel punto, mi chinai e dischiuse immediatamente le labbra affinché potessi tuffarmici dentro. E lo feci. Approfondimmo il bacio tanto che mi uscì un gemito, il quale Seth si preoccupò di soffiarlo via con la bocca. Le mani cominciarono a percorrermi dolcemente la schiena, mentre io gli afferravo i capelli racchiudendoli in un pugno chiuso.
Con un gesto deciso, mi sollevò, le mani mi afferrarono il sedere e mi posizionò a cavalcioni su di lui. Dovetti sorreggermi al divano per non perdere l'equilibrio.
Continuai ad assaggiarlo, gustandomi il sapore che mi lasciava sul palato. Succhiai e mordicchiai le labbra come se fosse stata la prima volta. Mi concentrai su di lui, mi arpionai alle sue larghe spalle mentre le lingue continuavano a unirsi in una danza a luci rosse. Le dita scivolarono sulle spalle e tracciai una linea invisibile per memorizzare ogni minimo particolare di Seth. Volevo imprimermelo nella mente affinché non mi potesse lasciare mai. Il cuore ebbe un sussulto quando Seth mi avvicinò a sé e una mano cominciò a serpeggiare con lentezza sul mio corpo. Era un bacio diverso a quello di qualche ora prima. Non era possessivo e passionale, era dolce, melodico. Era una carezza, un porto sicuro, una certezza, ma anche molto di più.
Era tutta la forza e la voglia di continuare ad alzarsi dopo aver raggiunto il fondo.
Era il sogno successivo all'incubo.
Era la voglia di non perdersi e una richiesta silenziosa di non permettere a nessuno di mettersi fra noi. Era la disperata coscienza che uno non sarebbe mai stato lo stesso senza l'altro.
A fior di labbra, Seth mi sussurrò: «credo di essermi innamorato di te dal primo momento in cui ti ho vista. Mi hai travolto con la tua energia e hai fatto ciò che ti riesce meglio: ti sei insinuata nella mia vita senza chiedere il permesso e non sono più riuscito a cambiare quella condizione.» Piegò di lato la testa e mi lasciò un'umida scia di baci sul collo, provocandomi brividi lungo la colonna vertebrale. La mia mente era in subbuglio e faticavo persino ad ascoltare le parole meravigliose che tentava di dedicarmi. Mi mordicchiò un punto sensibile e mi ritrovai a squittire. Strinsi le cosce e con quel gesto avvicinai le nostre intimità pericolosamente. «Io lo so nel profondo che ci sarai sempre tu nel mio cuore e nella testa. Hai messo radici profonde nella mia anima e per questo, non voglio nessun'altra che non sia tu nel mio futuro.» I baci si spostarono fino alla clavicola, andai su di giri e con un movimento rapito mi sfilai la maglietta che cacciai a terra. Lasciai che mi assaporasse, chiusi gli occhi e abbandonai la testa all'indietro. La dita mi sfiorarono il seno scoperto e un mugolio uscì dalle mie labbra prima che potessi fermarlo. Mi abbassai e mossi i fianchi strusciandomi contro il suo pene, ormai eretto e pronto. Ma Seth, sembrava intenzionato a parlare: proprio lui che amava mostrarlo l'amore, invece che predicarlo!
Ansimai quando il pollice stuzzicò il capezzolo. Mi leccò e sotto a quella stimolazione, inclinai la schiena.
Seth mi afferrò la nuca. «Guardami, Eliza.» Ordinò, ma in quel momento non avevo nessuna intenzione di replicare sotto alle sue attenzioni così dannatamente meticolose.
Quando mi raddrizzai e aprii gli occhi nei suoi, Seth mi stava guardando intensamente e con una luce negli occhi che non gli avevo mai visto prima. Gli angoli della bocca si sollevarono. «Sposami, Eliza.» Affermò, perché quella, di certo, non era una domanda. Il cuore cominciò a battermi all'impazzata e l'eccitazione carnale si trasformò in qualcosa di spirituale e la scintilla dentro di me fremette, davanti al suo sguardo deciso. «Non importa se ora, fra un mese, un anno o fra dieci, ma sposami.»
Schiusi le labbra per dire qualcosa, ma non riuscii a fiatare. Il cuore continuava a battere impazzito come se stesse ballando la salsa e io non riuscivo a fare altro che guardarlo, mentre gli occhi si velavano di lacrime e un sorriso si abbozzò sul mio viso, prima ancora che potessi realizzare. «Ѐ un ordine, Grier?» Riuscii a balbettare.
«Decisamente, sì.»
Non riuscii a trattenere il singhiozzo che mi fuoriuscì dalla gola e il sorriso si allargò. Le dita tremavano allacciate al suo collo, ancora inebetita dal fatto che Seth avesse buttato quella proposta come se ci stesse pensando da tempo, ma che solo adesso aveva deciso che quello era stato il momento ideale per dirmelo. E in fondo, non lo sognavo anch'io? Ero la prima ad avere la certezza di non voler vivere una vita senza di lui, quindi questo non avrebbe dovuto sorprendermi, eppure, Seth per l'ennesima volta ebbe il potere di lasciarmi senza parole. E succedeva raramente e sempre e solo con lui, il che un po' mi infastidiva, ma era anche dannatamente fantastico. Lui era perfetto per me, lo sapevo, lo sentivo nel profondo quindi non mi serviva restare a pensarci troppo. Non stavamo progettando una data imminente, ma avevamo comunque bisogno di sapere che il nostro futuro sarebbe andato in quella direzione. Che ci saremmo sempre stati l'uno per l'altra. Che ci saremmo salvati e protetti nel bene e nel male.
Seth aveva trovato il modo perfetto per mostrarmi l'amore.
«L'anello è d'obbligo sul mio dito.» Dissi infine.
Seth buttò fuori l'aria come se la stesse trattenendo e gli scappò una risata sommessa. «Devo prenderlo come un sì?»
Gli afferrai la faccia tra le mani e lasciai che lacrime di gioia mi rigassero le guance. «Sì, Seth, è un sì grande quanto una casa, grande tanto quanto l'anello che porterò fiera al dito!»
Seth si avventò sulle mie labbra, divorandole, mentre si alzava in piedi tenendomi stretta a lui. Cinsi i fianchi con le gambe e mi lasciai trasportare fino alla camera da letto, senza staccarci.
Cercai la sua lingua con la mia mille volte ancora, e quando Seth raggiunse il letto e mi stese sul materasso, non mi staccai da lui. Per parlarmi, dovette sussurrare a fior di labbra, perché io non avevo intenzione di lasciarlo più. Mai più.
«Credi ancora che quel giorno, in ospedale, non abbia cambiato nulla?»
«No, Seth...» lo attirai a me con le gambe che lo circondavano ancora in vita e prima di tornare a baciarlo e mostrargli quanto lo amassi, ammisi: «Ha cambiato tutto.»
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Mostrami l'amore (#2 Nightmares Series)
Romanzi rosa / ChickLitEliza Hill ama divertirsi, ama stare con gli amici e ama frequentare il suo pub di fiducia: il Nightmares. È soprannominata "l'Uragano Hill" perché dovunque vada, ha il dono di usare la sua lingua tagliente per parlare a sproposito e mietere vittime...