Era un martedì il giorno in cui la famiglia Wood si trasferì definitivamente a casa Hughes:
lui, Oscar Wood, aveva lavorato in un ristorante che però fallì qualche settimana prima della convocazione fatta da Arina; la moglie, Viviana Wood, era stata la cameriera del medesimo ristorante, e in fine la figlia, Penelope Wood, era una studentessa liceale 17enne, ma seguiva lezioni private.
Al loro arrivo erano lì ad aspettarli la governante e il rappresentante del personale
<Benvenuti> disse la donna inchinando appena il busto
<Salve> rispose Oscar
<Proseguiamo pure con le presentazioni in casa> porse un docile sorriso e li fece entrare. Erano abituati a gente di classe non a dei cittadini sempliciotti e di basso status sociale
<Mi presento, io sono la governante, Melissa Cliffe>
<Io invece sono Domenic Adrian, il rappresentante del personale di casa Hughes>
<Piacere di conoscervi io sono Oscar Wood e loro sono mia moglie Viviana e mia figlia Penelope> i due annuirono
<Se permettete signori vi conduco alle vostre stanze, poi vi affideremo una cameriera> disse il signo Adrian.
Penelope non era abituata a cameriere, maggiordomi o governanti, li intravedeva nelle vecchie serie spagnole ambientate nel 1900 che si guardava sua nonna, non pensava che le avrebbe vissute sulla sua pelle.
<La signorina Hughes non è in casa?> chiese Melissa
<Al momento ha da fare> Viviana annuì
<Posso fare una domanda?> chiese la ragazza, il signor Adrian si girò
<Io e la signorina siamo quasi coetanee c'è la possibilità che io possa conoscerla?> la governante sospirò guardando l'uomo
<Dipende dalla signorina> poi si voltarono e iniziarono a fare strada verso le loro stanze.
Salirono due rampe di scale la cui fine divideva un enorme corridoio in due parti
<A destra la seconda camera è quella dei signori Wood mentre a sinistra l'ultima camera è quella della signorina Wood>
<Grazie mille> sorrise Oscar, ma i due non degnarono di ricambiare il gesto e se ne andarono.
Penelope andò in camera sua a disfare la valigia e le borse, camera sua era il doppio più grande della sua vecchia cameretta nel piccolo appartamento di città dove viveva prima: aveva le pareti ricoperte in carta da parati blu scuro con motivi di rami che seguivano righe verticali in azzurro chiaro, il letto era matrimoniale in abano nero, c'era una scrivania, un armadio e una libreria, poi c'era tanto spazio al centro, coperto da un tappeto chiaro, in contrasto con il parquet di legno scuro; una piccola porticina tra la libreria e l'armadio portava ad un bagno privato, con vasca da bagno e un grosso specchio
<E questa sarebbe una camera per degli inservienti? Non immagino quella di Arina>
Bussarono alla porta
<Eeem.. a-avanti> balbettò per la sorpresa
<Con permesso> entrò una giovane ragazza, una cameriera, aveva i capelli neri raccolti in una treccia e indossava l'uniforme della casa: abito lungo grigio, grembiule bianco e stivaletti marroncini.
<Piacere di conoscerla io sarò la vostra cameriera, potete chiamarmi Arianna> la ragazza annuì
<Piacere di conoscerti, io sono Penelope, ma chiamami pure Penny è più facile> Arianna annuì
<Sono venuta a presentarmi ma se avete bisogno ditemi pure> Penny si guardò attorno
<Ehm no per il momento tutto a posto, se volessi chiamarti cosa dovrei..>
<Sul suo comodino c'è un pulsantino rosso e uno bianco, quello rosso indica un'emergenza a livello vitale che porta alla chiamata imminente di un abulanza o della polizia, mentre invece quello bianco serve per chiamarmi semplicemente, mi arriva un segnale al telefono e so che devo venire qui da te> la ragazza osservò il telecomandino
<Wow, figata>
<Bene allora io torno alle mie faccende, con permesso> ed uscì dalla stanza.
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complice
Mystery / Thrillerun giallo che ha come protagonista una giovane ragazza russa appartenente ad una famigerata famiglia inglese, Arina Volkov Hughes, e la figlia degli inservienti della casa, Penny Woods. le due giovani ragazze si mettono nei panni di investigatori p...