Capitolo 8

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Chloe

<<Certo signorina che il suo ragazzo deve essere davvero tremendo certe volte eh>> dice lei scherzando.
Distolgo lo sguardo dal punto bianco che stavo fissando per far passare i minuti e per far calare l'ansia, e successivamente lo riporto sulla donna che ha appena smesso di aiutarmi.
<<Mi scusi?>>.
<<No dicevo che dovrà essere abbastanza tremendo come fidanzato il suo>> ripete.
<<Perché me lo chiede?>> chiedo con un sorriso ma allo stesso tempo con uno sguardo confuso.
<<Mi avrà fermato come minimo tre volte. Non appena vedeva che uscivo dalla stanza mi veniva a chiedere se ci fossero novità su di lei e sul bambino>> confessa.
<<Oh be' si... Mi scusi ma certe volte sa essere stressante>> ammetto.
<<Non si preoccupi, è sempre meglio vedere persone così che menefreghiste no?>> chiede lei accendendo il monitor.
<<Quello senz'altro>> la rassicuro.
<<Bene>>.
<<Eccomi donne>> sentiamo dire da una voce profonda.
Ci giriamo e vediamo subito il dottor Gray.
<<È tutto pronto?>> chiede.
<<Si signore>> risponde l'infermiera.
<<Possiamo iniziare allora?>> si assicura lui.
<<No aspetti, vado a chiamare il padre o altrimenti mi ammazza>> dice scherzosamente lei alzandosi dalla stanza.
Io e il medico iniziamo a ridere e poi aspettiamo l'entrata di Dylan verso la porta principale della stanza.
Quando varca la porta l'ansia scompare del tutto, le paure si colmano con l'amore che riesce a trasmettermi con un solo sguardo.
Si siede affianco a me e poi mi chiede: <<Come ti senti?>>.
<<Bene>> rispondo.
<<Signor Gray ha bisogno di me oppure vuole che vada?>> chiede l'infermiera.
<<Vada pure, direi di non stare in troppi in stanza per non mettere in imbarazzo la nostra paziente>> confessa il dottore.
<<Va bene, per qualsiasi cosa sono qua fuori>> dice prima ancora di uscire.
<<Allora, pronti per vedere vostro figlio?>>.
<<O figlia>> precisa Dylan.
Il dottore ridacchia e successivamente dice: <<Be' sa signor Walker, è difficile sapere già adesso il sesso del nascituro. Sarebbe inutile infatti rivederci tra qualche settimana poiché non è niente di sicuro, perciò io direi magari di fare un ulteriore ecografia verso il quinto mese, cioè ad agosto>>.
<<Mancano ancora tre mesi ad agosto e le posso assicurare che non sono un tipo paziente>> confessa Dylan.
<<Be' la posso capire signor Walker però alla natura non si comanda perciò credo che si dovrà mettere l'anima in pace. Intanto però oggi vediamolo o vediamola>>.
Il mio ragazzo annuisce e poi mi stringe una mano. Prima di guardare il monitor fisso lo sguardo su Tobìa. Sta guardando attentamente il dottore e non smette di fissarlo.
<<È pronta?>> mi chiede il medico.
<<Si mi scusi, mi ero un attimo incantata>>.
Il dottore inizia a fare l'ecografia ma sul monitor non riusciamo a vedere ancora niente. Lo fisso speranzosa e per un secondo mi spavento, temo che non ci sia nessuno dentro la mia pancia ma poi mi ricordo delle parole del Dottor Gray dove mi conferma la gravidanza e allora mi tranquillizzo.
<<Eccolo...>> indico il monitor e il dottore ferma l'immagine su quest'ultimo.
Il cuore mi inizia a battere all'impazzata e subito sposto lo sguardo sul dottore.
Mi guarda e sorride.
<<Eccoli semmai...>>.
Come?
<<Scusi?>> diciamo all'unisono io e Dylan.
Il medico indica un altro pallino proprio a fianco a quello che non smettevo di guardare fino a qualche secondo prima.
<<È incinta di due gemelli signorina>>.
Cosa!!??
<<No.. È impossibile>>.
<<Signorina guardi con i suoi stessi occhi. Dentro di lei stanno nascendo due creature e non una sola>> afferma indicando nuovamente i due puntini.
Mi giro verso Dylan e lo guardo.
I suoi occhi sono lucidi e si sta mordendo il labbro inferiore per non scoppiare a piangere.
<<Vi lascio da soli con i vostri figli>> dice il signor Gray alzandosi.
<<Si la ringrazio>>.
Dylan continua a guardare il monitor senza staccare mai gli occhi di dosso.
<<Amore...>>, gli accarezzo una guancia e lui me la bacia. Si alza e posa Tobìa a sedere sulla sua sedia, poi si avvicina verso di me e scoppia a piangere nell'incavo del mio collo.
<<Oi...>> gli accarezzo la testa e lo costringo a guardarmi.
<<Che ti prende?>>, gli sorrido sperando di strappargli un sorriso e per fortuna ci riesco.
<<Le sei già queste cose ma ci tengo a dirti che stai realizzando tutti i miei sogni. Al diavolo Parigi, io rimango qui e verrò con te a Los Angeles non appena vorrai. Il lavoro verrà dopo di te e i nostri figli. Ti amo, ti amo da morire...>>, una lacrima gli cade e bagna le mie labbra. Sorrido e poi alzo la testa per baciarlo. Essendo in un posto pubblico non esageriamo e ci limitiamo a darci solo un piccolo bacio a stampo ma pieno di amore da entrambe le parti. Non volevo che decidesse queste cose proprio adesso ma sono contenta di avergli sentito dire ciò che desideravo, spero solo che più passa il tempo più non si penta di questa scelta che ha fatto.
<<Darò a te e ai nostri figli tutto l'amore di questo mondo, non vi farò mancare nulla e prometto di essere un ottimo padre e un ottimo fidanzato. Non commetterò più le cazzate del passato, ormai quelle fanno parte della mia adolescenza e giuro che non sono più il Dylan di quel tempo. Sei riuscita a cambiarmi e so che continuerai a farlo, in meglio ovviamente>> confessa accarezzandomi la fronte.
<<Ho fiducia in te Dylan. Io so già queste cose e mi fido di te, ho reagito male riguardo alla tua partenza per Parigi ma cerca di capirmi>>.
<<Shh... Non parlarne più, ok? È acqua passata e non mi importa niente. Vedrò di trovare una soluzione ma solo dopo il nostro trasferimento a Los Angeles>> dichiara.
<<D'accordo>>.
Sentiamo bussare alla porta e prima ancora di girarci, Dylan prende in collo Tobìa.
<<Posso?>> chiede il medico.
<<Certo>>.
<<Allora... Siete contenti?>> dice lui controllando nuovamente la foto sul monitor.
<<Tanto>> rispondo.
<<Però mi dica una cosa dottore. Secondo lei che cosa mi ha potuto intensificare questi malesseri?>> domando subito dopo.
<<Si sistemi e nel mentre le spiego>> mi invita ad alzarmi e poi faccio come dice.
<<Be' vediamo... Inizialmente avevo paura che fossero delle minacce di aborto ma non mi sembra questo il suo caso. Oltre ai soliti sintomi della gravidanza, tra cui la stanchezza di cui mi parlava prima, non credo ci sia altro di anomalo perché lei e i suoi piccoli state bene. Per il momento voglio affidarmi a lei e al tempo ed è per questo che appunto la invito a rivederci direttamente verso la metà di agosto. So che con il dottor Foster era abituata a più visite mensili ma non mi sembra il caso per il momento e l'unica cosa che le chiedo è quella di stare il più possibile tranquilla>> spiega.
<<Lo farò>>.
<<Non so se in questo periodo ha avuto, oltre ai problemi della gravidanza, altri problemi in ambito lavorativo oppure direttamente con il suo ragazzo ma le chiedo gentilmente di stare più tranquilla. Per aiutarla ho intenzione di darle alcuni farmaci che dovrà prendere ogni giorno di prima mattinata, mentre per placare un po' i pensieri ossessivi le consiglio di bere una camomilla ogni sera prima di andare a dormire. Funziona perché anche mia moglie la prendeva quando era incinta del nostro primo figlio>> confessa.
<<Va bene>> dico finendomi di preparare.
Quando arriviamo di fronte alla porta, il dottore ci segue e prima di salutarci ci stringe le mani.
<<Non so come ringraziarla davvero, è incredibile ed è stato molto tempestivo>>.
<<Si figuri Chloe, è il mio lavoro ed è compito mio svolgerlo e portarlo al termine nei migliori dei modi>> confessa.
<<Mi raccomando si ricordi la massima tranquillità e scacci via i pensieri che la tormentano. Veda di non fare troppe cose messe assieme perché la stanchezza si può accumulare sempre di più e può portarla a seri problemi>> replica.
<<Non si preoccupi, farò del mio miglio>> lo rassicuro.
<<Ci penso anche io a tenerla a bada>> aggiunge Dylan.
<<Non ho dubbi>> replica Gray.
Tutti e tre scoppiamo a ridere e poi infine ci salutiamo un'ultima volta per poi tornarcene a casa insieme.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora