Capitolo 9

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Dylan

Altri due componenti si aggiungono alla nostra piccola famiglia.
E chi l'avrebbe mai detto?
Io no di certo.
È buffo ripensare al passato e confrontarlo con il Dylan che sono diventato oggi.
Insomma... Fino a due anni fa non volevo neppure avere una fidanzata, figuriamoci dei figli e adesso ne ho già uno e sto aspettando di riceverne in dono atri due.
È davvero folle come cosa ma sapere di aver costruito tutto questo insieme ad una delle donne più straordinarie al mondo, mi fa sentire fortunato e lo ripeterò fin quanto sarà necessario.
<<Chloe vado a fare il bagno a Tobìa>> confesso non appena entriamo in casa.
<<Faccio io tranquillo>> si offre lei.
<<No, hai sentito quello che ti ha detto il dottore? Devi stare tranquilla, non devi fare sforzi, devi pensare meno, cerca di fare il minimo indispensabile e di pensare un po' di più a te stessa. Adesso voglio smetterla di crearti problemi ed è per questo che ho deciso di lasciar perdere per il momento Parigi>> ammetto. Chloe inizia a spogliarsi e poi attacca il cappotto all'attaccapanni.
<<Va bene però posso andare per prima io in bagno? La sto reggendo da tre ore e non ne posso più>> dice a denti stretti.
<<Certo vai pure>>, ridacchio e poi vado a sedermi sul mio amatissimo divano.
Faccio sedere Tobía sulle mie gambe e lui inizia giocare con il laccio della felpa.
Già me lo immagino a fare il fratello maggiore e non ho dubbi sul fatto che sarà bravissimo.
Si prenderà cura dei fratelli o delle sorelle proprio come io mi prendo cura di Chloe.
Spero vivamente che siano due femmine, non che cambiasse qualcosa da due maschi, ma mi piacerebbe vedere due bambine camminare come due bamboline in giro per la casa.
Non so perché ma ho impresso questa immagine e mi fa impazzire pensare che forse un giorno succederà. Molti di voi potranno pensare che forse è una cosa troppo sdolcinata ma sapete una cosa? Non me ne frega niente. Io credo che anche l'uomo più stronzo sulla faccia della terra si addolcisca al solo pensiero di avere una figlia femmina da poter considerare la sua principessa, da cullare e da proteggere da qualsiasi cattivo ragazzo che la farà soffrire. 
<<Vai pure Dylan>> dice Chloe scendendo dalle scale. Quando alzo lo sguardo su di lei noto che si è cambiata. Indossa una mia maglietta nera a maniche corte e dei pantaloncini corti neri.  
<<Tu che farai?>> chiedo.
<<Penso di guardarmi un po' di televisione, vedrò se c'è qualcosa di interessante ma se non troverò niente allora andrò in cucina a preparare il pranzo per oggi>> risponde.
<<Non se ne parla. Tu, che ti piaccia o meno, starai su quel divano poi una volta dopo aver finito di fare il bagnetto a Tobia scenderò giù e inizierò io a preparare il pranzo per oggi>> ammetto senza ricevere storie in cambio.
<<O acconsento oppure ti dichiaro guerra, ma siccome non ho la minima voglia di contraddirti o di ribattere per iniziare poi una discussione inutile, opterò per la prima scelta>> confessa lei sedendosi affianco a me.
<<Brava, arrivo subito>>.
Le lascio un bacio sulla fronte e successivamente mi avvio al piano superiore.
Quando arrivo in bagno, mi chiudo a chiave e metto a sedere Tobía sulla vasca.
Inizio a spogliarlo e nel mentre aziono l'acqua calda. Riempio di poco la bacinella e prima ancora di immergerci Tobìa, intingo un dito per sentire la temperatura dell'acqua.
Inizio a fargli il bagnetto e impiego ben trenta minuti del mio tempo per farglielo.
All'inizio ha fatto qualche bizza ma poi per fortuna si è lasciato lavare.
Dopo averlo asciutto arriva la parte più complicata che mai, ovvero quella dove devo mettergli il pannolino. Ho imparato solo un mese fa a metterglielo addosso ma devo ammettere che non è per niente semplice.
Dopo dieci minuti è già pronto e vestito.
Improvvisamente sento lo squillo di un cellulare e subito riconosco la suoneria di Chloe. Mi giro di spalle e mi accorgo che ha lasciato il suo cellulare sulla lavatrice. Mi sporgo un po' per vedere chi è e quando vedo apparire il nome e il numero della madre, decido di rispondere al suo posto.
<<Pronto>> dico avvicinando il telefono al mio orecchio.
<<Dylan?>>.
<<Si sono io>>.
<<Ciao, puoi passarmi Chloe?>> chiede.
Il suo tono di voce è strano, sembra agitata e attratti è come se il suo timbro di voce calasse.
<<Ha lasciato il suo telefono in bagno e al momento si trova al piano inferiore, ma stai bene? Ti sento strana>> le chiedo educatamente.
<<Capisco, allora puoi farmi richiamare da lei appena può? Sto bene ma devo urgentemente parlargli di una cosa importante>> risponde.
<<Ma certo, ho appena finito di fare il bagno a Tobía perciò dammi il tempo di scendere che gli riferisco della tua chiamata>> ammetto.
<<Grazie mille>> replica.
<<Allora dopo>>.
<<A dopo>> aggiungo e prima ancora di riattaccare noto che l'ha già fatto lei.
Che strana che è oggi.
Capisco che non le vado a genio, che non abbia voglia di parlare con me e che non sono una delle prime persone della lista con la quale sfogarsi ma qui c'è ben altro e l'ho capito dal suo atteggiamento. Anche se sono uno dei primi, se non il primo, della lista delle persone che odia capisco quando c'è qualcosa che non va e lei pur odiandomi mi ha sempre in un certo senso parlato con tranquillità, ma al telefono sembrava tutto fuor che tranquilla.
Spero solo che non sia successo nulla di grave i di allarmante, anche perché non voglio che Chloe ne subisca le conseguenze.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora