Chloe
Stanotte sono riuscita a chiudere occhio per un po'. È stato difficile addormentarmi, quello sì, ma per fortuna ho passato una notte serena e tranquilla.
Cosa che non facevo ormai da tempo.
Adesso sono precisamente le 7:00 del mattino.
Tra due ore dovrei andare dal fisioterapista, incontrarlo, e fare la prima seduta. Sinceramente non vedo l'ora.
<<Buongiorno>>, entro in cucina e saluto i miei genitori.
<<Buongiorno tesoro, hai dormito bene?>> chiede mia madre versando il caffè nella tazzina. Diciamo di sì.
<<Si>> rispondo.
Mi siedo e aspetto che ne versi un po' anche a me. Mio padre nel mentre mi afferra una mano e me l'accarezza dolcemente.
<<Come stai?>> chiede.
<<Sto bene papà>>.
<<Ne sei sicura?>> insiste.
<<Si>> affermo.
Lui guarda con aria titubante mia madre. Poso il mio sguardo su di lei e vedo che fa altrettanto. Subito capisco che c'è qualcosa che non va ma non riesco a capire di cosa si tratta fin quando mia madre non si decide di parlare.
<<Senti Chloe... Ho da dirti una cosa>>, si siede a capotavola e mi versa finalmente il caffè. Spero che non abbia da dirmi una cosa brutta perché non ho voglia di iniziare un lunedì mattina con brutte sorprese.
<<Dimmi>>, afferro un croissant al cioccolato ed inizio a mangiarlo.
<<Ieri sera è venuto Dylan qui>> confessa.
Stranamente non mi va di traverso il boccone. Lo ingoio con tranquillità e smetto di mangiarlo. Abbasso lo sguardo e sospiro.
<<E che cosa voleva?>> chiedo.
<<Ti stava cercando>> risponde lei.
<<Certo come no>> ribatto.
<<Chloe sono seria, sembrava davvero preoccupato>> afferma mia madre.
<<È tutta finzione mamma, mi sembra strano che tu non te ne accorga visto il tuo sesto senso>> le ricordo.
<<Il mio sesto senso questa volta mi dice di fidarmi di lui. Non ti voglio costringere Chloe, tu questo lo sai bene, le scelte che prenderai ti aiuteranno ad affrontare il futuro come meglio credi, ma ti posso assicurare che quel ragazzo ti ama>> annuncia.
<<Non ho intenzione di affrontare questo discorso con te>> la avverto.
<<Me lo ha detto a me, ha sentito pure tuo padre dal salotto>> aggiunge.
Alzo lo sguardo su di lei e poi lo porto su mio padre. Mi sorride e annuisce.
<<È vero Chloe, non è uno scherzo. È davvero pentito>> rivela lui.
<<Forse è troppo tardi, se ne doveva accorgere prima di fare ciò che ha fatto e adesso per favore lasciatemi mangiare. Non voglio fare tardi>> confesso continuando a mangiare la mia squisita colazione.
<<Va bene, noi non insistiamo>> aggiunge infine mio padre.
<<Io vado intanto a prepararmi. Tu non appena finisci di fare colazione sali in macchina, io e Chloe arriviamo subito>> dice mia madre rivolgendosi a mio padre.
<<Ma certo>>, continua a mangiare e successivamente rimaniamo soli in cucina.
<<Sei agitata?>> mi chiede lui.
Lo guardo e rispondo.
<<Un po', non so che cosa mi aspetterà dopo sinceramente>> ammetto.
<<Stai tranquilla, lo sai che andrà tutto bene. Ci vorrà un po' affinché tu possa ritornare come prima, ma vedrai che andrà bene>>.
<<Grazie papà>>, mi sporgo in avanti e gli lascio un bacio sulla guancia.
<<Adesso vado o tua madre mi ammazza. Vi aspetto in macchina d'accordo?>> dice alzandosi. Annuisco e successivamente esce fuori di casa insieme a Tobìa e le bambine.
Finisco anche io di fare colazione e poi vado in camera mia per preparare i vestiti.
Non appena esco dalla stanza trovo mia madre nel corridoio.
<<Ho tempo di farmi una doccia veloce?>> le chiedo. Si gira per guardarmi e annuisce.
<<Ma fai presto, perché manca un'ora e mezzo e ho paura di trovare traffico per strada>> risponde seria. Sarà forse arrabbiata?
<<Va bene>>, entro in bagno e mi infilo subito sotto la doccia. Dopo dieci minuti esco e corro in camera a vestirmi. Dopo altri dieci minuti sono finalmente pronta.
Mi sorprende che io abbia fatto la doccia così velocemente, solitamente mi ci voleva tutto questo tempo solo per la prima sciacquata.
<<Chloe andiamo!! Forza, che sennò facciamo tardi>> urla mia madre da fuori la porta.
<<Arrivo!!>>, alzo gli occhi al cielo e la apro di scatto. Che stress che è delle volte.
<<Hai dimenticato qualcosa?>> chiede.
<<No, andiamo>> rispondo.
<<Vieni qui>>, mi prende a braccetto e insieme usciamo di casa.
Arrivate in macchina, si assicura che stia comoda nel sedile del passeggero davanti e successivamente si va a sedere nei sedili posteriori insieme ai suoi nipoti.
<<Pronti?>> domanda mio padre prima di partire definitivamente.
<<Pronti>> diciamo all'unisono io e mamma.
<<Onti>> ripete Tobìa.
Mi giro per guardarlo e rido. Loro fanno lo stesso e mio figlio sorride.
<<Bene, partiamo adesso o faremo tardi>> annuncia mio padre prima ancora di girare la chiave della macchina.
Partiamo e dopo quaranta minuti arriviamo difronte ad una struttura di due piani.
<<Me la immaginavo più grande>> confesso.
<<Sinceramente anche io>> replica mamma.
<<Siamo sicuri che sia il posto giusto?>> chiede mio padre.
<<Certo che lo è Christopher>> lo riprende Catherine. Lui alza le mani al cielo e poi le riposa sul volante.
<<Be'... scendiamo allora?>> aggiunge.
<<Ma siamo in anticipo>> le faccio notare.
<<Ei guardate ragazze>> ci interrompe Chris.
Ci giriamo entrambe per guardarlo.
<<C'è un bar. Potremmo passare lì il tempo finché non è l'ora di entrare>> opta lui.
<<Va bene>> dice Catherine.
<<A te va bene?>> mi chiede mio padre.
<<Certo>> confesso.
<<Aspetta Chloe che vengo ad aiutarti>> dice mia madre uscendo di macchina.
<<Io penso ai bambini>> confessa Chris.
<<Noi intanto entriamo>> enuncia mia madre.
<<Va bene, io vi raggiungo>> replica lui.
Insieme entriamo e subito ci avviciniamo al bancone del bar. Poco dopo mio padre entra tenendo in braccio Tobìa e spingendo la carrozzina delle bambine.
<<Vuoi qualcosa?>> chiede mia madre rivolgendosi a mio padre.
<<Un caffè>> risponde.
<<Chris ne bevi troppi, è il secondo che prendi da stamani e nel giro di due ore per giunta>>.
<<Dai solo un'altro, poi fino a domani mattina non ne bevo più>> piagnucola lui.
<<Va bene, ma è l'ultimo>> lo avverte.
Annuisce e poi si rivolge a me.
<<Tu vuoi qualcosa?>>.
<<No grazie papà>> confesso.
<<Va bene>>.
<<Hai preso la cartella che va data al fisioterapista?>> chiede Catherine a Chris.
<<Non l'avevi tu?>> chiede lui.
<<No, te l'avevo messa dentro il cruscotto della macchina>> ribatte mia madre.
<<Vado a prenderle>> ammette lui.
<<Va bene, ti aspettiamo qui>> dico io.
Esce dal bar e si avvia alla macchina.
<<Ah comunque Chloe al ritorno non veniamo io e papà a prenderti>> confessa.
<<E chi verrà?>> chiedo.
<<È una sorpresa, vedrai>> ammette.
<<Va bene>>.
<<Si farà trovare su, d'accordo?>>.
Annuisco e poi guardo il cellulare.
Lei improvvisamente mi gira di scatto, facendomi dare le spalle verso la grande vetrata che mostra fuori, e mi sistema i capelli.
<<Ma che cosa stai facendo mamma?>>.
Ridacchio sorpresa e poi la guardo in modo strano. Che le prende?
<<Niente amore. Senti ascolta andiamo subito su dai>> mi consiglia.
<<Ma mancano ancora 15 minuti>>.
<<Vabbè vorrà dire che staremo lì>> afferma.
<<Va bene, ma papà?>> le chiedo.
<<Si prenderà il caffè da solo>> risponde.
<<Okay>>, mi giro ma lei si blocca e mi dice di non farlo. Ma cos..
<<Non prendiamo le scale esterne, proviamo a prendere l'ascensore. Non ti affatichi almeno>> annuncia. Non la capisco.
<<Ehm va bene, ma i bambini?>> chiedo io.
<<Verranno con noi, forza>>, mi spinge verso l'ascensore e poi insieme saliamo.
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Nothing more 5 || amore incondizionato
Literatura FemininaCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing more 4 || strade opposte" e ULTIMO LIBRO della serie Nothing More. È consigliabile leggere prima gli altri quattro libri e da ultimo questo per capire meglio tutta la storia. ...