Capitolo 70

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Chloe

Dopo due settimane.
Il giorno del matrimonio.

Fuori dalla Chiesa ci sono un sacco di invitati, piano piano stanno entrando dentro ma io non ho il coraggio di farlo. Tutte le persone che conosco, Richard e Rachel compresi, sono dentro ma l'ansia sta prendendo il sopravvento e non riesco a fare nemmeno un passo.
<<Ei.. Stai tranquilla, andrà tutto bene. Non è il tuo matrimonio>> dice James prendendomi a braccetto. Lo guardo e dico: <<Lo so, ma è strano. non so perché ho tutta questa ansia>>.
<<Secondo me non è tanto per il matrimonio in se>> replica lui. Mi giro verso di lui e assumo una faccia confusa.
<<Che vuoi dire?>> chiedo.
<<Voglio dire che secondo me non sei pronta a vedere Dylan e Wendy insieme>> confessa.
<<Pff.. Non dire sciocchezze>> dico sarcasticamente. Alza un sopracciglio, mi guarda e dice: <<Chloe..>>.
<<Ok si forse hai ragione. È che odio vederli insieme>> ammetto.
<<Anche lui odia vederci insieme, eppure sei venuta qui con me quando ti avevo detto di riprovarci con lui. Non nel senso di tornarci insieme, sotto quell'aspetto ti comprendo e capisco che tu voglia aspettare ancora un po', ma mi riferivo nell'insistere per andare a questo matrimonio come una coppia. Non tanto per te ma per i bambini>> spiega meglio.
<<Ma io volevo e ci ho provato..>> gli confido.
<<Scusa Chloe ma no, non l'hai fatto. Non appena hai visto Wendy sei andata nel panico e non gli hai detto ciò che dovevi dirgli>>.
Si posiziona di fronte a me e mi prendo entrambe le mani. 
<<Lui ha sbagliato, poteva anche evitare di invitarla nuovamente a casa ma non sai perché l'ha fatto. Magari stavano davvero parlando di te proprio come mi hai detto>> afferma.
<<A me l'hanno detto loro, non so se è la verità. Può darsi che l'abbiano detto solo per calmarmi..>> mi interrompe e dice: <<Come può darsi che sia la verità>>. Distolgo lo sguardo ed inizio a farmi mille pensieri. 
<<Non pensare sempre che la gente ti stia mentendo. Prova a credere alle persone, ti renderà la vita un po' meno difficile>> spiega.
<<L'ho sempre fatto e questo è il risultato. Mi hanno sempre pugnalato alle spalle, facendomi soffrire, facendomi piangere e sono stanca>>.
Finalmente riesco nuovamente a guardarlo negli occhi e lui successivamente dice subito: <<E allora perché l'hai fatto con me? Se è come dici te: perché ti sei aperta subito con me? Non mi conoscevi, ci conoscevamo da un annetto ma non avevamo mai parlato intensamente.
Eppure? Ti sei aperta, mi hai confidato i tuoi segreti, mi hai spiegato la tua situazione ed io ti sono stato vicino. Perché la stessa cosa non provi a farla con Dylan?>>.
<<Perché lui mi ha sempre tradita>> rispondo.
<<Credo che sappia ormai i suoi errori, ma non per questo devi rinunciare a lui. Mi hai detto pure tu che ti è sembrato molto cambiato rispetto a due anni fa, ma come farai a saperlo se non provi un'ultima volta?>> chiede lui.
<<Non voglio saperlo>> rispondo.
<<Non è la verità questa, tu vuoi saperlo>>.
<<No, non voglio>> replico.
<<Sì invece>> ribatte.
<<Tu hai solo paura, è questo quello che ti frena. Non solo hai paura di soffrire di nuovo, ma hai paura di avere quella donna sempre attorno e non ti biasimo, la avrei pure io se fossi al tuo posto però se solo tu ne parlassi con Dylan forse un accordo lo trovereste>> dichiara. Tutto quello che dice ha senso, ma sono io che non voglio sentirmi dire queste cose. Lui lo sta facendo in buona fede, lo so e lo adoro. Adoro il modo in cui mi incoraggia, in cui mi fa credere in me stessa, in cui mi capisce e adoro ancora di più il modo in cui cerca in tutti modi di risolvermi i problemi, ma nonostante questo io non sono ancora pronta.
O forse lo sono, ma non voglio esserlo. 
Sarà una cosa psicologica, ma io so solo che l'idea di tornare insieme ad Dylan mi rende la persona più felice ma allo stesso tempo più impaurita del mondo. 
<<Dammi retta Chloe... Dopo prova a parlare con lui. Sono due settimane che lo ignori... Due settimane dove ignori le sue chiamate, i suoi messaggi e le sue visite. Non puoi continuare a nasconderti in casa di tua madre>> aggiunge.
<<James io ti voglio tanto bene, ma non posso prometterti niente. Ora come ora mi hai convinto, ti direi di sì, ti direi che voglio parlargli ma tanto so che se lo vedo con lei tutto cambia>>, distolgo lo sguardo e lo porto sulla chiesa. Lui si gira e guarda l'entrata.
<<Va bene. Io non insisto perché lo sai che nel bene nel male, ma soprattutto qualunque decisione prenderai, io sarò e sono dalla tua parte. Però cerca di stare bene, non privarti di qualcuno solo perché hai paura di persone esterne>>, mi prende nuovamente a braccetto e insieme entriamo in chiesa.
Ci andiamo a sedere nella seconda panchina situata alla destra della grande chiesa e dall'altra parte, nella parte sinistra e alla stessa altezza, trovo Dylan, Wendy e Ryan seduti a parlare. Quando posa lo sguardo su di me rimane incantato, non smette di fissarmi e mi imbarazzo leggermente. 
<<Ti sta guardando>> mi sussurra James da dietro. Mi giro verso il mio amico e dico: <<Lo so, me ne sono accorta>>.
Mi giro nuovamente verso Dylan e dallo sguardo fulminante deduco che abbia visto il mio accompagnatore. 
<<Chloe!!>> mi sento urlare da davanti.
<<Nonna>>, fa il giro della panca e viene ad abbracciarmi. 
<<Come ti sei fatta bella. Sono tre anni che non ci vediamo>> dice guardandomi dalla testa ai piedi. Le sorrido e poi dico: <<Sì nonna lo so. Mi sono trasferita ormai da tempo a New York>>. Lei spalanca la bocca e dice: <<Mi aveva detto mamma che avevi trovato un appartamento laggiù, ma non credevo che ci convivessi insieme a Dylan>>.
Si ricorda ancora di lui..
Si ricorda di quando l'ha visto la prima volta, di quando ci ha visto insieme, innamorati più che mai... Quelli sì che erano bei tempi. 
<<Al momento ci vivo da sola>> confesso.
<<Ho capito. E chi è questo giovanotto?>> domanda curiosa come sempre.
James gli porge una mano e dice: <<Piacere James, sono un'amico e un collega di Chloe>>.
<<Piacere mio, Stephanie>>.
<<Siete fidanzati?>> domanda subito dopo.
<<Nonna ti ha appena detto che è un mio amico>> le ricordo.
<<Oh scusami, giusto. E allora perché non sei venuta con Dylan?>> chiede guardandolo.
Lui ci sta ancora fissando ma per sviare l'argomento dico: <<È una storia lunga, ma non preoccuparti è tutto a posto>>.
<<Menomale, pensavo vi foste lasciati. Non perdere uno così, oltre all'amore che gli si può leggere nei suoi occhi anche a migliaia e migliaia di chilometri di distanza, si vede che è una persona per bene. Un lavoratore, un ragazzo gentile, educato e rispettoso. E poi be'... Diciamoci la verità: è bello e formate anche una bellissima coppia. Voi farete la nostra stessa fine, la stessa fine di me e nonno. Vi sposerete e conviverete fin quando Dio vi darà tempo>> asserisce.
La musica parte e tutti ci alziamo in piedi. 
<<È il momento nonna, vai apposto>>.
<<Si tesoro, ci vediamo dopo>> annuncia.
Annuisco e mi giro verso le grandi porte della chiesa. Subito vedo mia madre con affianco mio nonno. Lei è bellissima, il suo vestito è stupendo e le sta di incanto. 
Avrà pure 41 anni, ma ne dimostra 30.
Ha ancora un fisico splendido e spero di arrivare alla sua età con la sua stessa fortuna.  
Quando ci passano davanti sorrido a mia madre e lei mi sorride a sua volta.
Gli sguardi di me e Dylan poco dopo si incontrano. Vorrei tanto indossarlo io quel vestito un giorno, vorrei poter sorridere io a mia madre mentre cammino verso l'altare ma non accadrà, non più ormai. Distolgo lo sguardo dal suo per scacciare via quei pensieri inutili, e quando ci danno l'ok, ci sediamo e aspettiamo che la cerimonia abbia inizio. 
<<Stai serena, ok?>> chiede James prendendomi una mano.
Annuisco e guardo verso l'altare, lì dove ci sono i miei splendidi suoceri e i miei due genitori pronti a dire di sì all'amori della loro vita.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora