Capitolo 73

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Dylan

Uscito fuori dal cancello della villa mi sono incamminato verso il parcheggio.
Non ho fatto quello che pensate perciò tranquilli, non me ne sono andato via. Ho promesso a mia madre di rimanere fino all'ultimo e così voglio fare, ma avevo bisogno di una boccata d'aria ed eccomi qui. 
In lontananza riesco ancora a vedere il cancello dipinto di argento, ma ancora non me la sento di avviarmi nuovamente dentro.
Non voglio vederla di nuovo baciare quello.
Ancora non mi capacito di come glielo abbia permesso, davanti a me per giunta.
Io non tocco una donna da due anni e mezzo.
Lei è stata l'ultima.
Invece evidentemente io per lei no.
È chiaro ormai.
Due braccia mi circondano la vita e riconosco subito la persona. Chloe.
Non mi giro per guardarla ma sento la sua presenza sul mio collo.
<<Mi dispiace tanto>> confessa.
Continuo a guardare il panorama difronte a me e non la degno nemmeno di uno sguardo.
<<Dylan parlarmi. Di qualcosa ti prego>>.
Si posiziona davanti a me e mi afferra il viso con entrambe le mani.
<<Hai pianto?>> chiede guardandomi dritto negli occhi. Si ho pianto, gli vorrei dire.
<<Ti interessa?>> chiedo diretto.
<<Certo che mi interessa>> risponde.
<<Da quando ti interessa sapere come sto?>>.
<<Da sempre>> risponde a sua volta.
<<Mentre baciavi quello non sembrava>>.
<<Non ci siamo baciati>> replica lei.
Si certo, ed io sono Leonardo DiCaprio.
<<Non prendermi per il culo, vi ho visto>> ribatto acidamente.
<<Dico sul serio Dylan. Non ci siamo baciati. Abbiamo fatto finta ed è solo colpa mia>>.
Solo dopo qualche secondo capisco che non è una bugia. Sta dicendo la verità, ma a questo punto non capisco.
<<Sono confuso>> dichiaro.
<<Perché l'hai fatto?>> chiedo subito dopo.
<<Ero arrabbiata con te per quelle ragazze e per Wendy..>> risponde.
<<Stavamo solo conversando>> dichiaro.
<<Sicuramente, ma la mano sul fianco di Wendy l'hai messa>> ribatte lei.
<<Non gliel'ho messa lì per divertimento, semplicemente le stavo sussurrando una cosa. Gli stavo dicendo che sarei venuto da te per parlare. Non l'ho fatto subito perché nel mentre Ryan era a prendere da bene per se stesso e per lei. Poco dopo si sono aggiunte quelle ragazze e gliele ho fatte conoscere. Venivano con me al liceo>> confesso caldamente.
<<Oh..>> mormora lei.
<<Ma te come sempre hai da pensare male>>.
<<Non l'ho fatto>> replica lei.
<<Eccome se lo hai fatto. Altrimenti non ti saresti baciata quello>> ringhio.
<<Non me lo sono baciata Dylan, te l'ho detto>> dice lei correggendomi.
<<Vabbè è uguale>>.
<<No, non è uguale>> afferma.
<<Per me sì>> ribatto acido.
<<E per me no>> dice lei facendo lo stesso.
<<Perché sei venuta qui? Non hai di meglio da fare che perdere tempo con me?>> chiedo.
<<Non perdo tempo se si tratta di te>> risponde. Il mio cuore a quelle parole esplode di gioia ma non glielo do a vedere.
<<Non mi sembra visto che hai sostenuto sempre il contrario>> gli ricordo.
<<Lo so ma sai che non le penso davvero quelle cose. Pure io dico cose che non penso quando sono arrabbiata, non sei l'unico>>, si avvicina ancora di più e preme il suo petto contro il mio. Il mio istinto mi dice di afferrarle i fianchi ma la mia testa mi frena e blocca ogni muscolo. Non ora Dylan.
Cederesti troppo facilmente.
Mi rimprovera quella vocina del cazzo.
<<Voglio ascoltarti questa volta, non scappare come sempre>> ammette.
<<Peccato che questa volta sia io a non doverti dire nulla>> mento.
<<Ma prima hai detto che mi volevi parlare..>> mi ricorda. Cerco qualcosa da dirgli, qualcosa di cattivo che possa farla stare male tanto quanto ha fatto male a me vederla con quello, ma poi mi ricordo delle parole di Wendy e cambio idea.
Non voglio essere tossico.
<<E va bene>> mi arrendo.
<<Io so qual'è il nostro problema>> inizia a dire. Lo saprà davvero?
<<È la..>> continua a dire e mi aggrego a lei.
<<La comunicazione>> diciamo all'unisono.
<<Ecco>> conferma.
<<Già>>, distolgo lo sguardo ma poi lo riporto sui suoi splendidi occhi.
<<Te ne sei accorto da solo?>> mi domanda.
<<No>> dico con sincerità.
<<Tu?>>, gli propongo la stessa domanda.
<<No... Devo ammettere di no>> risponde.
<<James vero?>> chiedo e lei annuisce.
<<Wendy vero?>> chiede e a quel punto annuisco pure io.
<<Senti Chloe... Premetto che non voglio litigare ma a me non è per niente piaciuto il tuo comportamento di prima. Mi hai fatto sentire un cretino e adesso, anche se sono molto più sereno e meno arrabbiato di prima sapendo che non l'hai baciato veramente, continuo a sentirmi così e ti posso assicurare che non c'è cosa peggiore che sentirsi presi per il culo da colore che si ama>> dico sinceramente.
<<Non posso dirti nulla a riguardo. Hai ragione: ho sbagliato. Ti chiedo scusa>> dice abbassando il capo. Glielo rialzo e dico: <<Voglio che mi guardi negli occhi>>.
<<Va bene scusa>>.
<<Quando te ne sei andata via da casa mi sono sentito una merda. Hai ignorato le mie chiamate, i miei messaggi e le mie visite. So che eri dai tuoi genitori e non ho insistito nel vederti non perché non volessi, ma per ben due altri motivi. Il primo riguarda il fatto che mi sono stancato di correrti dietro. Se non vuoi più stare con me basta dirlo, troveremo una soluzione per i bambini e fine, ma sono stanco... Malgrado io voglia ancora farlo>>, prendo fiato e nel mentre lei dice: <<E la seconda ragione?>>.
<<Volevo darti tempo e spazio. Volevo che tu avessi un po' di tempo per pensare. Sarei stato diposto e lo sono tutt'ora ad aspettarti per altri anni, ma non così. Se mi dici che ci sarà un nostro ritorno continuerò a lottare altrimenti mettiamo un punto a questa storia e basta>> rispondo a malincuore.
Non ci credo che sia proprio io a dire queste cose. Io ragazzi. Io!!
<<Non voglio nessun punto nella nostra storia d'amore>> replica decisa.
<<Però non vuoi nemmeno tornare insieme a me>> dico precedendola.
<<Se sono qui ad ascoltare per filo e per segno ciò che hai da dirmi un motivo ci sarà, e magari è proprio quello>> precisa.
<<Mi stai dicendo che vuoi tornare insieme a me?>> domando più felice che mai.
<<Prima voglio sapere che cosa ci faceva Wendy quella sera a casa nostra e poi forse vedremo via..>> dice con un sorrisetto.
<<Era venuta per sapere come stessi. Per messaggio le scrissi che avevamo litigato e che stavo male. Così lei è venuta e ti giuro Chloe, te lo giuro, non abbiamo fatto altro che parlare di te. Solo ed esclusivamente di te>> le riferisco.
<<Ti credo Dylan, non c'è bisogno che tu me lo giuri. Solo che... Io capisco che adesso siate migliori amici però sapere che il padre dei tuoi figli preferisce passare il tempo con la sua ex conquista, be'... non è un granché come fidanzamento>> confida.
<<Preferisco passare il tempo mille volte con te che con lei, ma te eri andata via e so che se anche ti avessi chiamata mi avresti come minimo riattaccato o risposto male>> rivelo.
<<In effetti non hai tutti i torti..>> dice dandomi ragione. Incredibile gente.
È successo per davvero. Wow.
Sta dando ragione a me ragazzi.
Questi sono grandi passi avanti.
<<Appunto per questo non l'ho fatto>>.
<<Se solo tu mi avessi lasciato spiegare quella mattina, noi non staremo qui adesso a discuterne ancora>> le ricordo.
<<Io ero tornata a casa quella sera per parlare con te e per chiederti scusa, ma quando l'ho vista mi sono talmente arrabbiata che ho perso il lume della ragione>> confessa lei.
<<Lo so e non voglio fartene una colpa, ma sei almeno a conoscenza della sciocchezza che hai fatto? Potevamo risolvere tutto quella sera, proprio come volevamo..>>.
<<Hai ragione>> dice dispiaciuta.
<<Volevo venire qui con lei perché nessuno, e puoi vederlo anche da sola, sapevo che l'avrebbe calcolata ma questo già lo sai. Se fossi rimasta altri cinque minuti in più avresti anche scoperto che con noi ci sarebbero venuti Ryan e Oscar. Lui con la sua ragazza e Ryan con Wendy, formando così 2 coppie>> spiego.
<<Ma tra Ryan e Wendy c'è qualcosa?>> chiede. Sapevo che me lo avrebbe chiesto.
<<Sì, già da tempo ormai. Stanno insieme da un anno>> la informo.
<<È tanto>> dice rimanendone sorpresa.
<<Lo so, ma se ci pensi bene noi da molto di più>> espongo in modo sapiente.
<<Lo so, ma ti ricordo che per due anni e mezzo non siamo stati insieme>>.
<<Vuoi forse dirmi che anche tu non pensi ciò che penso io?>> le domando.
<<Dipende... A cosa pensi?>> mi chiede a sua volta. Le sorrido e mi avvicino prendendole il viso tra le mani, poi dico: <<Che tra di noi non è mai finita in realtà>>.
<<Non lo penso ora perché sono concentrata sulle tue parole, ma l'ho sempre pensato>>.
Mi sorride dolcemente ed io le accarezzo una guancia calda.
<<Anche io>> affermo.
<<Ma comunque... Tornando sempre al discorso di prima. È anche per questo che ormai di Wendy non ti devi più preoccupare. Lei è andata avanti, io invece sono rimasto nel passato perché voglio riprendermi a tutti i costi la donna che amo>> riprendo a dire.
<<Lei non è stata più un pericolo per noi. Ha capito che deve starsene apposto suo e ti assicuro che in questi due anni e mezzo lo ha fatto. Aveva la testa solo per il lavoro e per Ryan>> dico infine.
<<E allora perché non mi volevi con te al matrimonio?>> chiede con voce triste.
<<Chloe o mio dio no, non pensare a questo. Io ti volevo, ti volevo eccome con me ma ho evitato di chiedertelo per via di Wendy. So che non la patisci, che non la puoi vedere e non volevo creare problemi a nessuna delle due. Lei mi aveva convinto ad invitarti insieme a tutti noi e pure io mi ero convinto, solo che non mi hai risposto più e allora alla fine mi sono arreso>> mi affretto a rispondere.
<<È la verità, vero?>> domanda facendomi gli occhi dolci. Sanno che effetto mi fanno quelle iridi blu, per non parlare della vocina.
<<Ma certo che è la verità. Che c'è non mi credi?>> domando a mia volta.
<<Si ti credo, ed è proprio perché lo faccio che ho paura>> confessa.
<<Ma paura di cosa?>> la incalzo.
<<Paura che...>>, qualcuno interrompe la nostra conversazione e quando mi giro vedo la fidanzata di Oscar, Soraya.
Porca puttana, proprio ora.
Veniamo interrotti sempre nel momento meno opportuno.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora