Capitolo 92

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Chloe

<<Dovresti farmi sorprese più spesso>> consiglio a Dylan mentre entriamo in casa.
<<Chi ti ha detto non ne ho un'altra di sorpresa?>> mi chiede in tono divertito.
<<Di cosa stai parlando?>> domando a mia volta. Chiude la porta alle sue spalle e poi, afferrandomi una mano, dice: <<Seguimi>>.
Entrambi saliamo al piano superiore e quando entro nella nostra camera, rimango a bocca aperta. Il letto è ricoperto di petali di rose.
Dei palloncini a forma di lettere si uniscono, formando una frase bellissima.

Sono più che grato per il tempo che abbiamo trascorso insieme, ed è per questo che, ad oggi, ripongo nelle tue mani il mio cuore.

<<E questo cosa significa?>> chiedo girandomi verso di lui.
<<Significa che..>>, posa entrambe le mani sui miei fianchi e poi dice: <<Ti amo.
Ho riposto tutto me stesso nelle tue mani, sempre, e quando mi sposerai sarà definitivo. Sarò tuo in eterno>>.
Gli sorrido e le nostre labbra, qualche attimo
dopo, si uniscono in un vero bacio.
<<Ti amo, dico davvero. Ti amo come non ho mai amato nessuno>> replico indietreggiando fino al letto insieme a lui.
<<Ti amo anche io>>, mi sorride e poi si stacca da me. Posa lo sguardo sulla mia scollatura e con un dito segue la linea del mio seno.
Il suo sguardo brucia sulla mia pelle e le sue mani sono fredde. Al suo tocco riesco subito a sentir pulsare l'eccitazione tra le mie gambe.
Mi è mancato il suo tocco.
Erano giorni che non facevamo nulla a causa delle mestruazioni. Nonostante il tempo passato a letto insieme, ho ancora bisogno di lui. In realtà, ho sempre bisogno di lui.
Delle sue carezze e di come mi fanno sentire.
<<Non mi capacito di come sia riuscito a darti spazio per due anni e mezzo>> prosegue continuando a guardarmi il seno.
<<Ed io non mi capacito di come te lo abbia permesso>> replico a mia volta.
Il suo sguardo si posa nuovamente sui miei occhi e nel mentre mi afferra un polso.
Ci lascia un bacio dopo e dice: <<Voltati>>.
Mi volto e subito sento tirarsi giù la lampo del vestito. Cade a terra e lo lascio fare.
<<Amo come ti sta addosso, ma così sei ancora più bella>> mormora iniziando a baciarmi il collo. Le sue labbra si posizionano sopra la mia pelle calda e poco dopo baciano proprio il punto dove l'arteria pulsa.
Adoro il suo lato dominante.
<<Ogni volta che ti sfioro ti viene la tachicardia>> mi fa notare appoggiando il petto sulla mia schiena nuda e sfiorandomi con una mano in mezzo al seno scoperto.
Ho solo gli slip addosso e sento di essere già bagnata. Le sue parole mi eccitano da morire.
<<Voglio sentirti urlare, piccola>>, con l'altra mano mi tocca un fianco e pochi istanti dopo cala sul davanti, infilando una mano dentro le mie mutandine.
<<E questa volta non trattenerti. Non c'è nessuno in casa>> mi ricorda.
Continua a mantenere lo stesso timbro di voce. Intimidatorio, potente e persuasivo.
Butto la testa all'indietro, appoggiandola sulla sua spalla, quando infila due dita dentro.
<<Voglio sentirti urlare il mio nome tante, tante e tante volte... Fino allo svenimento>>.
Prima di farmi venire, sfila le dita e, portandosele in bocca, lecca con gusto il mio piacere. Vedendolo in quello stato, attraverso la coda degli occhi, mi volto e con lentezza gli sbottono i pantaloni.
Lui li lascia cadere a terra e con un calcio li lancia altrove. Mentre continuo a spogliarlo non riesco a togliere lo sguardo dal suo.
Per alcuni di voi, se solo foste nella mia situazione, potrebbe essere imbarazzante ma per me ormai non lo è più.
Ci sono abituata e, ad oggi, non mi imbarazzo. 
<<Scopami>> gli ordino ardente.
Lancio la camicia per terra e lui mi spintona sul letto, facendomi cascare all'indietro.
Sale su di me e mi bacia il ventre.
<<Come..?>> sussurra sulla mia entrata.
Il suo alito caldo mi provoca piacere e per provare sollievo cerco di andargli incontro.
<<Forte>> rispondo.
<<Va bene signora Wa.. Johnson>>, si abbassa su di me ma prima ancora che inizi il suo magico lavoro, lo afferro per il ciuffo e gli porto la faccia a un millimetro di distanza dalla mia.
<<Mi stavi chiamando...>>, mi zittisce posando un dito sopra le mie labbra.
<<Sì, ma voglio aspettare la notte del matrimonio. Lì sarà ancora più bello>> rivela.
Gli sorrido dolcemente e lui mi bacia.
La sua lingua cerca la mia e quando si incontrano iniziano una danza lenta.
Quando si stacca da me, soffro per la perdita di contatto e lui mi guarda con uno sguardo autoritario. Senza fiatare si toglie i boxer e poi torna di nuovo a posizionarsi tra le mie gambe.
<<Eri bellissima prima>> confessa.
Strofina la sua erezione sulla mia entrata e un mugolo di piacere esce dalla mia bocca.
<<Ora non lo sono?>> chiedo.
<<Lo sei sempre>> ammette lui.
Pochi istanti dopo, senza perdere troppo tempo, entra in me.
Il suo corpo nudo premuto contro il mio creano una combinazione perfetta.
<<Oh cazzo>>, mi lascio scappare quando aumenta la velocità. Il mio autocontrollo sta per finite, già lo so.
È una sensazione ineguagliabile.
<<Voglio sentirti Chloe, non trattenerti>> sussurra al mio orecchio. La sua lingua lascia una piccola scia sul mio collo, poco dopo sotto l'orecchio, e mi mordo il labbro.
Le sue labbra sono secche e per bagnargliele ci passo sopra la lingua, mordicchiandole di conseguenza. Continuando a spingersi dentro di me, mi bacia con passione portandomi in un mondo dove esistiamo solo noi.
Chloe e Dylan. Nessun altro.
<<Sei così sexy cazzo>> dice sulle mie labbra.
Alzo di poco la testa per guardare il punto lì dove i nostri organi si incontrano e ad ogni spinta, una scarica elettrica mi passa lungo la spina dorsale. Lui si solleva per guardarmi, con una mano continua a sorreggersi mentre con l'altra mi stuzzica un seno.
<<Tu sei fatta per me, lo sai vero?>> chiede con voce strozzata.
<<Sì lo so>> confesso ansimando.
Lui mi bacia sorridendo e poi accelera i movimenti. Stringo le lenzuola e un'altro gemito rimbomba nella stanza.
Ad ogni spinta violenta, la mia eccitazione raggiunge un livello sempre più alto.
Sento che manca poco.
Pochi istanti dopo il mio corpo si irrigidisce sotto il suo e sento informicolirsi la parte bassa del ventre e delle gambe.
<<Dylan...>> mugolo il suo nome e vengo.
Lui fa lo stesso, gridando il mio con un'intensità più forte e rude della mia.
Riversa in me il suo liquido con altre spinte e poi si lascia cadere sul letto.
Sono senza fiato. I nostri respiri sono irregolari e guardiamo il soffitto mentre aspettiamo che ritornino al loro ritmo naturale.
<<Vieni qui>>, inserisce un braccio sotto il mio collo ed io mi accoccolo al suo petto.
Ci copre con il lenzuolo di raso e poi inizia a toccarmi i capelli.
Sa che riesce a farmi addormentare in soli cinque minuti quando lo fa.
<<Non perdiamola mai>> dico ad occhi chiusi.
<<Che cosa?>> mi chiede lui.
<<Questa chimica che ci unisce>> rispondo riaprendoli per girarmi nella sua direzione.
<<Non lo faremo, non te lo permetterò>>, la curva delle mie labbra si solleva e lui me la bacia, portandosi dietro con se un'altra quantità del mio amore per lui.

Nothing more 5 || amore incondizionato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora