Chloe
Un anno dopo.
1 luglio.
Giorno del matrimonio.Bene ragazzi, il grande giorno è arrivato.
Oggi mi sposo.
Aspettavo ormai da un anno questo giorno e ancora non ci credo che stia per accadere.
Sogno questo momento ormai da quando era una bambina. Ormai sono mesi che organizzo ogni cosa per questo primo luglio e per fortuna, tutto è come lo desidero.
È da due giorni che non vedo Dylan.
Adesso sono a casa di mia madre e non sono sola. Con me ci sono anche Rachel e Miranda, oltre ovviamente alla truccatrice e alla parrucchiera. Entrambe me le ha consigliate Rachel. Dice che hanno una grande esperienza alle loro spalle e vedendo il risultato, sia del trucco che dell'acconciatura, posso confermare le sue parole. Il make-up non è eccessivo. È evidente, questo senz'altro, ma nulla di esagerato. Anche in questo giorno ho voluto rispecchiare la mia personalità, cercando di essere il più naturale possibile ma accentuando un po' di più la mia quotidianità.
L'acconciatura invece è molto più elaborata. Ho raccolto quasi tutti i capelli in uno chignon basso, mentre davanti ho qualche ciuffo che mi ricade giù per il viso. Come accessori non ho voluto esagerare molto, infatti ho indosso un punto luce che mi risalta il collo e degli orecchini semplici, pendenti ma non troppo.
<<Chloe ti piaci?>> mi chiede Mrs. Rogers, la truccatrice. Mi guardo allo specchio e poi girandomi verso di lei dico: <<È perfetto>>.
Mi sorride e soddisfatta dice: <<Mi fa piacere che le piaccia Miss Johnson>>.
<<Ancora per poco>> dice Miss Hamilton, nonché la parrucchiera, puntualizzando.
<<Hai ragione mia cara>> replica l'altra donna. Sapere che da lì a poche ore diventerò la signora Walker, mi rende ansiosa, più di quanto già non lo sia.
<<Ragazze scusate se vi disturbo>>, mia madre entra in stanza e continua a dire: <<Dovrei aiutare a vestire mia figlia>>.
<<Usciamo subito>> afferma Miss Hamilton mentre riposiziona nella sua borsa le cose che aveva lasciato fuori.
<<Vi pagherà tutto mio marito, vi sta aspettando in soggiorno>> aggiunge mia madre. Loro la ringrazio ed infine ci salutano.
Mia madre chiude la porta alle sue spalle e quando si gira verso di me incrocia le mani tra di loro e dice: <<Sei pronta?>>.
<<Credo di sì>> rispondo alzandomi.
<<Forza ragazze, aiutatemi>> dice mia madre facendo loro un gesto di mano.
Entrambe si alzano e mi procurano davanti l'abito dei miei sogni.
La scollatura è a cuore, la schiena è scoperta è l'abito in se è bianco e abbastanza ampio.
Non tantissimo, ma non mi scivola neppure addosso. Fino a qualche mese fa ero indecisa tra questo abito e un altro a sirena.
Entrambi erano fatti di pizzo, avevano delle decorazioni fatte a fiore sulle spalle solo che nell'altro era compreso anche il velo e non mi faceva impazzire. Così ho scelto questo e non mi sono per niente pentita, anzi sono molto felice e soddisfatta di indossarlo.
In testa ho solo dei punti luce che riprendano qualche perla del vestito e non solo i piccoli gioielli che indosso.
<<Com'è?>> chiedo una volta messo.
Tutte e tre mi guardano e a mia madre gli scende una lacrima, proprio come la prima volta che mi ha visto indossarlo.
La scelta del mio abito è stata decisa solo da me stessa, è stata una cosa che ho scelto io e non mi sono fatta influenzare da nessuno.
Con me ci sono venute mia madre, Mia e Rachel. Miranda purtroppo non ce l'ha fatta a vederlo durante le cinque o sei prove che ho fatto, ma vedendo la sua bocca spalancata, suppongo dallo stupore, credo che sia soddisfatta pure lei.
<<Sei bellissima>> dice quest'ultima senza togliermi gli occhi di dosso.
<<Grazie>> la ringrazio e poso lo sguardo su mia mamma. Si è girata di spalle e sono più che certa che si sta asciugando le lacrime.
<<Mi farai piangere pure a me se continui>> dico accarezzandole le spalle.
<<È che...>>, si gira nuovamente e guarda il mio abito. Prende il fazzoletto che nascondeva dentro il seno e si asciuga l'interno degli occhi.
<<Sembri una principessa. Sei cresciuta così in fretta che non me ne sono nemmeno resa conto>> piagnucola lei.
<<Ragazze scusatemi, potete lasciarci un attimo da sole?>> chiedo rivolgendomi alle mie amiche. Loro annuiscano e mi fanno cenno di aspettarmi fuori.
<<Mamma..>>, le prendo una mano e gliela accarezzo. Finalmente posa di nuovo i suoi occhi lucidi sui miei ed io non posso fare a meno che sorriderle.
<<Non dire niente figlia mia, è colpa mia se non sono riuscita a stare con te. Ero sempre fuori a lavorare, notte e giorno. Rimandavo sempre ad un'altro giorno quando mi dicevi di giocare con te, e solo ora me ne pento>> confessa agitando le nostre mani unite.
<<Non pensarci più mamma, ormai è passato. Non voglio che tu ti senta in colpa. Se tu non avessi lavorato tutto quel tempo, molto probabilmente non sarei andata al college, non avrei conosciuto Dylan, non avresti avuto i tuoi nipoti e adesso non mi vedresti con questo abito. Tutto quello che possiedo è grazie a te, solo a te e a nessun altro, e questo non lo dimenticherò mai>> le ricordo.
<<Ti voglio tanto bene>>, apre le braccia e subito non perdo tempo. L'abbraccio e le sussurro nell'orecchio un: <<Anche io>>.
<<Adesso basta piangere, vai da tuo padre che ti sta aspettando con ansia>> afferma lei.
<<Tu non vieni?>> chiedo.
<<Si certo, arrivo subito. Volevo un attimo ritoccarmi il trucco visto che l'illuminante all'interno dell'occhio mi è andato via>> risponde ridacchiando.
<<Va bene, ti aspetto di là>>, apro la porta e, facendo attenzione al vestito, esco.
Finito di attraversare tutto il corridoio, vedo che mio padre è girato di spalle verso quest'ultimo e difronte a lui ci sono le mie amiche.
<<Papà>> dico richiamando la sua attenzione.
Nemmeno lui ha visto il mio vestito, ho voluto che fosse una sorpresa per tutti quanti.
Lui si gira e subito si porta le mani sul volto.
<<Chloe...>>.
Gli vengono gli occhi lucidi ma riesce a trattenere le lacrime per fortuna.
Meno persone vedo piangere, meglio è.
Non voglio rovinarmi pure io il trucco.
<<Sei uno splendore>> confessa lui.
<<Grazie papà>> mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia.
<<Chloe dai andiamo... Il tuo sposo ti sta aspettando e la macchina è parcheggiata già qui fuori>> dice Rachel aprendo la porta di casa. La limousine bianca, parcheggiata difronte casa dei miei genitori, è diretta a Santa Monica, lì dove si celebrità il matrimonio.
Vi ricordate la spiaggia dove Dylan mi ha chiesto di sposarlo? Bene. Sarà proprio quella. Non avete idea di quanto mi ci è voluto per allestire tutto quanto e convincere Dylan a farlo sulla spiaggia, ma alla fine ho vinto io.
<<Voi con cosa andate?>> chiedo alle mie amiche. Proprio in quel mentre mia madre appare alle mie spalle e si affianca me.
<<Porterò io Miranda e tua madre al matrimonio. Ci troviamo lì davanti, ok?>> risponde Rachel.
<<Va bene, a dopo>> dico prendendo a braccetto mio padre. Loro se ne vanno e l'uomo al mio fianco si gira verso di me.
<<Ho ansia>> gli confido.
<<Lo so, l'avevo pure io il giorno del mio matrimonio>> ammette lui.
<<Ancora non ci credo che mi stia per sposare>> dico incredula.
<<Se continuerai a perdere tempo qui con me, non ti sposerai di sicuro>> mi fa notare.
<<Lo so papà ma non riesco a muovermi. Ho ansia all'idea di mettere piede su quella spiaggia, pronunciare quel sì e sentirmi dire che finalmente sono sua moglie>> dichiaro.
Lui si incupisce e mi chiede: <<Non è quello che vuoi?>>.
<<Certo che è quello che voglio, so per certo che solo Dylan potrà essere l'uomo della mia vita, ma l'ansia mi sta divorando>> rispondo.
<<Non pensarci. Manca ancora più di mezz'ora all'inizio del matrimonio, e se adesso saliamo su quella macchina riusciremo ad arrivare in tempo>> replica lui baciandomi la fronte.
<<Va bene..>>, esco fuori e lentamente mi avvio alla macchina. L'autista mi apre la portiera e subito lo ringrazio.
Mio padre mi raggiunge e senza perdere tempo, partiamo.
Per tutta la durata del viaggio mi guardo le unghie fatte ed inizio a giocherellare con qualche perla del vestito, stando però attenta a non rovinare nulla.
Non avrei mai pensato di avere così ansia. Avevo preso in considerazione questa cosa, ma non immaginavo di averne così tanta.
<<Scendi Chloe>> mi ordina mio padre.
L'autista mi viene ad aprire nuovamente la portiera ed io, anche questa volta, lo ringrazio.
<<Chloe!!>> mi sento chiamare.
In lontananza vedo le mie due amiche e mia madre venirmi incontro.
<<Sei pronta?>> mi chiede Miranda.
<<Insomma>> rispondo con un sorriso nervoso.
<<Oh andiamo, aspetti questo momento da una vita>> mi ricorda lei.
<<È vero Chloe, stai tranquilla dai>> mi incoraggia mia madre.
<<Noi adesso andiamo a sederci nei nostri posti, ti aspettiamo lì, ok?>> mi avverte Rachel. Annuisco ed io nel mentre mi rigiro verso mio padre.
<<Temevo che questo momento non arrivasse mai>> gli confesso.
<<Lo sapevi che Dylan prima o poi lo avrebbe fatto. Non potevi dubitare sul fatto che ti non avrebbe lasciata andare per sempre>> mi ricorda.
<<Non mi riferisco a questo, parlo di me e te>>, corruga la fronte alle mie parole e dice: <<A cosa di preciso?>>.
<<Fin da quando era una bambina ho sempre accettato la realtà, mal grado delle volte facesse male. Ho sempre avuto il terrore che a portarmi all'altare non fossi stato tu, ma la mamma. E adesso... adesso averti qui significa molto per me>> rispondo.
Non riesco a trovare le parole adatte e presa dall'emozione mi faccio venire gli occhi lucidi.
<<Anche io ho avuto paura, tanta, ma non accadrà di nuovo. Non ti lascerò più>> mi rassicura lui.
Lo abbraccio ed infine lo prendo a braccetto.
Quando mi ritrovo davanti a un lungo tappeto bianco, ricoperto con vari petali di rosa, l'ansia sembra sparire. Tutti gli invitati si alzano in piedi e mi guardano. In lontananza vedo l'uomo dei miei sogni sorridermi e io non posso far altro che contraccambiare.
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Nothing more 5 || amore incondizionato
ChickLitCOMPLETA. ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing more 4 || strade opposte" e ULTIMO LIBRO della serie Nothing More. È consigliabile leggere prima gli altri quattro libri e da ultimo questo per capire meglio tutta la storia. ...