Solita vita

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Pov's Bella
In fin dei conti siamo tutti peccatori, esseri abominevoli, squallidi e illusi che pur di ottenere qualcosa fanno di tutto senza guardare qualcuno o qualcosa.
Pensano soltanto a loro stessi.:dice tutto di un fiato il professore di letteratura.
Io lo guardo un attimo sconcertata ma ascolto lo stesso quello che ha da dire.
Passa un pó di tempo e mi sto  quasi addormentando sul banco.
Dopo mezzora finisce e con voce voce alta dice
Ragazzi domani ci sará un compito su questo capitolo. Quindi ripassate tutto bene.
Tutti i ragazzi si lamentano e lui li fermi subito dicendo che dovevano seguire tutte le lezioni e non fare di testa loro.
Un ragazzo ricciolino di nome Marco interviene e chiede se puó essere spostato  ma lui non ne é molto d'accordo .
Io resto un attimo imbambolata ma non mi do per vinta e parlo con voce roca.
Professore dovrebbe ascoltare i suoi alunni se non hanno avuto tempo di studiare sicuramente non é colpa loro .Ci potrebbe aiutare anche spostandolo il compito.Non mi sembra esagerata come cosa.
Dico tutto in un secondo e mi sorprendo di me stessa e infatti tutti mi guardano e poi passano a guardare il prof che fa cenno di no.
Tutti si lamentano ancora e il professore esce dalla classe.
Io mi siedo sulla sedia e ripenso a tutto quello che é successo  in quest'anno.
Ho perso mio padre,mia madre poi ho trovato l'amore della mia vita per poi perderlo di nuovo.Tutto in un anno.
Un anno malefico e così maledettamente vero e puro.
É uscito dalla porta e mi guarda intensamente .
Non posso fare nulla ,io e lui non possiamo stare insieme.
Lui questo lo sa ma continua a guardarmi e non la smette,certe volte mi chiama e mi dice che vuole solo parlarmi ma finiamo sempre per fare altro.Altro che non sto qui a ricordarmi che é meglio.
Voglio altro.
Voglio che tutto questo sparisca al piú presto.
Non voglio sentirmi così vuota,insensibile,morta,neutra senza quell'anima che mi contraddistingueva da tutti.
Mi manca essere quella persona che riusciva ad avere sempre un sorriso stampato in faccia anche se aveva avuto una giornata di merda.

Mi riprendo e mi rendo conto dei essere rimasta solo in classe.
Non c'è piú nessuno e così esco anche io dalla classe  e mi metto lo zaino sulle spalle e esco dalla scuola .
Percorro la stradina un pó stanca per andare a casa ma mi fermo di botto quando sento qualcuno pronunciare il mio nome.Quel nome che diventa sembra mille volte più bello pronunciato da lui.
Mi giro ancora incredula e si é proprio lui che mi guarda con quei occhioni a cui non riesco a smettere di pensare.

Mi guarda e dice divertito.

Mi sei mancata piccola.

Sorrido e gli vado incontro saltando letteralmente addosso .Non riesco a resistere e lo bacio.
Mi era mancato cavolo!

Un anno prima
Bella bella diavolo alzati:urla mia madre aprendo le finestre e facendo entrare la luce.
Una luce che mi acceca gli occhi e infatti mi porto la coperta fino in testa.
Mamma ti prego no no.
Bella alzati:dice mia madre strattonandomi
Bella c'è Damiano che ti aspetta giù per andare a scuola.
Dai sbrigati!
Esce dalla stanza e apro gli occhi ancora con la coperta in faccia e me l'ha sposto e mi alzo subito.
Vado in bagno e mi lavo i denti,mi vesto con dei jeans neri , una t-shirt bianca e delle converse bianche.
Mi metto un pó di mascara e  esco dalla stanza ma prima prendo il mio zaino .
Scendo le scale e ancora mia madre grida il mio nome.
Mamma sto scendendo.
Bella sbrigati che devi fare colazione.
Si si.
Entro in cucina e vedo il mio Damiano seduto che mangia un biscotto .
Alzo lo sguardo e mi vede.
Bella sempre dormigliona:dice alzandosi e avvicinandosi a me
Mi lascia un bacio sulle labbra e alle orecchie gli dico.
Qui no.
Dai piccola e solo un piccolo bacio che sarà mai?
Dami qua no ti prego.
Okay.
Dico sedendomi e mentre mi verso un pó di latte nella tazza accompagnata da un pó di caffè e zucchero.
Prendo il telefono e guardo l'orario e ritorno a bere il mio latte fin quando Damiano rompe il silenzio.
Piccola.

Bella ti sei alzata finalmente:dice mia madre entrando in cucina.
Si si mamma:dico sbuffando.
Piccola io vado a lavoro ,ci vediamo dopo:dice lasciandomi un bacio sulla guancia
Si ciao mamma.
Ciao Damiano.
Ciao signora
Esce da casa e Damiano mi guarda
Che c'è?
Niente sei bella.
Grazie.
Andiamo a scuola?
Certo
Lascio tutti piatti sporchi nel lavello e li lavo . Poi usciamo per andare a scuola.

Arriviamo com il motorino e mi metto il casco e salgo sul motorino e sale anche  Damiano .
Mi prende le mani e se li porta sulla pancia e io appoggio la testa sulla sua schiena chiudendo gli occhi non pensando che oggi avrei iniziato il quarto anno di superiori.

Bella.Piccola sveglia.
Mi sveglio e vedo Damiano che mi chiama.
Siamo arrivati.
Ah:dico scendendo dal motorino e levadomi il casco entriamo a scuola mano nella mano.
Entriamo in classe ed a prima ora avremmo avuto letteratura.
Io e Damiano siamo dello stesso anno e quindi siamo insieme in classe e infatti stiamo insieme dal primo anno di superiori.
Ci accomodiamo al nostro banco e Damiano mi lascia un bacio sulla fronte .
Io ancora distratta metto lo zaino nella sedia e mi giro appena sento una voce

Buongiorno ragazzi ,mi presento mi chiamo Stefano Montenier e sarò il vostro nuovo professore di letteratura.

Mi giro e vedo un uomo sulla trentina mozzafiato e elegante
Alto ,castano con occhi celesti  che mi fissa.
Perché mi fissa?
Aspetta lo conosco ?
Stefano?
Oh no no.
È Stefano cazzo ,il tizio con cui ho tradito il mio ragazzo quella sera.
Oh porca miseria .
Questa non ci voleva.
Speriamo che non se lo ricordi.
Peró mi guarda intensamente mentre parla .
Fa l'appello e dice.
Bella Ranieri.
Presente:dico alzando la mano
Mi guarda intensamente ma poi continua con il suo appello.
Scusa ma quel tipo ti conosce?:dice Damiano fulminandomi con lo sguardo

Oh ,ora cosa cazzo  gli dico?

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