•capitolo nono•

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Ellie Goulding, Love Me Like You Do

You're the light, you're the night

You're the color of my blood

You're the cure, you're the pain

You're the only thing I wanna touch

Never knew that it could mean so much, so much.

You're the feel, I don't care

Cause I've never been so high

Follow me to the dark

Let me take you past our satellites

You can see the world you brought to life, to life.

~Helais

L' acqua che mi circondava era gelata, ma quando stavo con Adam, il sorriso non poteva non esserci. - Ti sembrerà una domanda idiota, ma, come stai? È tanto che non te lo chiedo..- chiese lui di punto in bianco - Ehm...sto bene, certo un po' stanca, ma tutto apposto..invece tu?-  - Felice - fu la sua unica risposta.     -Ultimamente ho la sensazione che tu mi stia nascondendo qualcosa- dissi beffarda. Un sorriso sghembo si formò sul suo viso bagnato di piccole goccioline che, sembrava, facessero a gara per arrivare per prime nell'acqua. - Cosa te lo fa pensare?-  - Spesso ti vedo perso, distaccato, anche se sei bravo a nascondere le emozioni, con me non funziona...sono la tua migliore amica d'altronde!-  Una fragorosa risata risuonò in quella conca d'acqua ghiacciata. - Non preoccuparti, non ti nascondo nulla oltre ciò che già sai-  - Devo starmene tranquilla insomma?-   -Ma certo!- rispose lui con un espressione ovvia in volto. Quegli occhi li conoscevo. Qualcosa nascondeva,  ma non potevo di certo forzarlo. -Allora nessuno mi vieta di dar inizio ad una gara di schizzi!- esclamai spruzzando acqua dalle mie minute mani. In tutta risposta lui iniziò ad inondarmi di litri e litri di acqua senza sosta. Io, inerme e piccola, rispetto a lui, potevo solo parlarmi gli occhi con le mani. Scoppiai a ridere quando lui iniziò a farmi il solletico ovunque. - Continui a metterti contro di me eh?- chiese ridendo mentre continuava a farmi il solletico.

Dopo qualche ora tornammo all'accampamento dove, come mi aspettavo, ne Jenny ne Matt erano lì. - Ti premetto, voglio oziare tutto il tempo- promisi ad Adam con aria da erudito della situazione. - Non ti porto di certo a zappare la terra!- rispose lui in tono beffardo. Gli tirai una gomitata nel fianco sinistro e lui gemette di dolore  - Sei un serial killer allora! - disse lui con una faccia da finto sbalordito  - Ho preferito risparmiati la vita per ora, ma solo perché devi massaggiarmi le spalle, ti sia chiaro!- risposi sicura di me   - Che grande onore - rispose lui facendo un inchino, e io non riuscì a trattenere le risate, e lui di conseguenza. Era oramai ora di pranzo, ma, stranamente, non avevo un grande appetito. -Vado a rilassarmi sull'amaca, vieni anche tu?- chiesi mentre guardavo Adam mangiare la sua porzione di pasta pre-cotta. Con la bocca piena di cibo rispose un mugolio simile ad un sì, per questo mi incamminai ridendo verso la riva del fiume che scorreva in prossimità del nostro accampamento. Saltai sull'amaca e mi dondolai, assaporando l'aria frizzante sulle mie gote, il forte odore di salsedine e il rumore dell'acqua. Era rilassante immedesimarsi con la natura circostante. Chiusi gli occhi per lasciarmi andare del tutto, stavo scavando nella mia memoria per trovare un ricordo chiuso nel silenzio. Dovevo liberarmene. Avvertii due mani sulle spalle. -Tutto apposto?- chiese Adam con un sussurro. - Non lo so..- risposi titubante del dirgli cosa mi tormentava o meno  - In realtà...no..- conclusi - Quell'incubo...sono sicura che qualcosa voleva dirmi ma..come faccio a capirlo?- chiesi frustrata - Devi aspettare...è come un puzzle, pian piano devi mettere al posto giusto i tasselli che lo compongono-  Rispose come se avesse già passato un periodo così. Annuii forzando un leggero sorriso - Mi avevi esplicitamente detto, prima, che mi avresti  risparmiato la vita se ti avessi massaggiato le spalle giusto?- chiese retoricamente lui, iniziando a massaggiarmi i muscoli tesi.   - Per fortuna non hai l'alzheimer- risposi mordendomi il labbro inferiore per quanto mi divertivo a prenderlo per i fondelli. Sentii vibrare un risata dal suo petto. Aveva delle mani da Dio, riuscì in pochi minuti a farmi rilassare completamente. Dopo poco mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, tracciando con il pollice il contorno della mia mascella. Scansò poi, i miei capelli biondo cenere dalla spalla iniziando a baciarmi la spalla, per poi salire sul collo. Dei brividi mi risalivano la schiena prepotenti e mi fecero sussultare. Socchiusi le labbra  per non rischiare di rimanere senza fiato. -Adam..- ansimai senza volerlo -Mmh?- chiese continuando a baciarmi - Fermati..-   si staccò immediatamente dal mio collo guardandomi preoccupato - Scusa..- disse allontanandosi da me. Mi morsi la lingua. Quella mia boccaccia non stava mai zitta!? Iniziai a giocherellare con una ciocca di capelli e senza rendermene conto iniziai ad intonare le prime parole della canzone Love Me Like You Do. Andai avanti per un buon pezzo di testo, fin quando non notai che Adam mi guardava con un sorriso a stampo sul viso. Arrossii di botto abbassando il capo e lasciando cadere i miei capelli tra me e lui, creando una barriera provvisoria. Ero un idiota. Alzai lo sguardo e vidi..

SPAZIO AUTRICE
Buona sera cari lettori. So perfettamente che ho impiegato 365 giorni per pubblicare questa parte, e molti di voi mi hanno minacciato di mandarmi l'Isis a casa se non l'avessi pubblicata in fretta
Apparte tutto, sono contenta che la storia vi stia piacendo. Fatemelo sapere! Baci❤
@mariuma24 "Lo scoppio dei due Mondi"

Sono forte come un lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora