Capitolo 6 - "mi ricordava te"

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Levi's P.O.V.

T/N gelosa di Ackerman? Era l'ultima cosa che mi sarei aspettato.

Mikasa non potrebbe mai competere con lei ai miei occhi, nonostante non le manchi niente per essere una ragazza affascinante per tutti.

È sicuramente un ottimo soldato, oltre che una leader nata, non le manca una figura piacente e un'intelligenza fuori dal comune, ma nessuno potrebbe smuovere l'immagine di perfezione che rappresenta per me T/N.

Non mi stupisce che tutti i cadetti abbiano avuto un momento di debolezza per lei: è forte, energica, sfrontata, temeraria, un vero genio nella creazione di strategie militare, uno dei due soldati più forti dell'umanità, ha un'intelligenza innata e una cultura da far tremare i più famosi letterati del Wall Sina.

Non mi stupisce neanche che lei non si sia accontentata di un cadetto: deve ancora nascere l'uomo capace di eguagliarla.

Spesso mi è stato detto che l'unico capace di fare ciò sono io, ma sarebbe una partita persa in partenza.

Anche se io provassi mai qualcosa per lei, lei non ricambierebbe mai.

Io sono da sempre e sempre sarò il suo confidente, il suo migliore amico.

Niente di più.

《Quanto ti fa male? Devo chiamare Hanji?》mi chiede la C/C preoccupata, china di fronte a me intenta a fissare il livido violaceo.

《Non chiamare nessuno, un paio di giorni basteranno per far guarire l'ematoma》la rassicuro, continuando a tamponare con il ghiaccio nonostante faccia più male di ciò che pensassi《tu vai pure a fare colazione, io ti raggiungo dopo》

《Ma se riesci a mala pena a respirare!》ribatte lei《rimani qua, ti porto io qualcosa》e dopo aver detto ciò esce dalla mia camera.

Forse ha ragione, meglio non rischiare di bucarsi un polmone.

Mi alzo e, lentamente, mi sposto sulla sedia della mia scrivania.

Dopo poco vedo la C/C tornare e chiudere la porta alle sue spalle.

Sarà già la terza volta che fa su e giù per il quartier generale per me, mi fa sentire in colpa.

《Ti ho fatto un tè nero e ti ho portato qualche fetta di pane col burro》posa tutto davanti a me e si siede sulla sedia di fronte.

《E tu che mangi?》

《Una mela》mi mostra il frutto prelibato, per poi tirare un bel morso.

《Sai che non devi rimanere qui tutto il tempo, vero?》mi rassicuro.

《Ho già chiesto ad Hanji di allenare i cadetti per me》mi rivela《gli amici si vedono nel momento del bisogno》

《Non sto morendo》

《Ma potresti》gesticola con la mela in mano《e nel caso io sarò qui a salvarti》

《Non mi perforerò un polmone, non c'è bisogno di fare la tata》le ricordo.

《Io vivo per te, amore》scherza lei, incrociando le gambe sulla sedia.

Anche io vivo per te.

Sospiro, non condividendo questo mio ultimo pensiero, cominciando piuttosto a mangiare ciò che mi è stato gentilmente portato.

Addento la prima fetta di pane con burro, poi bevo un sorso di tè nero.

T/N mangia un altro pezzo di mela guardando fuori dalla finestra.

In nome di noi due • LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora