CAPITOLO 7
NON VOGLIO ESSERE LA PIÙ DEBOLE
Attenzione!!!!! Trattasi di fanfiction!!!!!
Dal piccolo finestrino del jet supersonico, richiamato tramite un micro gps , Liam osservava l'enorme distesa d'acqua sfrecciare sotto di se. Non era la prima volta che volava, ricordava, infatti, di un piccolo viaggio fatto col padre Bob per andare a trovare alcuni parenti in quello che una volta era il Canada. Rimase meravigliato dal meraviglioso colore blu dell'Oceano Atlantico , sfumature alle quali non era abituato, essendo le coste newyorkesi molto inquinate dalle numerosissime fabbriche. Ogni tanto si voltava verso la propria scintillante Cloth, posta a pochi passi da lui, per contemplarla ed immaginare chissà quali avventure. Osservava quel meraviglioso cavallo alato eretto sulle zampe posteriori con le ali spalancate pronto a volare ,pronto a supportarlo nelle numerose battaglie che lo attendevano.
« Ehi amico, se continui a guardarla in quel modo finirai per consumarla » fece Dimitri tenendosi con un braccio alla piccola poltrona marrone su cui era seduto il compagno « A proposito, non ho avuto ancora modo di ringraziarti per il tuo intervento sull'isola di Stromboli ».
« Non preoccuparti Dim » rispose affibbiando al biondo russo un nomignolo, come era solito fare «voi siete i miei compagni, non potevo fare altrimenti che venire in vostro soccorso».
Il cavaliere del cigno si lasciò sfuggire un languido sorriso di stima poi incuriosito da un suo pensiero disse:
« Forti le tue stelle cadenti! È stato il maestro Murasama a suggerirti la tecnica?».
« Santo cielo!!» esclamò Liam quasi come colpito da un fulmine.
« Che ti prende ora?».
« Nulla di cui peoccuparti Dim, solo che il maestro mi ucciderà una volta giunti all'hangar!».
« E per quale motivo?».
« Lui non sa che sono venuto in vostro supporto, anzi, mi aveva più volte intimato di non essere avventato. Sicuramente sarà su tutte le furie e come lui pure mio padre e Beky».
« E si, amico mio, credo proprio che ti servirà l'armatura, specie contro la furia di Rebecca. Ehi Kenzo, si può sapere a cosa stai pensando? È da quando abbiamo lasciato l'isola che non apri bocca» domandò Dimitri voltandosi verso la postazione dell'altro compagno.
« Giusto Ken, non vorrai mica fare l'eremita come quell' Angel? » aggiunse il giovane newyorkese.
« Perdonatemi, non volevo isolarmi; è solo che non riesco a togliermi dalla testa le parole del sommo Shui».
« Ti riferisci a quando ci ha detto che ci sono ancora molte cose che non sappiamo?» domandò il russo.
« Esattamente. Ancora non capisco come un ragazzo come lui possa essere il maestro di Angel, ma ancor di più sono curioso di sapere come faceva a sapere della gioventù del mio sen sei. Dovrebbe avere circa 80 anni in più, invece sembra avere la nostra età » spiegò l'orientale.
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SAINT SEIYA: Next Generation
FanfictionCi fu un tempo in cui i miti e le leggende sugli dei dell'antica Grecia erano alla base della letteratura. Oggi vorrei per un attimo stuzzicare la vostra immaginazione proponendovi un mito da me inventato e proposto in chiave futuristica usando i mi...