Capitolo 39

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Mike
Restai qualche minuto a osservarle le labbra, ma non sapevo se baciarla o meno. Non riuscivo a trattenermi e quindi la presi dai fianchi e la baciai appassionatamente. Mi mancavano le sue labbra.

Undici: Ne avevo bisogno, Mike.

Si gettò tra le mie braccia e io le accarezzavo i capelli. La sua testa era appoggiata al mio collo e tutto era perfetto.

Io: Scusami se ti ho fatto soffrire per così poco.
Undici: Mike, è colpa mia se non puoi giocare più a calcio.
Io: Non tua, ma della gelosia.
Undici: Mi dispiace...
Io: Ei, fammi un bel sorriso ora.

Mi sorrise. Le sue guance erano rosse per l'emozione.

Io: Ti squilla il cellulare.
Undici: Pronto? Oh, Louis.
Louis: Ei, avete chiarito?
Undici: Direi di sì. (Sorride)
Louis: Sono contento per te. (Sorride)
Undici: Grazie di tutto, Louis.
Louis: Mi devi ancora un frullato. (Ride)
Undici: Non lo dimentico. (Ride)

Ancora quel tipo. Che rabbia.

Undici: Allora a presto, Louis.
Louis: A presto!
Io: Chi era?
Undici: Il mio nuovo amico.
Io: Ah sì, il tipo nuovo.
Undici: Già, dovresti conoscerlo.
Io: Non ci tengo. Ho già i miei amici.
Undici: Ti troverai bene con lui!
Io: Ho detto di no e basta. Non mi piace.
Undici: Non l'hai nemmeno visto...
Io: Si stava approfittando di te, perché ti vedeva triste.
Undici: Ma che dici?! Mi è stato accanto mentre tu te ne stavi a lamentare.
Io: A lamentare? Davvero? Io ero qui a piangere perché non potevo vederti e tu invece corteggiavi lui!
Undici: Ma sei pazzo?! Io non ho mai corteggiato Louis. È soltanto un amico! Chi ti ha messo in testa queste stupidaggini?!
Io: Non ti importa. Perché non sei venuta mai a trovarmi? Aspettavo che tu entrassi da quella porta.
Undici: Sei stato tu a dirmi di non farmi più vedere, ma poi grazie a Louis ho capito che...
Io: Sempre lui di mezzo!
Undici: E poi sono io quella gelosa... Forse hai ragione, Mike... Tra me e te non può funzionare più.
Io: Non intendevo questo.
Undici: Finiamo sempre per litigare. Meglio tagliarla qua. Sono stanca di soffrire e di far soffrire te. Ognuno per la sua strada.

Dopo aver detto quelle parole uscì dalla mia stanza e io rimasi solo. Sono sempre io a rovinare tutto. Sempre. Che cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò?

Undici
Me ne andai da casa sua e corsi verso casa mia. Non credevo che l'amore fosse così complicato... Eppure mi sbagliavo. Forse Mike e io non siamo fatti per stare insieme o siamo troppo orgogliosi per dirci un "ti amo." So solo che... che avrei preferito essere ancora una ragazzina.

Louis: Jane! Dove corri?
Io: Ci siamo lasciati... definitivamente.
Louis: Ma non avevate chiarito?
Io: Sembrava di sì, ma non so cosa gli sia saltato in mente. Io lo amo, Louis, ma non posso continuare a piangere ogni sera.
Louis: Lo so... Hai fatto la scelta giusta, Jane.
Io: Non ne sono sicura... Non riesco a sopportare il fatto di stare lontana da lui.
Louis: Dai tempo al tempo.
Io: Non lo so... sono più confusa di prima.
Louis: È normale esserlo. L'amore è un sentimento che non si può controllare e a volte può creare problemi e ferite. Anzi, se non ci sono ferite, non è amore. Sei una ragazza molto coraggiosa, Jane. Ti conosco da poco, ma so che dentro di te sei un leone.
Io: Lo pensi davvero?
Louis: Lo credo davvero.

Lo abbracciai.

Io: Ti ringrazio.
Louis: Dimenticavo. Ecco a te, un frullato alla fragola.
Io: Ma dove lo hai preso e quando?
Louis: Appena ti ho vista correre piangendo.

Gli sorrisi e insieme bevemmo il frullato.

Io: Grazie per avermi fatto sorridere.
Louis: È una mia potenzialità.
Io: Beh, hai un bel potere allora.
Louis: Ti ringrazio. Tu che potere hai oltre alla bellezza?
Io: La teleci... la telecamera... Sì, ecco... Amo molto fare le foto e mi vengono davvero bene!
Louis: Buono a sapersi. (Ride)
Io: Comunque, credo che adesso io debba andare a casa. È stato bello parlare con te.
Louis: A domani, piccola guida fotografa. (Ride)
Io: A domani, Louis. (Sorride)

Mike
Se quel ragazzo proverà a toccarla, io sarò il nuovo nemico.

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