ASHLYN
Il grande orologio del dormitorio iniziò a suonare, segno che il sole era già ormai sorto e che una nuova giornata stava per iniziare. Mugugnai, vogliosa di poter continuare il mio sonno, ma un peso sul mio letto mi fece aprire appena gli occhi. Scorsi una testolina arancione e due grandi occhi verdi che mi sorridevano. "Emma, lasciami dormire ancora per un po' ti prego" sussurrai, chiudendo nuovamente gli occhi e prendendo un lembo di lenzuolo, per poi stringerlo fra le mani, quasi a volere qualcuno al mio fianco. Sorrisi, perdendomi ad immaginare il suo profumo sul mio cuscino, che abbracciavo ogni notte, sperando che prima o poi sarebbe venuto davvero lui da me e mi avrebbe abbracciata durante il sonno. "Avanti Ashlyn dobbiamo sbrigarci, Ray e Norman stanno già svegliando gli altri bambini, si sentono le loro voci dalla camera accanto!". Ci feci attenzione, ed effettivamente aveva ragione: potevo sentire le lamentele di Jemima e di Shelly che chiedevano aiuto ai ragazzi più grandi per allacciarsi le scarpe. Sul mio volto si fece spazio un flebile sorriso. Chiusi le mani in due piccoli pugnetti, strofinandomi gli occhi, per poi mettermi seduta sul letto, dando il buongiorno alla ragazza accanto a me ed iniziando a svegliare tutti i nostri fratellini. Mi avvicinai ai letti di due bimbe, chiamando contemporaneamente i loro nomi. "Yvette, Conny, svegliatevi dormiglione" sussurravo, accarezzando lentamente i loro piccoli visi con una mano, per poi ripetere lo stesso gesto con Naila e Phil. Mi preparai anche io, indossando il solito completino composto da una camicia bianca e una gonna del medesimo colore. Sospirai. Non che non mi piacesse, ma per una volta avrei voluto indossare un bel vestito azzurro, come uno di quelli nei libri illustrati che da piccola leggevo. Vorrei sentirmi una principessa, per una volta, la principessa di qualcuno che probabilmente non sarà mai il mio principe, qualcuno che, a parer mio, è come una piccola stella, bellissima ma impossibile da raggiungere, anche se pare così vicina, qualcuno a cui ho affidato il mio giovane cuore anni fa. Mi risvegliai dai miei pensieri quando sentì la porta della stanza aprisi, segno che era arrivato qualcuno. Mi girai per vedere chi fosse, e lo vidi. Lì, appoggiato allo stipite della porta che sorrideva, eccolo lì il mio principe. "Buongiorno, Norman".
hey hey, ho iniziato una nuova storia perché ne avevo voglia e l'idea mi ronzava in testa da parecchio. sarà una xreader, solo che ho deciso di usare un nome "simbolico", ashlyn appunto, perché non mi piace mettere "t/n", ma durante la letture siete liberi di usare il nome che più preferite e nulla, grazie se la leggerete <3
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𝖑𝖔𝖘𝖎𝖓𝖌 𝖌𝖆𝖒𝖊| 𝖓𝖔𝖗𝖒𝖆𝖓 (𝖙𝖕𝖓)
FanfictionUn numero. Sul mio collo era tatuato un numero, 20194, eppure io avevo un nome, una storia e delle emozioni, allora perché mi sentivo un oggetto con quel numero sul collo? Quei pensieri non avevano senso, dopotutto lo abbiamo tutti, è normale, non d...