Dream [One shot - Yoonmin]

Dream

In una piccola cittadina americana chiamata Ithaca, viveva Min Yoongi, un ragazzo di 19 anni, con i capelli rossi che abitava in una casa di piccole dimensioni insieme ai suoi migliori amici, Kim Seokjin e Kim Namjoon.
I tre si erano conosciuti moltissimi anni prima, nella scuola media della città ed erano diventati migliori amici in davvero pochissimo tempo. Adesso, i tre frequentavano la stessa università anche se ad anni diversi e facoltà altrettanto diverse.

I due Kim, oltre ad avere scoperto dell'interesse l'uno per l'altro, col tempo avevano scoperto anche quale fosse il più grande sogno del più piccolo: poter vedere almeno una volta nella sua vita Park Jimin, uno degli idol più famosi di quel periodo. Yoongi infatti, a 16 anni, vide per la prima volta quel ragazzo in un video di YouTube, in cui cantava quella che ben presto divenne la canzone più importante della sua vita: "Serendipity" il titolo di essa. Il rosso, proprio in quell'istante si innamorò di tutto quello che poteva essere Park Jimin, si innamorò della sua voce, del suo viso, dei suoi occhi, del suo sorriso, delle sue labbra rosee e carnose, delle sue guance, della sua grazia, del suo fisico, letteralmente di tutto. Ne era rimasto incantato, e nelle ore successive alla prima visione, non aveva fatto altro che guardarlo e riguardarlo infinite volte, e ogni secondo che passava sentiva il suo cuore battere veloce e le farfalle agitarsi nel suo stomaco.

"Yoon, ancora a guardare quel Jimin?" gli domandò Namjoon quando, entrando nella stanza del ragazzino lo vide con lo sguardo fisso sullo schermo del telefono ma al tempo stesso quasi perso nel vuoto, troppo incentrato ad osservare ogni piccolo dettaglio del ragazzo dall'infinita eleganza e dai capelli biondi, quasi a Yoongi venne voglia di affondare le mani in quei capelli.
Il viola infatti non ricevette alcuna risposta, così agitò una mano di fronte al viso del rosso dicendo "Terra chiama Yoongi" e il ragazzo finalmente tornò alla realtà.

"Dannazione, mi sono bloccato di nuovo a guardarlo eh? Mi ha proprio fottuto il cervello.." ammise, mentre le sue guance si facevano rosse come una fragola.
"Eh già amico, ma mai come potrebbe fare Jin con me" fece una battuta il viola e quando Yoongi la capì disse "Dio, menomale che sto a guardare Jimin allora, almeno mi perdo nel mio mondo e non sento voi due conigli" facendo infine una faccia disgustata.

Namjoon scoppiò a ridere, poi disse "Su, vieni a mangiare che Jin ha preparato una cena con i fiocchi", il ragazzo si alzò subito dal letto sentendo lo stomaco brontolare e così entrambi si diressero in cucina per mangiare.

Era dicembre e faceva piuttosto freddo, quindi l'unico a mettere mani in cucina aveva preparato dell'ottima zuppa.
Jin, un ragazzo di ben 25 anni e il più grande tra i tre, aveva i capelli lunghi e neri ed era oltretutto l'unico a lavorare, anche se era già al master di legge.
Insomma, si faceva in quattro per poter mantenere tutti e tre, infatti per Yoongi faceva più da padre che da amico.

Il rosso aveva in camera sua alcuni poster e alcuni album di Jimin solo grazie a Jin, e questo lo rendeva immensamente felice.
"Allora, com'è?" chiese il maggiore, e i due risposero in coro "Squisita", pensando davvero che fosse tanto buona, poi Namjoon aggiunse "Ci voleva proprio con questo freddo", "Sono contento che vi piaccia ragazzi, è forse la prima volta che provo a fare la seolleongtang" [zuppa di osso di bue]
"E ti è venuta benissimo amore" rispose il viola, lusingando il corvino.

"Ma comunque, passiamo al dunque" disse Jin, "Non so se lo hai saputo Yoonie, ma il 9 marzo Jimin si esibirà qui a Ithaca".
Un attimo di silenzio riempì la cucina, poi la realizzazione della notizia arrivò come un macigno nel cuore del minore, "Co.. Cosa?" da una parte era appena esploso dalla felicità mentalmente, dall'altra parte era consapevole di non poter partecipare in alcun modo al concerto, o almeno, poteva quasi sicuramente sentire la musica fuori dallo stadio, ma non lo avrebbe comunque potuto vedere in viso.