Capitolo 41- Seconda Parte

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Lo guardo negli occhi e ci trovo solo dolore, forse in fondo siamo marci entrambi, le mie labbra cercano le sue e quando le trovano, dopo tre settimane, ricomincio a respirare, anche solo di poco. Siamo entrambi disperati e lo si può benissimo dedurre dalla maniera in cui ci stiamo prendendo, egli non esita nemmeno un secondo che mi ritrovi immediatamente solo in intimo sotto di lui.

Il mio corpo reagisce al suo in maniera del tutto positiva, é totalmente incatenato ad egli, le mie mani agiscono da sole e in poco tempo anche lui é solo in boxer, lo voglio, lo voglio adesso. Egli ansima violentemente nella mia bocca, le nostre lingue si rincorrono ardemente, come a volersi sovrastare a vicenda, due potenze che non riescono a spegnersi ma al contrario si esaltano sempre di più.

Mi sgancia il reggiseno passando a baciare il mio collo, raggiunge un punto preciso dove inizia a baciare e a leccare di più, ne siamo entrambi bisognosi. Dopo avermi sicuramente lasciato un segno passa ai miei seni giocando con essi, lo riporto impaziente sulla mia bocca mentre lui mi blocca le mani sopra di noi torturandomi a suo piacimento, arriva sempre più giù, fino ad arrivare al mio interno coscia dove inizia a lasciare baci più umidi.

"Trevor"- balbetto respingendo un gemito, egli si affretta a venire su e a lasciarmi un dolce bacio a fior di labbra- "Dimmi principessa"- ansima lasciandomi le mani e accarezzando lentamente il mio corpo quasi nudo- "Lo voglio adesso, adesso come non mai. Fallo ti supplico"- pronuncio queste parole senza malizia, ma solo con amore, perché é esattamente questo quello che provo per lui, amore.

Trevor mi sorride e annuisce tornando a baciarmi dolcemente ed arrivare fino al mio punto debole con le dita- "Speravo me lo dicessi"- sussurra prima di abbasarmi l'intimo e iniziando a stuzzicarmi, stringo gli occhi e catturo qualche ciocca dei suoi capelli tra le mie mani. Si alza di poco giusto per togliersi l'ultimo indumento che ci separa a diventare una cosa sola, solo ora mi accorgo di essere nella sua stanza, allunga un braccio nel comodino per prendere un preservativo- "Vuoi metterlo tu?"- chiede dolcemente, scuoto la testa continuando ad ammirare il suo membro, sorride e fa da solo e in poco tempo torna sulla mia figura, mi accarezza il viso dolcemente guardandomi intensamente-

"Ti amo Layla"- afferma- "Ti amo anch'io Trevor"- sorrido flebilmente e proprio in quel momento affonda dentro di me, mi sento improvvisamente completa e viva, lo infila tutto dentro appoggiandosi poi al mio corpo, giusto per abituarmi alla sua lunghezza- "Se fa male fermami ok?"- dice in maniera fin troppo dolce sorridendo, annuisco posandogli un leggero bacio.

Dopodiché inizia ad uscire ed entrare ma molto lentamente inizialmente, stringo gli occhi torturando con una mano il lenzuolo poco distante da noi, notandolo intreccia le nostre dita e cerca di andare piu piano, si avventa sulle mie labbra con dolcezza ma anche con passione, inizia ad andare più veloce e piano piano il dolore iniziale scompare, lasciando spazio a un profondo senso di piacere. Egli geme dentro la mia bocca riservando le parole per dopo, ed é meglio cosi, siamo immersi l'uno nell'altro, accompagnati dal rumore dei nostri corpi che si scontrano e dai nostri affanni e gemiti.

Mi bacia ancora di piu palpando ogni centimetro del mio corpo, mi avvicina di più al suo corpo rallentando il ritmo a cui viaggiavamo, proprio per goderci il più a lungo questo momento, come se dopo non ci sarebbe più stato nulla, come se una volta usciti da questo letto le nostre anime si separassero, e invece no.

Mi stava promettendo di non scappare più, mi stava promettendo l'inizio vero di una storia, che seppur complicata sarà per sempre la piu bella, sarà per sempre viva, anche se in futuro ci predermo, questo letto sarà il testimone della nostre unione, della nostra riconciliazione, del nostro 'noi'.

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