"Nina possiamo parlare?" chiede Alessandro.
Io annuisco nervosamente.
"Piccola, che ne dici se vai a prenderti un bel gelato li dentro e io ti aspetto qui fuori?" lei chiedo dandole i soldi.
"Si!" dice lei e corre dentro.
"E' mia?" chiede lui.
"Cosa?" dico.
"Come cosa? La bambina, è mia?" dice lui nervoso.
Ho immaginato un sacco di volte questa conversazione, ma ora come ora mi sta solo venendo voglia di piangere e urlare come non mai.
"Ti prego, dimmi che non mi hai tenuto nascosta mia figlia per 5 anni" dice lui avvicinandosi, il che mi fa fare due passi indietro.
Ha ancora un potere indescrivibile su di me.
"Si, è tua figlia" dico io.
"Sei sicura?" dice lui,
"Che vuol dire 'sei sicura?' Non sono mai stata con nessun altro oltre a te Alessandro, è tua per forza" dico io.
"Non ci credo" dice mettendo le mani sulla faccia.
"Nessuno ti costringe a fare niente Alessandro, nessuno ti chiede niente, se non ne vuoi sapere entra in quella macchina e sparisci" dico irritata dalla sua reazione.
Capisco che non è il caso di fare salti di gioia, ma non è nemmeno il caso di reagire come se fosse un peso, insomma, non gli ho mai chiesto niente per lei, figuriamoci se lo farò ora.
"Cosa? Come ti viene in mente di dire una cosa simile? Ti vorrei ricordare che sei tu che mi hai nascosto mia figlia" dice lui.
"Mamma eccomi" dice Emily tornando con il suo bel cono con nocciola e crema.
"Se non ti dispiace noi dobbiamo andare a casa" dico io.
"In realtà mi dispiace, non abbiamo finito di parlare" dice lui.
"In realtà non abbiamo nemmeno iniziato, buona vita Alessandro" dico io girandomi per andarmene.
"Tu non vai da nessuna parte" dice prendendomi il braccio.
"Hey, non toccare la mia mamma" dice Emily.
"Venite, vi do un passaggio a casa" dice lui.
"Veramente, noi dobbiamo andare al parchetto" dice Emily.
"Perfetto, vi accompagno io" dice lui.
"Non c'è bisogno, ci arriviamo tranquillamente a piedi" dico io.
"Vengo con voi allora" dice lui chiudendo la macchina.
"Per me va bene, basta che facciamo veloce, sono in ritardo" dice Emily e Alessandro sorride.
Cominciamo ad andare e quando arriviamo mi vado a sedere sulla solita panchina con Alessandro, mentre Emily corre dalle sue amiche.
"Perchè sei qui Alessandro?" chiedo.
"Perchè sono qui?" chiede lui guardandomi male.
"Si, perchè sei voluto venire con noi?" dico io ferma.
"Forse perchè ho appena scoperto di avere una figlia? E tu sei quella arrabbiata? Cazzo Nina, su questo punto di vista sei rimasta uguale" dice lui.
"Senti, io non ti ho chiesto, e non ti chiederò niente per lei, ce la faccio anche da sola" dico io.
"Perchè non me l'hai detto? Perchè non mi hai detto di essere incinta?" chiede.
"Perchè ci eravamo appena lasciati e io volevo cambiare aria, poi a te piaceva un'altra, non volevo rovinare la tua favola, e a proposito, complimenti, non ci hai messo molto a rimpiazzarmi" dico io.
"Tu sei completamente fuori di testa" dice scuotendo la testa "Quando avevi intenzione di dirmelo?"
"Probabilmente mai" dico sincera.
"Perfetto" dice lui.
Sta zitto per un pò finchè ad un certo punto la sua testa scatta girandosi verso di me.
"Zine veniva, e viene spesso a trovarti, lui e Federica lo sapevano immagino" dice lui.
Io annuisco.
"Cazzo che bei amici" dice lui fissando il vuoto.
"Non è colpa loro" dico io "Sono stata io a chiedere a loro di non dire niente, li ho dovuti pregare un sacco di volte per non fargli dire nulla"
Lui non dice niente.
"Tralasciando tutto questo per un attimo, mi sei mancata da morire" dice lui guardandomi.
"Anche tu mi sei mancato molto" dico io.
"Ma questo non cambia i fatti" dice "Io da ora voglio essere reso partecipe della vita di mia figlia"
"Se è questo quelo che vuoi, va bene" dico io.
Lui la guarda, quasi incantato.
"Mi assomiglia molto" sorride.
"Si è un vero inferno" dico io "Non caratterialmente, ma fisicamente, siete identici, e questo mi ha sempre fatto pensare a te quasi ogni giorno" la guardo "E forse si, anche caratterialmente è un inferno, è tua figlia"
Lui sorride leggermente.
"Mia figlia" dice guardandola "E comunque io non sono un inferno"
"Oh no" dico ironica "Non so come sei ora, ma un paio di anni fa lo eri" sorrido.
"Le persone cambiano" dice.
"No, non sempre" dico.
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Amati Sempre 2 - Alessandro Casillo
RomanceSEQUEL DEL LIBRO "Amati Sempre - Alessandro Casillo" Nina è andata a vivere a Milano ed ha avuto una figlia, Emily, che è anche figlia di Alessandro. [ COMPLETATA ]