Lui

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Cheryl's pov
Entriamo nell'enorme casa e subito l'odore di legno ci avvolge. Veronica sospira rilassata.
Veronica: -una settimana senza maschi-
Cheryl: -una settimana e ricomincia la scuola-
Betty: -andiamo Cheryl, guarda il lato positivo. Ci rilasseremo e ricominceremo la scuola nel pieno delle forze-
Veronica: -e poi, cosa sarà mai, siamo all'ultimo anno- ci saranno gli esami, ma questo non è un grande problema. Dovrò sopportare tutti i primini fastidiosi, gli insegnanti che si aspettano che risponda a tutte le loro domande, come spetta alla migliore della classe, per non parlare delle Vixens; quest'anno c'è il campionato più importante e non possiamo perdere. E non perderemo, io non perdo mai. Veronica inizia a farci il tour della casa, cosa che reputo totalmente inutile, visto che tutte le case sono uguali e in confronto a ThornHill, questa è più che normale.
Cheryl: -Hev non viene?-
Veronica: -è in ritardo- nello stesso istante in cui finisce la frase, bussano alla porta.
Veronica: -a quanto pare non lo è più- con passo cadenzato si dirige alla porta, mentre noi ci sistemiamo in soggiorno, con Toni seduta sulle mie gambe.
Heather: -scusate il ritardo- dice arricciandosi una ciocca di capelli intorno al dito come fa sempre. Betty va ad abbracciarla ed io muovo leggermente le gambe per far capire a Toni di scendere, cosa che fa a malavoglia. L'attenzione di Heather si posa su di me.
Heather: -anche tu qui?-
Cheryl: -avevi dubbi?-
Heather: -più o meno sai, tu e la montagna...-
Cheryl: -farò finta di non aver sentito- la abbraccio e dopo Toni fa lo stesso.
Veronica: -bene, che piani avete per oggi?-
Toni: -dormire- la guardiamo stranite. Siamo appena arrivate e lei vuole dormire? Fa sul serio?
Toni: -che c'è?-
Cheryl: -scordatelo, non puoi dormire, siamo appena arrivate-
Toni: -cosa dovrei fare allora?-
Veronica: -propongo una sessione di shopping e poi possiamo ordinare delle pizze oppure andare a mangiare da qualche parte- l'unica cosa che accumuna me e Veronica è l'amore per lo shopping, perciò approvo senza pensarci due volte.
Veronica: -due ore basteranno per prepararvi? Intanto chiamo una mia amica per prenotare un tavolo- vado al piano di sopra, nella camera assegnata a me e Toni. L'autista di Veronica ha già portato su tutte le valigie e poi si è dileguato, a quanto pare la migliore amica di mia cugina, non vuole estranei durante questa vacanza. Inizio a scegliere qualcosa da mettere. Andremo in piazza, perciò non posso assolutamente vestirmi a caso. Creo con estrema cura un completo, formato da un body rosso, una giacca di jeans ed una gonna a ruota nera. Spero solo di non morire di freddo, non voglio mettermi dei banali jeans ed una maglietta coperta da un giaccone.
Toni: -ti sei già preparata?-
Cheryl: -sì, ora mi faccio una doccia, mi vesto e sono pronta-
Toni: -e pensare che potevo dormire-
Cheryl: -dai, ci divertiremo- la vedo sorridere, a quanto pare sono riuscita a trasmetterle il mio entusiasmo. Alle due, usciamo tutte e cinque di casa, sedendoci nella macchina di Veronica e partendo verso il paesino che sta a qualche chilometro di distanza dal nostro alloggio.
Veronica: -allora, prima tappa: shopping-
Toni: -io aspetterò fuori, i negozi di abbigliamento mi mettono la nausea- alzo gli occhi al cielo.
Heather: -sì, anche io- da quando hanno questa complicità quelle due? La macchina si ferma ed io vedo un'enorme negozio, dove ci sono tutte le marche di abbigliamento che porto di solito.
Betty: -penso che anche io aspetterò fuori-
Veronica: -assolutamente no, devi cambiare look-
Cheryl: -già, ti vesti come una donna delle pulizie-
Betty: -onesta come sempre Cheryl- faccio spallucce e mi avvio verso il negozio, senza neanche salutare Toni, però prima che possa cambiare idea, Veronica mi trascina dentro. Bene, è ora di spendere soldi.

Toni's pov
Gentile Cheryl, neanche mi ha salutato.
Heather: -non farci caso. Tra un appuntamento e lo shopping, sceglierà sempre lo shopping-
Toni: -ho notato- si siede su una panchina ed io la imito, sedendomi di fianco a lei.
Heather: -guardala- punto lo sguardo nella direzione in cui sta guardando e vedo la mia ragazza che parla con una commessa, alzando gli occhi al cielo.
Toni: -a quanto pare non c'è la sua taglia-
Heather: -già- ride ridendo.
Toni: -povera ragazza- continuiamo a guardare Cheryl che prende vestiti e va nel camerino.
Finalmente escono, con cinque buste ciascuna.
Heather: -come sempre hai comprato tutto il negozio Cher?-
Cheryl: -ovvio. Reggi questa- le dà due buste e Hev per poco non cade.
Heather: -ma che c'è lì dentro?-
Cheryl: -vestiti? Che pensavi?-
Heather: -mio Dio-
Cheryl: -allora? Prossima tappa?- dice con un sorriso.
Veronica: -ristorante, non so voi ma io muoio di fame-
Toni: -già, anche io-
Heather: -andiamo allora- ripartiamo arrivando ad una sorta di trattoria. Dal locale esce una ragazza della mia stessa altezza. Per una volta non la più bassa del gruppo. Abbraccia Veronica e poi ci fa cenno di entrare.
: -Ronnie, da quanto tempo- mi giro e vedo un ragazzo alto, con un ciuffo lungo, pieno di tatuaggi.
Veronica: -Sebastian, mio Dio. Lavori ancora qui-
Sebastian: -sì, papà è morto, perciò ora gestisco io la taverna-
Veronica: -mi dispiace- il ragazzo rivolge la sua attenzione su di me.
Sebastian: -ragazze, prego. Avete il tavolo migliore- anche se la sua frase era rivolta a tutte noi, il suo sguardo non si è staccato un attimo da me. Mi mette in soggezione quel ragazzo. Quando mi guarda mi sento debole davanti a lui. Prendiamo posto ed ordiniamo, devo dire che il menù è abbastanza comune, vari tipi di carne, contorni di verdure, pasta con vari condimenti.
Sebastian: -prego, buon appetito- mentre posa il mio patto, il suo braccio sfiora la mia spalla.
Un brivido percorre tutta la mia spalla. No non può essere.
Cheryl: -TT, stai bene?-
Toni: -sì sì, tutto bene- lei si gira per guardare il ragazzo che torna alle sue mansioni e la vedo passare la lingua sulle labbra, cosa che fa ogni volta che è arrabbiata oppure quando qualcosa la infastidisce. Inizio a mangiare, però non sento quasi il sapore del cibo. Sento ancora il suo tocco sulla mia spalla. Inizio ad avere improvvisamente freddo. Quando anche la nausea compare, decido che non posso continuare in questo modo.
Toni: -scusate, vado un attimo in bagno-
Cheryl: -ti accompagno?-
Toni: -no, ce la faccio- mi dirigo verso i servizi, lavandomi le mani con l'acqua calda, nella speranza di far cessare la pelle d'oca che ricopre tutto il mio corpo.
Sebastian: -sapevo che ti ricordassi di me- so a chi appartiene quella voce, perciò neanche mi giro a guardarlo.
Toni: -non sei cambiato molto Seb-
Sebastian: -tu dici? Sappiamo entrambi che mi hai riconosciuto solo quando ti ho toccato la spalla- rimango in silenzio, per fargli capire che ha ragione.
Sebastian: -tu invece sei cambiata molto sai? Questi capelli rosa, la faccia- si avvicina a me.
Sebastian: -anche il corpo sai?- mi mette una mano sulla spalla ed io sobbalzo per quanto è fredda.
Toni: -Seb ti prego, non ricominciare-
Sebastian: -alla fine, quel giorno non mi hai dato quello che volevo. Penso di riprendermelo oggi. Con quelle mani sei ancora brava come ai vecchi tempi?- la sua mano intanto è scesa verso il mio fianco. Perché non sto reagendo? Perché non gli tiro un calcio o chiamo qualcuno? Se la mia mente mi dice, anzi mi urla, di agire, il mio corpo si sta opponendo. È come se fossi rinchiusa in un blocco di ghiaccio, impotente di fare qualsiasi cosa. Il suo arto continua a scendere, arrivando al mio fondoschiena che inizia a palpare leggermente. Mi scappa anche un gemito.
Sebastian: -fai sul serio? Quel punto è ancora la tua parte sensibile? A quanto pare mi sbagliavo, non sei cambiata un granché- mi giro verso di lui, nella tentazione di fare qualcosa, però il mio sguardo cade in basso, verso i suoi pantaloni. Sono dei pantaloni della tuta, perciò riesco ad intravedere perfettamente la sua erezione.
Toni: -anche tu non cambi molto devo dire- si avvicina ancora. Mi prende le mani, mettendole nel punto esatto dove sto guardando. Cerco di tirarle indietro, però lui è molto più forte di me. Mi prende il palmo della mano, facendolo stringere intorno al suo membro.
Sebastian: -sì, così- rimango lì impalata, con la mano nei suoi pantaloni e lo sguardo altrove. Non so quanto tempo passiamo in questa posizione.
Cheryl: -ma che- quella voce mi riscuote. La sua voce.
Toni: -Cheryl- dico balbettando. Tolgo immediatamente la mano da quella di Sebastian, guardando Cheryl, il cui sguardo va da me a lui e viceversa. Dopodiché si gira ed esce dal bagno.
Toni: -Cheryl-

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora