8. Contano le emozioni e le sensazioni, loro fanno la differenza.

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Agosto 2009

Sono circa due settimane che preparo le valigie e scrivo liste su liste, delle cose da non dimenticare per nessuna ragione al mondo per la prima vacanza con Andrea. Che poi lo so che avrò sicuramente dimenticato qualcosa, come sempre succede, me ne ricordo quando ormai è troppo tardi.


Andremo a Roma per quattro giorni e poi da lì ci sposteremo a Palermo. Di solito non mi agitano per niente i viaggi, ma con lui vivo tutto come se fosse la prima volta. E non lo dico a caso, ma perché è proprio così. Nella mia giovane età, di appena ventenne, non posso dire che mi siano mancati i viaggi, anzi ne ho fatti parecchi da sola e con la mia famiglia.


Ma lui ha la magia della prima volta in tutto ciò che facciamo.


Perché non dev'essere per forza la prima volta che facciamo qualcosa insieme per identificarla come tale. Contano le emozioni che trasmette e allora sarà la prima volta come lo è stato il nostro primo bacio. Non era il primo bacio della mia vita e nemmeno suo, ma è stato il primo per noi, è stato il primo bacio del mio grande amore. Così anche questa sarà la nostra prima vacanza insieme. Ha organizzato praticamente tutto lui, mi ha chiesto di lasciarli carta libera con la promessa che non me ne pentirò affatto. E così ho acconsentito alla sua richiesta. Il vento trascina i miei capelli fuori dal finestrino dell'auto mentre dalla radio suonano le note di "Say it Right" di Nelly Furtado e Timbaland. È una canzone che adoro e, quindi, inizio subito a canticchiare.


Andrea si accorge del mio interesse sul pezzo musicale e aumenta il volume della musica. Accenno un sorriso mentre continuo a canticchiare il pezzo.

«è finita giusto in tempo la canzone» mi fa notare indicando l'hotel davanti a noi.

«siamo arrivati!» affermo felice come una bambina di fronte a un regalo.

Scendiamo dall'auto e ci avviamo all'ingresso. Andrea si avvicina alla receptionist alla quale comunica il suo cognome e così ci accompagnano alla nostra stanza. Io direi che è un appartamento, loro la definiscono suite.


Mi guardo intorno e la mia curiosità di sapere dove affaccia "la suite" è troppo grande. Mi avvicino alla tenda, ma vengo bloccata dalla receptionist che è corsa per avvisarci di non aprire le tende.


«ci scusiamo per il disagio, ma abbiamo avuto un problema che entro stasera risolveremo, per ora non toccate le tende e le finestre perché non sono ben agganciate» ha detto quasi senza fiato, mentre io la guardavo allibita, per poi sparire dalla nostra visuale.

«è uno scherzo?» domando voltandomi in direzione di Andrea che mi risponde con un sorriso.

«mi faccio un bagno e poi possiamo uscire per una passeggiata» annuncia prima di entrare in bagno.


Mi ritrovo in mezzo a questa suite bellissima ma allo stesso tempo assurda, con le tende malfunzionanti e l'arredamento pazzesco.

«vuoi fare un bagno anche tu?» chiede Andrea avvolto nell'accappatoio.

«sì» rispondo avviandomi verso la mia ristrutturazione.

🖤

Dopo due ore in hotel, dovuti prevalentemente alla mia velocità nel prepararmi, ovviamente velocità si fa per dire, siamo usciti a passeggiare. Ho tanti pregi ma non quello di essere rapida a prepararmi.


È piena estate, fa un caldo pazzesco e noi ci ritroviamo mano nella mano per le strade semivuote di Roma. A quest'ora la gente sarà al mare, penso siamo gli unici a passeggiare, ma non posso lamentarmi visto che ho dato il permesso ad Andrea di organizzare.

«ci hai riportati all'Hotel?» domando ad Andrea.
«non dovevamo andare a cena?» chiedo senza dargli il tempo di rispondere alla prima domanda.

«esatto! Ceniamo nella terrazza dell'Hotel» afferma trascinandomi all'interno della struttura.

Arrivati alla location dove dovremmo cenare rimango a bocca aperta per la sorpresa e la meraviglia che si presenta ai miei occhi.
Un tavolo per due, con la tovaglia bianca, un candelabro con tre candele sopra, una scia di petali rossi che ci guida al tavolo contornato da candele e la vista spettacolare su Roma. Mi volto in direzione di Andrea che mi sorride e mi avvolge in abbraccio.

«cosa significa tutto questo?» chiedo puntando il mio sguardo al suo.

«buon mesiversario amore» risponde donandomi un soffice bacio a fior di labbra.

Terminata la cena afferra la bottiglia di champagne, avvolge la sua mano alla mia e raggiungiamo la nostra suite. Appena entrati nella stanza mi attacco alla sua bocca mentre le mani liberano il suo petto dalla camicia.

«non vale così, fammi appoggiare la bottiglia così posso toccarti» mi fa notare con lo champagne in mano.


Appoggia la bottiglia e afferra un telecomando che, magicamente, apre le tende delle finestre e un'immagine mozzafiato del Colosseo si presenta davanti a noi.

«che meraviglia Andre!»

«ora posso rispondere alla tua prima domanda, sì era uno scherzo, le tende funzionano benissimo. Volevo farti vedere questo spettacolo a quest'ora» dice avvolgendomi le spalle. Inizia a liberare il mio corpo dal vestito e mi giro nella sua direzione.

Siamo occhi negli occhi, ci desideriamo come mai prima d'ora. Ora più che mai desidero essere qui, con lui e basta. Desidero lui più di ogni altra persona al mondo.

«cosa mi hai fatto?» sussurra al mio orecchio.


«ti desidero Julia, sono disposto ad aspettare una vita intera ma sappi che ti desidero da morire» comunica lasciando una scia di baci lungo il mio collo.


Continuiamo la liberazione dagli indumenti per ritrovarci in intimo.


Sarebbe la nostra prima volta.


Cinque mesi di noi proprio oggi.


I nostri primi cinque mesi.

«sei sicuro?» chiedo bloccandolo.


Non è una domanda casuale o persuasiva e so che lui capirà il significato.


Il mio "sei sicuro", vuol dire tanto.


Sei sicuro che mi vuoi?


Sicuro di volere l'intero pacchetto?


Sicuro di volere me?


Sicuro di volermi nella tua vita, possibilmente, per sempre?


Sicuro di volere tutto ciò?


Sicuro che non sia un desiderio momentaneo?


Sicuro che è qualcosa di serio?


Sicuro che sei la mia persona? Non quella per un istante, ma intendo per sempre.

Lui mi osserva in silenzio per qualche attimo, come se stesse leggendo le mille domande che frullano nella mia testa, per poi rispondere: «ora ti voglio più di prima.»

Spazio autrice:
Eccoci con un nuovo aggiornamento.

Spero abbiate passato bene le festività.

Al prossimo capitolo.
❤.


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