CREDICI.

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I miei genitori mi hanno sempre insegnato che lo studio viene prima di tutto.

Non potendo mai uscire ho deciso che devo inventarmi qualcosa: mi iscrivo ad un corso di atletica leggera, farò amicizia e non starò chiusa in casa.

Iscrizione completata!

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Nome e cognome: Sara Simeoni

Data di nascita: 19 aprile 1953

Luogo di nascita: Rivoli Veronese

Provincia: VR

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Negli allenamenti non cè la divisione di genere, maschi e femmine si allenano insieme, seguendo le stesse tabelle.

Per questo motivo, soprattutto per noi ragazze, è più faticoso: o stai al passo o sei fuori.

Tutto ciò è iniziato come una scusa per poter uscire, ma in seguito si è trasformato nella passione che mi ha cambiato la vita.

Ho iniziato da poco la disciplina del salto in alto, ed è appena stata adottata la tecnica di Fosbury: prevede che il salto debba essere fatto di schiena e non più di pancia (tecnica allitaliana).

Siamo nel 69, il mio allenatore, nonchè mio fidanzato, è Erminio Azzaro, anchesso un altista.

Durante questo periodo sono molto stressata a causa degli importanti eventi che arriveranno fra non molto

Mi alleno duramente, ma ho sempre il timore di non fare abbastanza, il costante impegno però mi ha portata a ottenere il titolo di campionessa italiana.

Ciò che sicuramente non mi manca sono la tecnica e la determinazione.

La determinazione è una questione di carattere, quando vai ad una competizione devi essere sicuro che raggiungerai i tuoi obiettivi, è tutta questione di testa.

Così oggi, 4 agosto 1978, ho ottenuto il record del mondo con 2.01m.

Passo dopo passo mi avvicino sempre di più alle mie seconde Olimpiadi, dopo quelle di Montreal del 76 dove ho ottenuto largento.

Ed eccomi dopo duri anni di allenamenti senza riposo, a gareggiare alle grandi Olimpiadi di Mosca.

Siamo nel 1980.

Sto aspettando linizio della competizione, che cosa mi sta succedendo? Sto sudando freddo e ho la tachicardia, in questo momento vorrei solo scappare, ma lattacco di panico deve sparire, stiamo per iniziare e devo dare del mio meglio.

Mi sono calmata e mi sento carica per andare in pedana.

La gara è terminata, sono a casa, felice con una medaglia doro al collo, penso di aver realizzato il sogno di tutti gli atleti, il mio viaggio verso i cinque cerchi però non è finito, tra soli quattro anni mi aspettano le Olimpiadi di Los Angeles.

Questi anni sono passati velocemente, sono allentrata dello stadio olimpico, nel bel mezzo di una cerimonia e sto tenendo la bandiera italiana.

La gara di oggi è terminata e, anche se tra le mie mani ho una medaglia dargento e non doro come lultima volta, sono contenta del duro lavoro, ne è valsa la pena.

Dopo anni di attività e soddisfazioni ( giochi olimpici: un oro e due argenti; europei: un oro e due bronzi; europei indoor: quattro ori; universiadi: due ori, un argento e due bronzi; giochi del Mediterraneo: due ori e un argento), mi ritiro dallagonismo per via della mia età.

Ora insegno in una scuola media scienze motorie.

Ripensando al mio passato spesso rido e penso: Per fortuna che il salto in alto doveva solo essere una scusa per poter uscire..."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 08, 2021 ⏰

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