51. la mia vittoria sei tu

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《Sono di fretta spostasti》dico con una lacrima che mi riga il volto.

《Aspetta, devo dirti una cosa importante》dice con voce..Gentile.

Che vuole?

《Datti una mossa diamine》singhiozzo. 

《È a proposito di Daniele》comincia.

《Senti, se devi rinfacciarmi il fatto che voi due vi state sentendo. Non sono dell'umore.》dico.

《Noi non ci stiamo sentendo. O altro. È tutta colpa mia, Stella. Samantha mi ha minacciato, e ha detto che dovevo mettere fine alla storia tra te e Daniele, allora mi ha detto di baciarlo e poi lei ti ha mandato la foto. Lui non c'entra niente. È solo colpa mia. Dico sul serio, ascolta, so che non ti sto simpatica o altro, però adesso ti sto dicendo la verità, Samantha vuole distruggerti perchè passi molto tempo con Christian. Adesso però tocca a noi, fargli capire che si è messa contro le persone sbagliate. Un altra cosa. Vedi l'incidente che hanno fatto Jace e Michelle?》

Annuisco. Ancora sconvolta dalle sue parole.

《Be' è stata opera sua. Voleva toglierti tutto a partire dalle persone a te più care. Adesso però dobbiamo fargliela pagare》dice.

Non posso crederci.

Come ho fatto ad essere così stupida, era tutto ben pianificato.

Era tutto opera di quella strega.

O mio Dio. Michelle e Jace hanno pagato per colpa mia. E poi perchè per gelosia? Ditemi che questo è tutto uno scherzo.

《Stella, adesso salta in macchina che ti porto all'ospedale》dice.

E senza dire una parola la seguo in macchina.

《Grazie di essere stata sincera con me》sussurro.

《Te lo meriti》risponde.

Adesso mi sento strana, scoprire certe cose, in questo preciso istante con Daniele in ospedale e Samantha che si diverte, mi fa male.

Non capisco come posso essere stata così ceca, così stupida.

Adesso, però, deve stare certa che non la passerà di sicuro liscia, quella Barbie.

In macchina non fiata nessuna delle due, si sente solo la musica a basso volume.

Guardo Krista e mi accorgo di come sono stata ceca, lei non c'è mai entrata niente con tutto.

È una ragazza come le altre, con i pregi e difetti, non si crede di essere nessuno, anzi è molto timida e insicura. Ha un forte coraggio, per essermi venuta a dire una cosa grande come quella, dove anche lei era coinvolta.

I suoi tratti del viso sono delicati e morbidi, a partire dalle sue labbra rosee, e quel naso all'insù. Ha le guance pafutte, come la sorella, Anastasia.

I suoi capelli sembrano essere molto folti, sono ondulati e biondo scuro. Ha gli occhi di un blu intenso. Con uno sguardo profondo. La sua bocca è molto piccola, e le sue labbra sono sottili e rosee, molto delicate. Ha un portamento elegante e grazioso.

Quando arriviamo all'ospedale ringrazio Krista per il passaggio e mi fiondo all'interno.

"Speriamo che sta bene" ripeto nella mia testa.

"Per favore, fa che non gli sia successo nulla" penso e ripenso.

《Mi scusi, saprebbe dirmi dov'è Daniele Anderson?》Chiedo ad un infermiera.

《Certo. Dritto, poi ultima porta a destra.》

《La ringrazio》e seguo le indicazioni della ragazza.

Quando varco la porta vedo Daniele steso sul lettino.

Nonostante le sue condizioni rimane bellissimo.

Mi vibra il telefono e vedo che ci sono tantissime chiamate da Michelle e le altre. Metto il silenzioso e vado verso il suo letto.

I suoi capelli sono ancora più luminosi grazie ai raggi solari che filtrano attraverso la finestra, i suoi occhi chiusi, hanno ciglia folte e lunghe.

La fronte ha una ferita, molto grande. È coperta con una garza, che ne assorbe il sangue ormai cessato.

Mi scende una lacrima a vederlo così.

Ha il corpo collegato a tante macchine, e ognuna di queste mi spaventa sempre di più.

Sbatte le palpebre. E sembra mettere a fuoco la situazione. Mi avvicino a lui e gli predo una mano gelida come il ghiaccio.

Mi guarda e allarga le sue labbra in un sorriso a dir poco magnifico e adorabile.

《Ehi, mi hai fatto morire dalla paura》dico ancora piangendo.

《Stella, cosa è successo?》Chiede normalmente confuso.

《Non lo so di preciso, mi hanno detto che hai fatto un incidente mentre venivi alla partita》

《Dio, la partita! Che ci fai qui? Dovresti essere in campo. Come fanno a vincere senza di te?》dice.

Scherza?

《Non me ne frega niente della partita, per me vieni prima tu sempre e comunque. E poi ormai dovresti saperlo che la mia vittoria sei tu》dico guardandolo dritto nei suoi occhi profondi.

《Non eri arrabbiata?》

《Ho parlato con Krista. Mi ha detto un paio di cose che adesso non ci tengo a dirti》

《Le voglio sapere》dice guardandomi con quei suoi occhi profondi.

Così comincio a raccontargli ciò che mi è stato riferito da Krista. Ascolta tutto con massima attenzione, contraendo la mascella a certe parti del racconto.

Restiamo insieme per molto tempo, tanto. Ridiamo e scherziamo.

Mi è mancato tanto, troppo. Non so come spiegarlo, ma lui è insostituibile.

Le chiamate non cessano per nessun motivo. E io non risponderò.

Adesso non importa se hanno vinto o perso, non importa se mi odiano a morire, non importa di quello che pensano su di me. Importa solo che il ragazzo che amo stia bene, e che sopratutto sono riuscita a capire cosa significa amare qualcuno a tal punto da rinunciare a tutto. Perchè avere qualcuno accanto è il dono più grande che ti possa fare la vita. E non bisogna buttarlo al vento.

Dopo un certo orario mi fanno uscire, dicono che se le sue condizioni migliorano lo dimetteranno in settimana, se no deve fare altri accertamenti.

Quando torno a casa, vedo Michelle sul divano molto arrabbiata.

《Ma che hai in quella testa? Me lo spieghi?》urla.

Ma che gli prede? Non ha mai reagito così.

《Daniele. Ecco cos'ho》dico piangendo.

《Cos'è successo non c'era neanche lui》

《Ha fatto un incidente》dico.《Sono andata in ospedale, per vedere come stava》

《Comunque abbiamo vinto. E scusa per prima》dice.

《Che bello! Siamo in finale》dico.

《Sì, è bellissimo. Lui come sta?》chiede.

《Sta..bene. Ha qualche ferita, e se le sue condizioni non sono gravissime lo dimetteranno in settimana》

《Menomale》sussurra.

E così ci mettiamo sul morbido divano, è facciamo una bella maratona di serie.

My victory is youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora