Sadie e Ava si scambiarono uno sguardo, Millie era immobile.
Con cautela, Sadie le toccò un braccio.
«no» disse la ragazza a bassa voce. si girò verso le altre due.
si accorse di star piangendo nel momento in cui sentì una lacrima solleticarle la guancia.«no, no, no, no» continuò a dire, mentre prendeva la giacca dall'appendiabiti.
«no, no, n-» Ava fermò i movimenti frenetici di sua sorella prendendola per le spalle.
«Millie, calmati»
«n-no, no, d-devo andare» balbettò.
Ava la lasciò andare e si guardò Sadie, non l'avrebbero lasciata andare da sola.
Millie, nel frattempo, aveva salito le scale ed era entrata nella stanza di Paige.
«Paige, ho bisogno che mi accompagni in un posto»
«perché?»
«non posso guidare, non sono tranquilla e non ci sto con la testa. per favore»
La più grande alzò gli occhi al cielo «dove devi andare?»
«te lo dico in macchina, andiamo» le lanciò la sua giacca «fai in fretta»
Le tre ragazze aspettarono Paige in macchina per un minuto circa, durante il quale Millie era in visibile agitazione.
«Millie, magari non è nemmeno a casa, stai tranquilla» affermò Sadie.
«è a casa, perché Noah ha detto che ci sarebbe andato. è decisamente a casa. Non so se ce la faccio»
«conosci mamma, lo convincerà che non ne vale la pena»
«conosco anche papà e so che non lascerà stare, non importa ciò che gli dice mamma. voglio solo che Paige si dia una mossa- dove cavolo è?» disse, suonando il clacson subito dopo perché si sbrigasse.
Paige le raggiunse ed entrò in macchina con un sospiro.
«si può sapere che c'è di così urgente? perché sei così agitata? dove dobbiamo andare?» chiese Paige mettendo in moto.
«dai Wolfhard»
«ma non se ne parla proprio» rispose la più grande, slacciando la cintura.
Millie la prese per un braccio «Paige, non ti ho chiesto niente di più di farmi il favore accompagnarmi lì, perché non sono nelle condizioni per guidare in questo momento. puoi anche lasciarmi lì e andartene dopo, non mi interessa, ma io devo andarci, abbiamo già perso fin troppo tempo»
Con una smorfia, Paige riallacciò la cintura e partì.
Un altro minuto passò.
Millie muoveva nervosamente la gamba.
Sospirò e si portò una mano sulla fronte.Era tutto un grande, enorme, irreversibile casino.
«ti calmi? mi fai paura» le disse Paige.
«puoi andare più veloce, per favore?»
«non supero i limiti di velocità e sono incinta. abbi pazienza»
«sì, sono incinta pure io. in più il limite di velocità è 50 e andiamo a 35, sei un bel po' sotto il limite di velocità, non sopra. accelera» sospirò per la terza volta e aprì il finestrino per prendere aria.
Paige scambiò sguardi con le due ragazze nel sedile posteriore attraverso lo specchietto retrovisore, ed è in quel momento che capì che c'era davvero qualcosa che non andava.
A quanto pare non era solo Millie ad essere agitata.
-
Mentre Mary si dirigeva alla porta, a cui qualcuno aveva bussato, il campanello suonò altre due volte.
«arrivo, arrivo»
Di certo, però, non si aspettava di vedere Robert Brown alla porta di casa sua. Cercò di essere discreta, ma la sua espressione tradiva confusione.
Guardò suo marito nell'altra stanza e tornò ancora una volta all'uomo davanti a lei.
«cosa ci-»
«posso entrare?»
Non sembrava avere una bella cera.
«non credo sia una buona idea» disse, ma venne sorpresa da Eric che, avvicinandosi a loro, chiese chi fosse alla porta.
Quando vide da se, lo sguardo sul suo volto cambiò radicalmente.
Robert entrò in casa, seguito da Kelly che era un po' più titubante della situazione.
«prima che tu dica qualunque cosa, neanch'io vorrei essere qui, ne tantomeno per una ragione del genere. è l'ultimo posto in cui vorrei trovarmi»
«quale "ragione del genere"?»
«vostro figlio è in casa?»
«perché ti importa?»
Robert sbuffò e spostò lo sguardo su Mary «Il più giovane»
«Finn? Perché? Cosa c'entra?» domandò quest'ultima, preoccupata.
«è a casa o no?»
Confusa, la donna annuì.
«chiamatelo, devo parlarci»
«dovresti solo andartene, la porta è dietro di te» affermò Eric.
«credimi, non sarei qui se non fosse importante. devo parlare con vostro figlio. prima lo chiamate prima me ne vado, vedila così»
il tono tra i due uomini era molto teso.
Eric alzò gli occhi al cielo «non ti lascerò vedere mio figlio»
«oh finiamola! FINN?» disse Mary, per poi chiamare suo figlio.
«che c'è?»
«scendi un secondo»
-
«è la macchina di papà quella?» chiese Paige confusa mentre guidava nel quartiere.
«maledizione» sussurrò Millie e appena sua sorella accostò, uscì di corsa dalla macchina verso la casa, entrando dalla porta socchiusa.
una volta dentro si portò una mano allo stomaco affaticata e, quando alzò lo sguardo, notò Finn e Noah scendere le ultime scale e Robert che stringeva i denti guardandolo male.
Se fosse arrivata un solo minuto prima... tutta la sua vita ad oggi sarebbe così diversa.
STAI LEGGENDO
night changes | fillie
Фанфик[in corso] Incredibile come una sola notte possa stravolgere completamente la vita di qualcuno. Millie crede che la sua vita sia irreparabilmente rovinata dall'errore di una notte. Uno stupido, enorme errore che le cresce nella pancia. inizio: 28-08...