26. Psicosi

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Sempre tutto di corsa, neanche il tempo di elaborare bene a cosa vado incontro. Se Naruto decide una cosa la fa subito, mai chiede se mi va bene un dato giorno, no. Ieri sera l'ha detto ed oggi ha invitato Gaara a pranzo, ed io sono un fascio di nervi da questa mattina tanto che ho fatto fatica pure a seguire le lezioni.
È premuroso solo quando gli pare.

Ora gli sta spiegando cosa può e non può fare, vietandogli anche ogni contatto che va oltre il verbale al di fuori di questo incontro e, in caso vada bene, dei futuri.
Detta regole come se fossi munito di un manuale di istruzioni. Da un lato mi fa piacere che sia geloso e scrupoloso, ma dall'altro mi sta salendo un'insensata voglia di picchiarlo.

Odio sentirmi una proprietà, non sono mica un pupazzo. Però allo stesso tempo adoro il fatto che Naruto mi consideri suo a tal punto.
Questo mare di contraddizioni insite in me può farmi pensare di essere del tutto impazzito, l'amore causa pazzia.
Persino Freud considerava l'amore stesso una psicosi, e, seppur non sono proprio d'accordo, comprendo come sia giunto a tale conclusione.

D'altronde quale essere umano non è pieno di incoerenze? E non solo se coinvolto sentimentalmente.
Se esser felici significa essere pazzi allora io voglio crogiolarmi in questa follia senza freni.

Gaara: Per me va benissimo, ma credo che Sasuke non sia ancora del tutto convinto.

Sasuke: Eh?

Naruto: Ci stai ripensando?

Sasuke: No, mi ero perso a riflettere su Freud.

Gaara: Lo state già studiando? Nella mia classe è in programma a metà anno.

Sasuke: Anche da noi, stavo facendo delle congetture per conto mio.

Naruto: Valutavi l'ipotesi di farmi ricoverare?

Sasuke: No, scemo!

Gaara: Pure io l'ho pensato.

Sasuke: Bella fiducia che avete in me...

Si mettono a ridere senza freni. Se non li conoscessi potrei scambiarli per fratelli, hanno caratteri opposti ma quando sono insieme si crea tra loro una simbiosi agghiacciante.
Sono quasi geloso di questa profonda sintonia che li lega, mi porta a chiedermi come mai siano sempre stati solo amici.

Sasuke: Lo avete già fatto in passato?

Gaara: No, non ci è mai piaciuta la stessa persona prima d'ora.

Naruto: Infatti. Proprio Sasuke doveva piacerti, razza di infame!

Gaara: Quante storie, non sono mica innamorato.

Naruto: Ci mancherebbe.

Quando si parla di incoerenza...eccola che arriva. Noi umani siamo davvero un gran casino, non c'è che dire.
Ci insegnano che dobbiamo imparare a capirci a vicenda e comprenderci quando non siamo in grado nemmeno di conoscere a fondo noi stessi. Siamo al corrente solo della nostra parte superficiale, il resto è tutto criptico.

Terminato il loro futile battibecco, Naruto prende l'iniziativa e ci dice di raggiungerlo in camera. Mi risale l'ansia, forse non sono pronto a tutto questo ma ormai ho accettato e non voglio tirarmi indietro anche se lui mi capirebbe.

Entriamo in camera e chiudo la porta a chiave, un po' per abitudine ed un po' per la tensione. O semplicemente perché è un modo per sentirmi più nascosto dal mondo, come se fosse ancora più impossibile per qualsiasi d'uno scoprire cosa sto per fare. Come se mi sentissi in grosso difetto al punto che ho il terrore di venire giudicato da chiunque. E togliamo pure il "come", non mi fa piacere ammetterlo ma è questo ciò che provo.

Sono teso da sembrare una statua di marmo. Gaara comincia a baciarmi scorrendo le mani sui miei fianchi, e Naruto, sdraiato sul letto, ci osserva toccandosi il pube, massaggiandolo da sopra il pantalone.
Inizio ad eccitarmi ma non ho il coraggio di muovere un muscolo, mi sento bloccato.

Naruto: Venite qui.

Dice allargando le gambe per farmi mettere davanti a lui con la schiena sul suo petto.
Infila le mani sotto la mia maglietta, sollevandola, andando a stuzzicare i miei capezzoli con le dita, ed in contemporanea mi bacia il collo. E Gaara si posiziona a carponi davanti a me chinandosi a leccarmi l'addome mentre mi stringe le cosce nelle sue mani.

Ansimo da subito, non posso certo dire che non mi piaccia.
Mi spogliano e si liberano anche dei loro vestiti. Naruto mi fa mettere a quattro zampe incitandomi a fare un pompino al suo amico, mentre lui si appropinqua a prepararmi con la sua lingua.
Mi sforzo di lasciarmi andare e mi chino tra le gambe di Gaara prendendo in bocca la sua erezione. Lui geme portando la testa all'indietro e mettendo una mano tra i miei capelli. Ha una voce roca e molto eccitante, ispira puro erotismo.

Naruto mi penetra tenendomi afferrato per le cosce e passa a leccarmi la schiena, vengo percosso da mile scaricare di piacere e mi sciolgo del tutto.
Gaara osserva ogni movimento spingendosi più a fondo nella mia gola e geme con più affanno.

Naruto: Bevihh...loh...

La mia eccitazione aumenta a dismisura e succhio più forte facendo venire Gaara nella mia bocca che si piega in avanti svuotandosi in con un urlo roco che trovo terribilmente sexy. Lui è sesso allo stato puro, non mi sbagliavo.
Ingoio il suo seme e mi lascio andare ai gemiti conseguenti all'aumento delle spinte di Naruto, evidentemente molto più eccitato anche lui.

Poi, senza uscire da me, si mette seduto portandomi su di lui, le sue braccia mi stringono il busto e le sue labbra si posano sulla mia giugulare. Succhia quel punto del collo mentre lo  cavalco senza freni e gemo chiudendo gli occhi.
Sento la bocca di Gaara avvolgere la mia erezione e non capisco davvero più niente. Sono troppe le sensazioni tutte assieme per permettere alla lucidità di sopravvivere.
È come essere ubriachi di puro piacere.

Mi aggrappo forte agli avambracci di Naruto venendo con un orgasmo pazzesco.
Gaara si lecca le labbra e si tira su, mi bacia facendomi sentire il mio sapore nella sua bocca mentre si sega e viene di nuovo. E Naruto si riversa dentro di me con un gemito acuto, stringendomi ancora di più a lui.

Ci sdraiamo sul letto come capita per riprendere fiato. Sono completamente elettrizzato per quello che ho provato, prego che ricapiti presto anche se non dovrei.
Ho paura che questo triangolo diventi una dipendenza, mi è piaciuto davvero troppo.

Lui, Il DemonioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora