Capitolo 25.1: Proposta indesiderata

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Cammino in silenzio davanti a Ygit, pensando ad un modo per fargli capire che non accetterò la sua proposta, che non posso accettare perché non è lui che amo, non è lui l'uomo che vorrei sposare

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Cammino in silenzio davanti a Ygit, pensando ad un modo per fargli capire che non accetterò la sua proposta, che non posso accettare perché non è lui che amo, non è lui l'uomo che vorrei sposare. Penso ad un modo per dirgli che non c'è assolutamente futuro per noi, che non c'è mai stato. Arriviamo all'entrata della tenuta e, non'appena mi volto pronta ad ascoltare cos'ha da dirmi, lo vedo guardarsi in torno, per assicurarsi di esser soli. Si volta verso di me e guardandomi negli occhi, inizia a parlare. «Sanem, non volevo parlare davanti a tutti. Mi chiedevo.. Possiamo incontrarci tra un ora sulla costa?» mi chiede. No Sanem, metti fine quanto prima a questa assurdità. 

«Parliamo qui. Anch'io devo parlarti» rispondo un po' in ansia per ciò che devo dirgli. Ygit, con un sorriso sulle labbra, insiste per incontrarci tra un ora e di non deluderlo. Sopraffatta dal pensiero di ciò che dovrò dirgli, accetto per accontentarlo, anche se con malcontento. Improvvisamente sento un fruscio alle mie spalle, mi volto e, da dietro un albero, vedo le gambe di qualcuno. «CeyCey?! Cosa ci fai lì?!» chiedo stupita per averlo scoperto a spiarmi. Esce dal suo nascondiglio, con un bicchiere vuoto in mano e la sua espressione seria, rivolta verso Ygit. «Sto cercando..» risponde agitando il bicchiere. Lo guardo con sguardo eloquente, perché so che mi sta mentendo. «Si, sto cercando l'acqua!» ribadisce, continuando a tenere i suoi occhi puntati su Ygit. «L'acqua è in cucina!» risponde Ygit, ricambiando il suo sguardo. «Ah davvero?! In cucina?! Ed io che cercavo un pozzo per mettere dell'acqua in questo bicchiere..!» risponde CeyCey sarcastico, facendo qualche passo verso di noi. CeyCey continua a parlare, dicendo che non riesce a concentrarsi e per questo sembra che stia andando fuori di testa, che avrebbe dovuto sapere di dover cercare l'acqua in cucina. Avverto della tensione tra di loro, ma quello che maggiormente mi infastidisce, è l'essere stata spiata dal mio amico. È una mia faccenda questa, devo risolverla da sola. «Stiamo cercando di lavorare qui! Queste conversazioni segrete, sul luogo di lavoro..» continua CeyCey osservandoci entrambi. Taci CeyCey! 

Ygit ignora totalmente CeyCey, rivolgendo il suo sguardo su di me e, con un sorriso sulle labbra, mi dice che mi aspetterà all'appuntamento. Confermo nuovamente la mia presenza per quell'incontro e Ygit, dopo un ultimo sguardo irritato a CeyCey, va via. «Devo chiamare un taxi per farti arrivare fino alla macchina?!» ironizza CeyCey osservando Ygit andare via. Irritata per essere stata spiata, lo richiamo immediatamente. «CeyCey, non dovevi prendere l'acqua?!» chiedo, consapevole che quella storia dell'acqua sia stata semplicemente una scusa. Infatti a quella domanda, il volto di CeyCey cambia, lasciando chiaramente trasparire un pizzico di agitazione. «Acqua.. mi è passata la sete..» dice, usando un ulteriore scusa come risposta. Lo guardo sospettosa e infastidita da quel suo comportamento. CeyCey inizia ad ammucchiare scuse su scuse, inventandosi che il suo corpo ormai si è abituato alla sete e che non ha più bisogno di acqua, che si può vivere tre giorni senza berne neanche un goccio e che può stare senza acqua adesso. Lo ascolto fingendo interesse per quelle bugie, sorridendogli. «Di cosa parlavi con Ygit?!» chiede curioso. Ah Ceycey! Beccato! «Non ti interessa! Mi stai spiando! Taci, CeyCey! Taci!» rispondo infastidita, puntandogli un dito contro come segno di avvertimento, lasciando che sul suo volto appaia un'espressione di timore per essere stato scoperto. Mi volto senza attendere oltre e vado via, lasciando il mio amico insieme a quel bicchiere vuoto. 

GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora