Parigi
Kevin era riuscito a parlare in privato con Gustave Eiffel e a farli cambiare idea sulla torre, se vi state chiedendo come ha fatto ha usato il metodo dello sfinimento di coglioni, infatti l'uomo pur di non sentirlo più parlare di quanto la torre fosse stupenda e che importanza avrebbe potuto avere lo accontentò, però alla sola condizione che entrambi ci avrebbero lavorato, una piccola vendetta personale per il mal di testa causato al francese da Kevin; I due ormai ci lavoravano su da settimane, e la torre ricomincia a prendere vita finalmente, Kevin capì che alla fine non era tanto diverso da quando lavorava sulle sue macchine, era come un puzzle e lui aveva capito subito dove andavano i vari pezzi, aiutò Eiffel nella realizzazione dei particolari, ricordandosi della torre Eiffel in miniatura che aveva visto quella volta che era andato a Las Vegas assieme agli altri; una notte da leoni in confronto non era niente a ciò che avevano combinato loro.
Mentre Kevin aiutava Eiffel, Meg aveva provato a trovarsi un lavoro, ma non era andata molto bene, un giorno però si imbattè per caso in un locale di lotta clandestino, ad ogni round a seconda dell'avversario si guadagnava di più o di meno, sempre in caso di vincita, ovviamente decise di provarci, erano al verde, Alex era riuscito a trovare una sistemazione provvisoria, Kevin stava sistemando la storia senza neanche essere pagato e lei si sentiva in dovere di trovare il modo di fare un pò di soldi, così si iscrisse, scoprendo di essere più barav di quanto pensasse, infatti in soli due giorni aveva già guadagnato un bel gruzzolo, la parte difficile è stata dire a Alex e Kevin come li aveva guadagnati quei soldi, i due ovviamente non la presero proprio bene, ma sapevano anche che Meg non era così facile da battere e dato che grazie a lei riuscivano a procurarsi da mangiare le imposero di smettere appena avesse guadagnato abbastanza per un mese intero.
Alex in cambio di qualche mini concerto era riuscito a far restare tutti all'omonimo bar per la notte, lui e il barista erano diventati amici, infatti Alex passava tutto il giorno aiutandolo con il locale, cucinando per i due che erano sempre in giro e talvolta andando a guardare lì incontri di Meg per assicurarsi che stesse bane, e cavolo se sapeva il fatto suo, provava pietà per li avversari.
Dorian- Hey! Come va con Meg? - disse mentre puliva il bancone degli alcolici
Alex- credimi sta benissimo, poverini quelli che le vanno contro- disse andando ad aiutarlo, cominciò a togliere le sedie da i tavoli dato che erano quasi le sei e i primi clienti sarebbero arrivati a breve, il posto cominciava ad acquisire popolarità nel quartiere.
Dorian- Alex mi aiuti a prendere delle casse in magazzino? -
Alex- si certo -
Entrambi si diressero verso la stanza piena di casse di alcolici, sedie, tavoli e tre lettino improvvisati sui quali dormivano i tre ragazzi del futuro. I due portarono due casse di non so che cosa verso il locale, erano pesantissime e ci misero un po
Alex- che c'è dentro? -
Dorian- non lo so...-
Alex- e allora perché le abbiamo portate qua? -
Dorian-non dirmi che ti sei stancato ahahaha-
Alex- chi io? Ma se- non finì di pronunciare la farse che il ragazzo davanti a lui lo baciò, per due secondi non capì cosa stesse accadendo, ma poi senza rendersene conto ricambiò il bacio del ragazzo, il suo cuore era a mille, sapeva cosa stava accadendo, dentro di sé tutto lì diceva che andava bene baciarlo, tranne una maledetta vicina che continuava a ripeterli che non poteva, anche se decise di ignorarla per quanto fastidiosa fosse.
Max- è questo che fai invece di lavorare?! -
Appena Alex sentì quella voce alle sue spalle si girò di scatto, inciampando in una delle casse e cadendo all'indietro, rompendo una mensola che li fece cadere addosso un barile d'acqua gelata che lo inzuppò tutto.
Kevin e Meg stavano tornando al bar ed erano quasi arrivati, quando sentirono un tonfo provenire dall' interno del locale, entrarono immediatamente e si ritrovarono Alex a terra bagnato fradicio che tremava, Dorian accanto a lui che cercava di aiutarlo ad alzarsi e Max che li fissava con le braccia incrociate e uno sguardo furioso, che rivolse anche ai due appena li vide
Kevin-Max che ci fai qui?! -
Meg- e che è successo? Alex stai bene? Sei fradicio-
Alex- non lo avevo notato Meg, grazie mille - rispose sarcastico all'amica
Dorian- scusate la conoscete? -
Alex- si è una nostra amica-
Max- si può sapere che state combinando? Siete qua da due settimane maledizione! -
Kevin- possiamo parlarne in privato? - disse indicando Dorian che non capiva cosa stessero dicendo, dato che con la ragazza stavano parlando in una lingua a lui sconosciuta
Meg- Dorian ci dispiace lasciarci un attimo soli? - il ragazzo guardò Alex ancora fradicio e con un cenno di consenso da parte del ragazzo uscì.
Meg- Alex che è successo? -
Max- niente, quando sono arrivata si stava baciando con-
Alex- NIENTE!! NON È SUCCESSO NIENTE, SONO SOLO INCIAMPATO! -
Meg- figlio di.... Ti stai facendo il barista-
Kevin- scusa come? Ma non ti piaceva-
Alex- DIO SMETTETELA DI PARLARE! NON È SUCCESSO NINETE. Max perché sei qui? -
Meg- non te la caverà così, è bene che tu lo sappia- disse all'amico che era diventato super evasivo sull'argomento
Max- si può sapere che state combinando qui? La storia ormai è sistemata, perché diavolo non mi avete chiamata! -
Kevin-aspetta la storia è sistemata? Ma la torre non è finita-
Max- non dovete finirla, dovevate impedire che venisse distrutta e lo avete fatto. Le costruzioni continueranno e sarà terminata come doveva essere. Quindi si torna a casa-
Kevin-adesso? Non possiamo ora-
Alex- infatti non ora-
Meg- non puoi aspettare un po -
Max- no! Se rimanete troppo rischiate di fare danni-
Kevin-ok dammi solo cinque minuti, è importante - disse dirigendosi verso il parchetto al quale avrebbe dovuto incontrare Eiffel, una volta arrivato lì disse che sarebbe partito, e che non avrebbe potuto vedere la fine della torre, l'uomo capì e lo salutò dicendogli che la prossima volta che sarebbe tornato a Parigi avrebbe ricevuto una sorpresa dalla torre stessa. In quel momento Kevin non capì cosa intendeva l'uomo, non aveva neanche tempo per chiedergli il significato di quella frase dato che doveva correre nuovamente verso il bar per tornare a casa, e una volta arrivato, i tre ragazzi e Max sparirono in un fulmine blu, tornando nella piazza dove li aspettava una piccola sorpresa.
Dorian che era rimasto all'oscuro di tutto decise di rientrare nel locale, dove però non trovò più nessuno, controllò ovunque e non c'era traccia dei tre ragazzi, poi notò un foglio di carta appoggiato sul bancone che diceva:
-mi dispiace di essere sparito all'improvviso, è una lunga storia ma in breve devo tornare a casa. Continua a lavorare sul locale, avrà un successo un giorno ne sono sicuro, e non dimenticarti di appendere il cartello della chiusura come fai sempre, da ora in poi dovrei cavartela da solo Dori, spero non ti dimenticherai di me.
P. S. Perfavore da un nome al bar, non può restare anonimo in eterno. Buona fortuna.
Alex-Alla piazza
Quando i quattro arrivarono rimasero a bocca aperta da ciò che stavano vedendo, il posto era totalmente diverso da come lo avevano lasciato, a quanto pare non erano gli unici che si erano dati da fare in questo tempo
Max- ci sono riusciti! -
Kevin-che cavolo è successo!? - gridò osservando tutte le novità a bocca aperta, svegliando Herry e Sam che dormivano sul divano ancora stanchi
Sam- Hey! Siete tornati- disse felice andando ad abbracciare la sua migliore amica, che le sembrava di non vedere da anni ormai, e lo stesso valeva per Meg
Alex- che è successo qua? -
Herry - non ti piace? -
Alex- di sicuro è meglio di prima...ma cavolo se avete un gusto orribile nell'arredamento ragazzi -
Sam guardò Alex arrabbiata, poi prese cinque euro e li diede a Herry
Herry - te lo avevo detto- disse rivolto all'amica che aveva pagato la sua sconfitta
Kevin-concordo con Alex-
Meg- a me piace....più o meno-
Alex- qualla è la mia batteria? -
Herry-si...ho pensato che se dobbiamo passare tanto tempo qui almeno avrai qualcosa da fare- disse rivolto al più grande, che in quel momento sembrava un bambino di quattro anni vicino alla sua vecchia batteria del liceo
Sam- allora come è andata? Che avete combinato di bello? -
Meg- dovevate esserci, per i primi due giorni siamo impazzito senza di voi-
Herry-aspetta quanti tempo siete stati via? -
Kevin- circa due settimane-
Sam- già in realtà sono passate circa due ore da quando ve ne siete andati-
Alex- i vantaggi dei viaggi nel tempo-
Così tutti restarono il nuovo look e si misero a raccontare cosa avevano fatto in questo periodo di separazione; Kevin raccontò di come aveva aiutato Eiffel nella costruzione della torre, scatenando la gelosia di Sam, lei invece raccontò di come avevano fatto lei e Herry a sistemare il posto, andando avanti per ore.
Ad un certo punto Herry si staccò dalla conversazione generale con Sam, Kevin e Meg, per andare a parlare con Alex
Herry - tutto ok? Sei silenzioso da quando sei tornato -
Alex- si tranquillo, allora dimmi che hai fatto di bello mentre non c'ero? -
Herry- ho dormito ahahahha -
Il gruppo passò un paio di ore a parlare e a raccontarsi ciò che si erano persi, poi decisero che era ora di tornare a casa, dato che tutti erano stanchissimi, così Max fece tornare ognuno nelle proprie case in un secondo.
Sam e Meg si ritrovarono nel loro appartamento, che era pieno di scatoloni con gli oggetti di Sam, e decisero di godersi un pò di tempo insieme stando sul divano e guardando un bel film, Kevin tornato a casa sua si buttò sul letto con la sola voglia di dormire, ma prima di farlo cercò notizie sulla torre Eiffel su internet, e a quanto pare Max aveva ragione, aveva cambiato la storia anche se in modo lieve, infatti secondo Wikipedia e le immagini affiliate, su ognuna delle quattro gambe della torre e sulla punta di quest'ultima, c'era incisa una lettera, insieme formavano la parola KEVIN, così il ragazzo capì le parole di Eiffel e con questo regalo andò a dormire.
Anche Alex e Herry erano arrivati nel loro appartamento, Herry era ancora stanco per aver creato tutte quelle cose con Sam, così decise di mettersi sul divano e non alzarsi mai più, chiedendo all'amico di unirsi a lui, ma questo rifiutò dicendo che voleva andare a bere qualcosa
Herry - ok non fare tardi. Vai al D&A? -
Alex - il cosa? -
Herry - il bar genio. Vai sempre al D&A, cavolo stai messo peggio di me-
Alex- divertente, non aspettarmi alzato-
Herry-si mamma- disse salutando l'amico he stava uscendo.
Alex non aveva la minima idea di cosa Herry stesse parlando, ma poi vide un bar che si chiamava D&A e decise di entrare per capirci qualcosa; una volta entrato ordinò una birra, ne aveva bisogno dopo tutto; una volta arrivato alla terza bottiglia decise che era ora di tornare a casa, ma prima di andarsene chiese al barista perché il locale si chiamava così
Barista- questo bar appartiene alla mia famiglia da generazioni, il mio bis, bis nonno si trasferì qua dalla Francia e lo aprì, diceva che stava seguendo il consiglio di un suo vecchio e caro amico e decise di dedicare il nome del bar a lui
Alex- come si chiamava? -
Barista - Dorian, mentre l'amico so che mio nonno lo chiamava Al, ma non era il suo vero nome perché era uno straniero. Ora dovresti andare, sto per chiudere -
Alex- si.....grazie - disse scioccato da ciò che aveva appena scoperto. Tornò a casa più sollevato di quando se ne era andato, e non era solo per le tre birre, ma anche l'aver saputo che Dorian lo aveva perdonato era stato un sollievo. Una volta entrato vide Herry dormire sul divano come un ghiro, si gela a così prese una coperta e gliela mise addosso, poi andò in camera sua a dormire, pensando a cosa accadrà il giorno dopo, e se ormai sarebbe stata quella la normalità per lui e per tutti gli altri; aveva i suoi lati negativi, ma in fin dei conti non era male.
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Ci risiamo... ~ here we go again...~
Ficção Científica5 ragazzi che si ritrovano a dover impedire che la storia vada a farsi benedire da un giorno all'altro, scoprendo cose di sé stessi e del loro passato e affrontando tutto con sarcasmo generale (il primo capitolo è basicamente la descrizione dei pers...