Capitolo 2

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Arrivo alla stazione di King's Cross e vado verso il binario 9 ¾, mi assicuro che nessuno mi stia guardando, oltrepasso il muro e mi trovo dall'altra parte.

Davanti a me vedo il treno rosso fiammante, l'Hogwarts express, mi guardo intorno e non vedo molte persone, probabilmente tutti gli studenti hanno preso quello prima oppure sono già dentro le carrozze.

Salgo sul treno, sistemo la mia valigia e cerco una cabina vuota e quando la trovo mi siedo su un divanetto aspettando che parta.

Dopo 15 minuti sento il fischio del treno che indica che sta per partire, dopo pochi secondi le ruote iniziano a muoversi sulle rotaie e la locomotiva a muoversi.

Poso le mie gambe sul divanetto di fronte a me e inizio a guardare il paesaggio fuori dal finestrino, che è in continuo movimento, ad un certo punto però mi immergo nei miei pensieri.

Mi chiedo se sarò una buona insegnante, più ci penso più l'ansia sale, perché ho paura di non essere in grado di farcela, però mi viene subito in mente James che se sarebbe con me mi direbbe che posso farcela e che sono fantastica.

James è il mio migliore amico, ci siamo conosciuti al primo anno, lui è alto con i capelli castano scuro, gli occhi verdi tendente al marrone, con i lineamenti del viso leggermente marcati, intelligente, simpatico, comprensivo, pensa sempre agli altri prima di se stesso.

Mi sono sempre chiesta perché il cappello l'avesse smistato in corvonero, a mio parere è un tassorosso, infatti gli ho dato come soprannome 'tasso', all'inizio non lo sopportava, poi si è rassegnato al fatto che non avrei smesso di chiamarlo così

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Mi sono sempre chiesta perché il cappello l'avesse smistato in corvonero, a mio parere è un tassorosso, infatti gli ho dato come soprannome 'tasso', all'inizio non lo sopportava, poi si è rassegnato al fatto che non avrei smesso di chiamarlo così.

Lui da quando lo conosco c'è sempre stato per me, anche nei momenti più difficili, mi ha sempre sostenuta e rassicurata. Su di lui posso sempre contare in qualunque luogo o circostanza.

La mia mente stava per pensare a quello che ho passato, ma glielo impedisco scrollando un po' la testa e ritorno a concentrarmi sul paesaggio, che continuava a cambiare sotto ai miei occhi.

Poco dopo mi perdo di nuovo nei miei pensieri, penso che mi mancherà molto James e che mi dispiace moltissimo di averlo lasciato da solo, ma lavorare al ministero non faceva proprio per me, e quando seppi che si era liberato un posto come professore a Hogwarts pensai, perché non tentare non sarà di sicuro peggio del lavoro che già sto facendo.

Il giorno dopo mandai subito una lettera a Silente in cui gli dissi che mi candidavo per il posto da insegnante.
Lui mi rispose una settimana dopo dicendomi, che era felice di aver ricevuto la mia candidatura e aveva scelto me per quel posto, perché mi riteneva la più adatta, infine mi scrisse che avrei cominciato il 1° settembre per il nuovo anno visto che quello corrente si stava concludendo.

Quando lessi la più adatta tra tutti i candidati mi venne subito in mente Piton, anche lui aspirava a quel posto da anni, mi sono domandata per quale motivo Silente mi riteneva più adatta di lui a insegnare quella materia e mi sono sentita onorata che il preside mi desse tutta questa fiducia e che credesse nelle mie potenzialità.

Mentre penso a questo un sorriso involontario appare sul mio viso ma una voce mi riporta alla realtà.

La signora con il carrello: "Qualcosa dal carrello cara?" mi chiede con voce dolce, tra le mani stringe il carrello nel quale contiene diverse varietà di dolci, stuzzichini e bevande.

T/n: "No la ringrazio" mi fa un sorriso e se ne va.

Un'oretta dopo sento la porta della cabina riaprirsi, mi giro verso di essa e vedo due ragazzi: uno con i capelli rossi, gli occhi verdi e delle lentiggini e l'altro con i capelli castano scuro, gli occhi azzurri con un paio di occhiali tondi e una cicatrice sulla fronte coperta parzialmente dai capelli.

Harry: "Scusa se ti disturbiamo ma non ci sono cabine libere" si sistema la toga da grifondoro.

Ron: "Possiamo sederci qui?" indica il sedile con gli occhi.

T/n: "Si certo" sposto le gambe dal divanetto di fronte e gli faccio cenno con la testa di sedersi.

Harry: "Comunque io sono-" lo interrompo, si siedono entrambi uno accanto all altro.

T/n: "Harry potter" affermo guardandolo.

Ron: "E io sono-" interrompo anche lui.

T/n: "Ron Weasley" mi guardano sconvolti.

Ron: "Capisco che tu possa conoscere Harry ma come fai a conoscere anche me?" con gli occhi spalancati.

T/n: "Semplice, vi hanno cancellato la memoria e non vi ricordate più di me" gli dico e loro sbiancano, sono scioccati,non si aspettavano questa risposta da parte mia, aspetto qualche secondo e poi dico "sto scherzando", sentendo quelle parole si tranquillizzano.

Harry: "Allora come fai a sapere chi siamo?"

T/n: "Non è la prima volta che vengo a Hogwarts" appoggio la spalla al finestrino.

Ron: "Non ti abbiamo mai notata" dice, mi sembra dispiaciuto di non avermi conosciuta prima.

T/n: "Ma io ho notato voi" affermo "e a quanto vedo siete in ritardo e vi manca un pezzo" faccio un piccolo sorriso.

Harry: "Cosa vuol dire che ci manca un pezzo?" dice confuso grattandosi la testa.

T/n: "Manca il terzo componente del golden trio" aspetto qualche secondo "dov'è Hermione Granger?"

Ron: "oh Hermione, sarà già a scuola, non farebbe mai tardi, soprattutto il primo giorno di scuola" dice ghignando, accarezza il suo topo sdraiato sulle sue gambe.

T/n: "Come mai voi siete in ritardo?" sottolineo il voi.

Harry: "Ron aveva scordato la bacchetta a casa quindi siamo dovuti tornare a riprenderla, perciò abbiamo perso il treno precedente" ridendo.

Ron: "Si si molto divertente Harry" dice con tono infastidito e facendo una smorfia.

Harry: "Non è colpa mia se ogni volta dimentichi qualcosa" non smette di ridere.

Continuiamo a parlare finché non arriviamo a Hogwarts, io non gli ho detto niente di me, in verità non sanno neanche il mio nome, abbiamo parlato soprattutto dei casini che hanno combinato insieme.

Scendiamo dal treno e prendiamo delle imbarcazioni per attraversare il lago nero e arriviamo all'entrata del castello.

Questo posto non è cambiato di una virgola, d'altronde sono passati soltanto due anni dall'ultima volta che sono stata qui.

Mi è mancato moltissimo, dopotutto è stata la mia casa per sette anni, è qui che ho imparato gran parte delle cose che so e dove ho vissuto per quasi metà della mia vita.

Harry: "Scusaci ma ora noi dobbiamo andare" prende il braccio di Ron e lo trascina.

T/n: "Si andate é meglio se non volete prendere una punizione già il primo giorno" gli faccio un cenno con la mano per salutarli.

Harry e Ron: "Ci vediamo in giro" e corrono via.

Io prendo la mia valigia e varco il portone d'entrata della scuola.

Spazio autrice
Buongiorno, spero vi stia piacendo la storia.
Ho scelto Dallas Hart per il ruolo di James spero vi piaccia.
Prossimo aggiornamento venerdì.

Secret & Provocation // Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora