I primi tre mesi di scuola trascorsero indisturbati, per quanto gli alunni fossero terrorizzati da quello che li stava aspettando proprio fuori dalle mura del castello, quello era l'ultimo momento per godere della loro normale vita.
Le lezioni continuavano, gli esami, le uscite ad Hogsmade, il quidditch... tutto normale.
Ma come ben tutti sapevano, niente era tutto normale, tutto era cambiato, tutto... anche le cose più impensabili, ma quanto era facile nasconderlo agli occhi di tutti? Erano sempre stati sulla bocca di tutti, Ginny era sempre stata presente ad ogni festa, Hermione era sempre disponibile sul suo solito banco della biblioteca e la sua tipica pila di libri, Zabini era sempre reperibile nella sala comune dei Serpeverde pronto per una sfida al duello, Malfoy era sempre stato sfuggente sì, ma era impossibile non notarlo camminare indifferente per i corridoi, Harry aveva sempre qualcosa da ridire sulla lezione di pozioni e Ron su quanto avesse fame, lamentandosene sempre a voce alta, oppure sul quidditch, oppure sulla poca voglia di studiare. Era sempre stato tutto rumoroso. Ma niente era più come prima. Perché tutti loro si assentavano da ogni attività che prima compivano regolarmente, ormai senza nemmeno più preoccuparsi di una scusa idonea per coprire le loro spalle, senza più alcun interesse verso un richiamo, una punizione.Hermione e Ginny varcarono insieme la porta della sala grande l'una di fianco all'altra eppure in silenzio, intravidero subito tra la folla Ron, già al suo solito posto con le mani piene di dolci. Harry sedeva al suo fianco, per la prima volta il suo sguardo era puntato sulla porta in attesa di vederle arrivare. Aveva la fronte crucciata, come se fosse confuso. Quella mattina gli sembrò strano non vederle lì, prima di loro, soprattutto Hermione, poi un commento di Neville lo fece sospettare maggiormente del suo pensiero. Si sistemò gli occhiali sul volto e si sistemò al suo posto, attendendo le due ragazze mentre intorno a lui ignorava ogni altra conversazione.
«Hermione arriva in ritardo alla colazione da mesi, forse è un anno.» quel semplice commento innocuo da parte del ragazzo poco distante da lui lo mise in allerta. Un anno... cos'era successo durante un anno? Tutto e niente. Tutto, la guerra, i mangiamorte, il piano di Silente. Niente, una relazione finita male, dei ricordi sbiaditi del resto... aveva perso la sua migliore amica? Non ricordava chiaramente l'ultima volta in cui si erano seduti per parlare, anche di cose futili come avevano sempre fatto. E Ginny? Aveva perso anche lei? Il tempo gli era semplicemente passato addosso senza che lui se ne rendesse conto, troppo occupato a preoccuparsi di problemi che alla sua età erano fin troppo pesanti.
Le vide camminare verso il loro tavolo, salutò qualcuno che la riconobbe, poi scambiò qualche battuta con Ginny e sembrava estremamente tranquilla, un sorriso accennato sulle sue labbra, la borsa in spalla come il suo solito ed un libro stretto tra le mani. Indossava la sua solita divisa, i capelli sciolti e tenuti fermi da un piccolo fermaglio azzurro dietro il capo, molto più ordinati di come li teneva il primo anno ma comunque ricci. La gonna poco più alta del ginocchio, la camicia ben chiusa, un nastro rosso formava un ficco al collo come per assicurarsi che la camicia rimanesse chiusa in quel punto che nascondeva qualcosa che nessuno doveva vedere. Ritornò a guardare il suo piatto di cibo, mentre Ron lo incitava a far presto perché ancora non avevano copiato i compiti di quella giornata. Ma Harry ormai era perso nei suoi ricordi, voleva capire perché Hermione gli sembrava tanto distante, ma soprattutto tanto diversa anche se indossava sempre le solite cose.
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Venere e Marte; Dramione.
Fiksi PenggemarIl quinto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts comincia come di consueto il 1° settembre. Mentre nel mondo magico nasce la paura per l'imminente guerra tra Voldemort ed Harry Potter, un altro incontro oscuro nasce tra i corridoi nasco...