Era ormai qualche anno che la Green Cosmetics di Istanbul faceva fatica a chiudere i bilanci in pareggio. Gli utili di un tempo erano ormai un lontano ricordo e un miraggio del futuro.
La causa era certamente dovuta ad un'accanita concorrenza, che aveva portato ad una riduzione dei prezzi e quindi dei margini di profitto, ma, anche, ad una politica poco attenta ai mutamenti del mercato sia in termini di domanda che di strategie di vendita.
La Green Cosmetics era stata fondata negli anni ottanta da Ferit Yilmaz, che partendo da un piccolo negozio di profumi, da lui stesso creati, alla periferia di Istanbul si era piano piano ampliato fino a diventare il fornitore delle principali profumerie della città.
L'idea vincente era stata l'utilizzo di soli ingredienti naturali. Gli oli essenziali, che venivano utilizzati, provenivano esclusivamente da frutti, fiori, radici, cortecce che lo stesso Ferit raccoglieva.
All'inizio si occupava di tutto, dalla produzione alla vendita, ma poi con l'espandersi dell'attività era stato costretto ad assumere manodopera e aveva dovuto delegare sempre più compiti ai propri collaboratori, anche se l'ultima parola spettava comunque a lui. Il signor Yilmaz si definiva un "uomo d'altri tempi". Per lui la parola data valeva più di qualsiasi contratto scritto ed una stretta di mano più di qualsiasi firma ed era stato proprio questo a creargli i primi problemi.
Aveva concesso credito ai clienti, fidandosi della loro onestà e correttezza, senza chiedere garanzie, salvo poi doversi ricredere amaramente ed aveva investito denaro, ottenuto in prestito dalle banche, in progetti che non avevano però ottenuto il riscontro sperato.
Quando poi in azienda era entrato il figlio Cemal, fresco di laurea in Marketing e Comunicazione, aveva sperato, con il suo aiuto di risollevarsi, ma le cose erano andate di male in peggio.
Cemal si era dimostrato saccente ed arrogante ed aveva finito col fare terra bruciata attorno a sé e all'intera Green Cosmetics, che aveva perso clienti e fatturato.
Il signor Yilmaz aveva anche una figlia, Leyla, una bella ragazza gemella di Cemal. A differenza del fratello, però, era molto più affabile e disponile ad imparare. Aveva studiato chimica farmaceutica e si occupava della creazione di nuove fragranze, ma, nonostante tutto il suo impegno, non aveva ancora trovato la formula vincente.
Il sig. Engin Aslan era il direttore finanziario e a lui rispondevano il responsabile acquisti e vendite. Tra i suoi compiti avrebbero dovuto esserci anche l'analisi dei punti di forza e di debolezza dell'azienda e la proposta di azioni correttive, ma, per quanto capace, non aveva maturato esperienza sufficiente in tal senso, avendo lavorato sempre e solo per la Green Cosmetics.
Infine c'era Deren addetta alla gestione del personale. Una donna tutta d'un pezzo dalla quale dipendevano le sorti, in bene e in male, degli altri impiegati e degli operai e perciò giustamente temuta.
Le sue proposte in tema di licenziamenti, assunzioni e promozioni venivano sempre avvallate dal sig. Ferit e quindi, di fatto, era lei a decidere e se prendeva di mira qualcuno non gli rendeva la vita facile.
C'era però una persona che sfuggiva a questa regola: Sanem Aydin.
Lei era l'ultima arrivata ed era stata assunta personalmente dal sig. Yilmaz. In realtà non aveva un compito specifico; si occupava di fare le fotocopie, per chi gliele chiedeva, di smistare la posta e consegnarla ai vari uffici, di rispondere al telefono e di altre piccole incombenze che potevano capitare quotidianamente. Proprio per la mancanza di un ruolo vero e proprio all'interno dell'azienda tutti si chiedevano il perché fosse stata assunta, ma nessuno aveva saputo darsi una risposta. C'era chi diceva fosse la figlia di un caro amico del sig. Ferit, chi addirittura l'amante o persino una figlia illegittima, ma la verità era rimasta avvolta nel mistero.
Dal canto suo Sanem preferiva ignorare le chiacchiere e considerava quel lavoro, che non amava ma di cui aveva un disperato bisogno, una manna dal cielo ed un risarcimento da parte di Allah per quanto le era capitato nella vita perché pur essendo giovanissima aveva già sofferto tanto.
All'età di diciotto anni aveva perso sua madre a causa di un male incurabile e due anni dopo, un grave incidente stradale l'aveva lasciata zoppicante e le aveva tolto per sempre la possibilità di diventare una ballerina. Era stato proprio l'infrangersi di quel sogno che l'aveva spezzata. Aveva ereditato l'amore per la danza dalla madre, che l'aveva iniziata a quella splendida arte fin da bambina ed era cresciuta con il desiderio di calcare i più famosi palcoscenici del mondo, salvo, poi, essere costretta a rinunciarvi.
Ora all'età di venticinque anni si ritrovava già priva di sogni e aspettative se non quella di arrivare il prima possibile al giorno successivo.
Cercava di nascondere il più possibile questo suo malessere, soprattutto al padre con il quale viveva, ma chi la conosceva bene sapeva quanto dolore ci fosse in lei e non poteva certo biasimarla.
Come non potevano essere biasimati tutti i dipendenti della Green Cosmetics, tra i quali aleggiava un clima di sconforto e paura dovuto alla voce, che ormai circolava da alcune settimane, di un cambiamento imminente. C'era perciò una grande curiosità per quella convocazione voluta dallo stesso sig. Yilmaz per quel venerdì pomeriggio in sala riunioni.
"Ringrazio tutti per la vostra presenza" esordì il sig. Yilmaz " per prima cosa voglio tranquillizzarvi sul fatto che, al momento, per quanto la situazione sia difficile, come ben sapete, nessuno rischia il proprio posto. Ho dovuto però prendere una decisione molto difficile per me, ma che spero riuscirà a salvarci. Ho trovato un ipotetico investitore ma questi, prima di rischiare, vuole verificare la correttezza del nostro bilancio e com'è strutturata l'azienda. Per questo motivo da lunedì saremo raggiunti dal Sig. Can Divit socio fondatore della Revision and Consulting Society.Il sig. Divit si fermerà tutto il tempo necessario a completare le sue analisi ed io vi prego vivamente di collaborare con lui e di soddisfare tutte le sue richieste."
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LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONE
RomanceOgnuno di noi ha qualcosa che lo rende unico. Spesso questo qualcosa è invisibile agli occhi e sfugge a un primo sguardo, abituato a cercare la perfezione e dove non la trova non si sofferma, passa oltre perdendo così, il più delle volte, la vera be...