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*guarda il trailer prima di cominciare a leggere se non l'hai ancora visto*

Canzoni consigliate (trovi la playlist "pov: u're in the dawn of destiny ff" su spotify nel profilo idkmels1)

Lovely- Billie Eilish ft. Khalid
Rolling in the deep- Adele
Empire State of Mind- Jay-Z ft. Alicia Keys
Sunflower Vol. 6- Harry Styles
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Harry Styles

Non può essersene andata per colpa mia. Sono arrivato a lavoro alle 8 e mi sono precipitato nel suo ufficio, dopo averla chiamata almeno una cinquantina di volte e lei non c'era, ho pensato che magari fosse andata a prendere il suo solito latte macchiato con il caramello, ho aspettato all'ingresso che arrivasse, ma non è mai successo. Ho salutato tutti con la speranza di vederla entrare da un momento all'altro, volevo scusarmi per averla baciata, volevo dirle che era per colpa dell'alcol così si sarebbe sentita più tranquilla. Ma lei non ha mai varcato la porta d'ingresso.
Alex, lo stagista simpatico, mi ha chiesto se era tutto apposto e gli ho detto di sì, non volevo sapesse che la stavo cercando. La cosa più strana è stata vederli tranquilli nel non vederla arrivare al lavoro, mi sono allora chiesto se fosse andata ad una riunione, ma quando sono entrato di nascosto nel suo ufficio per leggere la sua agenda, aveva segnato i progetti sul quale lavorare, il che mi ha fatto pensare che, probabilmente, non l'aggiorna da un po'.

Ho provato a chiamarla per altre venti volte, e se prima partiva la segreteria, adesso squillava, ma non avevo ricevuto nessuna risposta da parte sua. Le ho mandato qualche messaggio che le chiedeva se era tutto apposto tra noi e se lei stava bene, poi le ho chiesto di rispondere, ma quei messaggi sono rimasti vuoti di replica.

Mi ha anche chiamato Jeff, voleva parlare con Melany del matrimonio che si terrà tra una settimana e mezza, mi ha riferito di voler trovare un fotografo che ci seguirà per fare delle foto da mettere in qualche giornale, per fare un po' di scalpore. Anche a lui non ha risposto ed è lì che ho capito che allora non era per me che non rispondeva a chiamate e messaggi, forse era proprio tutto, voleva allontanarsi da tutti.
Ma volevo parlarle, dovevo. Sono un idiota, lei mi piace, ma non posso scombinarle la vita come sto continuando a fare, le prometterò di non toccarla più  a meno che non sia proprio lei a chiedermelo esplicitamente.

Sono nel "mio" ufficio, ho chiesto a Sarah di procurarmi una macchina da scrivere, voglio provare uno di quei metodi vintage; credo mi ispiri di più e di sicuro è più stimolante. È strano poterla maneggiare, ma mi rilassa. Sto buttando giù qualche parola e frase che potrei inserire in una canzone a cui sto lavorando e di cui vado molto fiero. Non appena finisco lo spazio per poter battere lettere con una sequenza continua e ripetitiva, sostituisco il foglio impregnato di inchiostro con un altro vergine.

"Sei la mia eccezione,
ed è questo che mi eccita,
il modo in cui tieni la lingua tra le labbra per concentrarti,
mi fa impazzire,
il modo in cui ti sposti i capelli corvini dal viso,
mi eccita,
il modo in cui ti massaggi le tempie,
mi fa impazzire,
il modo in cui mi guardi di nascosto attraverso il vetro che ci divide,
mi fa tremare."

Scrivo queste parole, mi piace come suonano, anche se dovrò provarle assieme alla melodia che ho in mente. Non mi accorgo che Ella fa capolino entrando nel mio ufficio dopo aver bussato.

«Ehi, tutto okay? Disturbo?» chiede educata avvicinandosi alla mia scrivania

«Uhm no, non preoccuparti, non mi disturbi» la rassicuro e lei sorride di rimando

«È nuova? Non sapevo esistesse ancora questa modalità di scrittura» riflette, riferendosi alla macchina da scrivere

«Mi piacciono le cose antiche, mi ricordano quanto sia cambiato il mondo nel tempo» le spiego mentre lei ghigna e le faccio un cenno con la testa come per sapere a cosa stesse pensando che la facesse sorridere

The dawn of destiny. H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora