Piena di incertezze

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Cheryl's pov
Cheryl: -perfetto, iniziamo il lavoro e lo finiamo oggi stesso, non sopporterei la tua presenza nella mia casa di nuovo- è già tanto se l'ho invitata oggi.
Evelyn: -penso di aver ricevuto il messaggio-
Cheryl: -perfetto, andiamo al piano di sopra- mi segue su per le scale, mentre scruta tutto la casa con estrema curiosità. Mi siedo sul letto mentre lei rimane in piedi, come un soldatino. Se al suo posto ci fosse stato qualcun altro lo avrei già incitato a sedersi sul letto vicino a me, però l'ho promesso a Toni, perciò faccio finta di niente.
Cheryl: -allora? Che argomento facciamo?-
Evelyn: -è uguale-
Cheryl: -se te l'ho chiesto significa che non ne ho la più pallida, sennò avrei già iniziato- è così difficile da capire?  Alla fine riusciamo a decidere un argomento abbastanza semplice. Inizio a scrivere sul computer, mentre lei attraversa con lo sguardo la mia camera.
Cheryl: -capisco che la mia camera è bella, però puoi anche aiutarmi con il lavoro al posto di stare muta come un pesce e studiare ThistleHouse-
Evelyn: -è una bella casa-
Cheryl: -si sapeva già-
Evelyn: -prima ho visto che c'è un'altra camera, è di tua madre?-
Cheryl: -no-
Evelyn: -e di chi allora?-
Cheryl: -perché ti interessa?-
Evelyn: -ho fatto prima io la domanda-
Cheryl: -se ti dicessi che non sono affari tuoi?-
Evelyn: -non mi soddisfa come risposta-
Cheryl: -fatti una ragione- ma chi si crede di essere? Già l'ho invitata a casa mia e ora sta anche facendo la strafottente. Quella camera è di Jason e se in tre anni nessuno ci è mai entrato, questo non succederà quest'anno, tantomeno oggi. Continuiamo con la nostra fantastica ricerca, finché non abbiamo finito. Finalmente.
Evelyn: -direi che possiamo fare una pausa-
Cheryl: -è curioso che a dirlo sia quella che non ha fatto nulla-
Evelyn: -va bene, hai fatto tutto tu. Diciamo che sono una frana nelle ricerche- e anche nel vestirsi. Annuisco semplicemente. Intanto suonano di nuovo alla porta.
Cheryl: -deve essere la pizza, arrivo subito- esco dalla camera, aprendo al fattorino che tiene in mano la tipica scatola quadrata e piatta della pizza. Rientro nella casa, in cui si diffonde subito un odore buonissimo. Torno nella camera, che trovo deserta.
Cheryl: -Evelyn?- non c'è ed io mi sto realmente iniziando a preoccupare. Forse sarà andata in bagno. Busso alla porta però anche lì non c'è nessuno. Mentre decido di scendere per controllare se magari è in cucina, mi accorgo che la porta della camera di Jason è leggermente aperta. Sbircio all'interno e quello che vedo mi costringe ad aprire completamente la porta.
Cheryl: -Evelyn?-

Toni's pov
Non mi sono mai sentita così sola nel mio gruppo di amici come adesso. Diciamo che senza Cheryl non ho nessun supporto e se anche riesco a spiccicare qualche parola, non mi trovo proprio a mio agio. Ormai ho quasi dimenticato com'è uscire senza di lei. Vado da qualche parte? Lei viene con me. Lei va da qualche parte? Io vado con lei. Non so neanche di cosa stiamo parlando.
Jughead: -Toni? Toni, ci sei?- mi riscuoto dai pensieri in cui mi sono catapultata.
Toni: -si?-
Jughead: -ti ho chiesto cosa ne pensi?-
Toni: -di cosa?-
Jughead: -non mi stai ascoltando?-
Betty: -Jug, lasciala stare, starà pensando a Cheryl, come sempre- dice per salvarmi dalla rabbia di Jug, riuscendoci benissimo, infatti dopo un po' il mio amico sorride.
Jughead: -dicevo, cosa ne pensi di Evelyn?-
Toni: -niente in realtà- chissà cosa staranno facendo a casa di Cheryl. Forse hanno già finito il progetto e si stanno divertendo, oppure Cheryl l'avrà insultata con una qualche sua tipica battuta e lei se ne sarà andata e sinceramente è questa l'ipotesi che preferisco.
Jughead: -seriamente? Non senti neanche il telefono- per la seconda vengo riportata, per mia sfortuna, sulla terra. Scuoto la testa e noto che il mio telefono sta vibrando sul tavolino. Lo prendo e vedo che è Cheryl.
Toni: -amore?-
Cheryl: -Toni- la sua voce rotta dal pianto.
Toni: -cos'è successo?-
Cheryl: -Evelyn, lei-
Toni: -cosa?- Jug mi guarda preoccupato ma io faccio spallucce, non ho la minima idea di cosa stia succedendo. Non parla più, sento solo dei singhiozzi.
Toni: -sto arrivando- mi alzo di scatto dalla sedia, dicendo a Betty che la aggiornerò su ciò che sta accadendo. Salgo sulla moto, per poco non sbilanciandomi e parto verso la mia ragazza. Cosa sarà successo? Evelyn le ha fatto del male? Ha detto qualcosa che ha ferito Cheryl? Magari un commento sulla sua famiglia? Inizio a pensare le peggio cose, fino a quando non vedo la porta d'ingresso di ThistleHouse aperta e Cheryl in piedi, sana e salva, mentre continua a piangere.
Toni: -amore- lei si fionda verso di me e mi abbraccia. La stringo a me, accarezzandole la testa per farla calmare. Entriamo in casa e lei mi prende la mano, come se avesse paura che da un momento all'altro io possa andarmene. Non dice una parola fino a quando non arriviamo in camera e lei si sdraia sul letto, non smettendo di piangere. Io la abbraccio, iniziando a grattarle la schiena e lasciandole dei piccoli baci lungo la clavicola.
Toni: -hey, cos'è successo?- mi avvolge la vita con le gambe, proprio come un koala.
Toni: -Evelyn ti ha fatto qualcosa?- continua a non parlarmi. Di nuovo i pensieri più negativi mi assalgono, facendomi rabbrividire.
Toni: -Cher, ti prego dimmi cos'è successo, sto iniziando a preoccuparmi davvero-
Cheryl: -è entrata nella camera di JJ- mi ha raccontato qualche volta che in quella camera non ci entra nessuno da ormai tre anni. Mi ha anche chiesto se volessi vederla, però ho risposto di no, non volevo farle ricordare tutto ciò che ha passato un anno prima che arrivassi alla Riverdale High.
Toni: -suppongo senza il tuo permesso- lei annuisce. Le prendo la mano, intrecciandola alla mia.
Cheryl: -ha detto che mio fratello è morto. So che è così, però nessuno me lo diceva più da mesi ormai. Sentirlo mi ha fatto rivivere tutto- nonostante sia passato tanto tempo dalla perdita di Jason, non riesce ancora a superarla. Ogni volta che la vedo così indifesa, mentre mi racconta delle sue paure o delle sue debolezze, il mio stomaco si stringe in una morsa tale da togliermi il fiato. Lei, una ragazza all'apparenza perfetta, è in realtà minacciata da un sacco di paure ed incertezze, ed io sono l'unica alla quale può parlare di qualunque cosa; sono felicissima che lei si fidi di me a tal punto da confidarmi totalmente il suo cuore.
Toni: -va tutto bene ora- le do dei baci sulla nuca finché non si calma del tutto.
Cheryl: -scusa se non ti ho fatto mangiare in pace da Pop's-
Toni: -tranquilla, posso andarci quando voglio. Tu sei molto più importante- sorride sul mio petto. Vorrei tanto prelevarle tutto il dolore che porta sulle sue spalle, e metterlo sulle mie. Odio vederla triste, odio vederla piangere, odio vederla senza il suo sorriso che tanto amo. Desidero solo la sua felicità, nient'altro.

Before the sparkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora