L'essenza del mio essere.

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Tanto, troppo tempo era passato dall'ultima volta che il ragazzo dagli occhi color mare trovasse la giusta ispirazione;

eppure quella era la sua vita, il suo essere.

Come poteva il miglior fotografo di Londra non riuscire a scattare una foto secondo lui 'corretta'?

Louis si poneva questo problema da quando, al matrimonio di sua madre, gli era stato dato del gay.

GAY.

Si sentiva così contrariato e allo stesso tempo così affascinato da quella denominazione che aveva occupato il centro delle sue giornate.

Non pensava di essere gay.

"sono sempre stato attratto dalle donne" ripeteva a se stesso.

ma non riusciva a conciliare quel tarlo con la sua quotidianetà e nonostante i suoi insistenti tentativi di riuscire a guardare al di fuori dagli schemi si ritrovava sempre a pensare a se stesso e a quella maledetta parola.

Però, per quanto potesse essere assorto e immedesimato nelle sue riflessioni, doveva portare a termine il suo incarico e trovare la sua ispirazione, così passeggiò.

Passeggiò a lungo e arrivando alla marina si sedette per cercare di trovare quel non so che che sarebbe riuscito, come sempre, a farlo essere ciò che era.

Il tempo passava e il rossore del cielo diventava sempre più pallido ma Louis rimaneva immobile, assorto nel suo mare di colori che si affievolirono con il suo spirito.

Il cielo era ormai buio e Louis non aveva ancora scattato alcuna foto.

Alzatosi dalla sua gabbia di ferro il fotografo decise di cambiare prospettiva.

"ci hai provato anche oggi, Louis"

si ripeteva cercando di autoconvincersi del fatto che l'effettivo problema stesse nella sbagliata essenza del mondo e non in quella parola;

da un lato Louis aveva ragione perchè, anche se non lo sapeva, il suo istinto lo stava portando alla svolta decisiva della sua vita.

Diversamente dal solito, Louis entrò nel piccolo bar del molo, un posto grazioso per le coppiette e ogni intenzionato a trascorrere del tempo rilassandosi, ma non certo l'essenziale per un fotografo altolocato come lui.

Louis si sedette al bancone ordinò, come a suo solito, un caffè espresso, di quelli che le persone importanti se ne fanno una vita.

"mi spiace, solo macchiato o lungo"

una voce troppo roca, per i gusti di Louis, interruppe le sue fantasie.

Harry non amava la vita frenetica e si fermava sempre a riflettere e a godersi, forse anche troppo per un ragazzo di diciannove anni, la vita, così si rifiutava sempre di fare caffè espressi, gli donavano un velo di angoscia che si trascinava fino alla sera.

"allora lo prenderò macchiato"

Louis era così affascinato dal ragazzo dai capelli ricci, perchè qualcuno avrebbe dovuto mai rifiutarsi di fare un caffè espresso?

Cosa c'era dietro gli occhi verdi del barrista del molo?

così decise di fare la domanda più scontata del mondo

"...ma perchè?".

Harry sorrise lievemente mostrando una delle sue fossette che lo rendevano così unico e iniziò a preparare il caffè di Louis.

"perchè?"

ripeté il ragazzo dai mille impegni. Harry portò a termine il lavoro e lo porse a Louis.

Il moro bevve metà tazzina quando Harry si sedette difronte a lui rimanendo aldilà della sua postazione di lavoro.

"Ogni individuo dovrebbe vivere a pieno ogni cosa che gli capita, non dovrebbe avere tempo per correre, dovrebbe congelare ogni momento e non volerlo più rivivere, perchè già lo si è vissuto a trecentosessanta gradi"

rispose infine Harry mentre osservava le labbra di Louis dischiudersi in un sorriso sulla tazzina.

Louis lo guardò per degli istanti che sembravano riempirgli il cuore e svuotargli la mente ma non gli ci volle così molto per prendere quella che era stata la migliore decisione della loro vita.

"vieni con me"

lasciò una banconota sul bancone e si avviò per il molo.

Harry si tolse il grembiule da lavoro e lo seguì senza farsi troppe domande.

I due camminarono insieme, passeggiando in silenzio fino alla spiaggia.

Louis prese la sua macchina fotografica e immortalò il mare, niente flash, nessun effetto, solo il mare e il blu del cielo.

risistemò la sua macchina fotografica e si voltò verso Harry che era rimasto in silenzio ad ammirarlo.

"Tu sei l'essenza del mio essere"

Disse infine Louis, capendo che l'ispirazione non arriva dai colori smorzati ma dalle sfumature dell'anima.

così non curandosi più del suo tarlo fisso decise di passare il resto della sua esistenza con il riccio dagli occhi fatti di anima.

Soul eyes.~ oneshotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora