Undici
Dalla radio si sentì un rumore e io mi girai verso Will.Io: Che...che cos'era?
Will: Uno sparo... Spero di sbagliarmi.
Joyce: Hopper e Jonathan saranno lì a momenti.
Hopper: Joyce, mi senti? Non posso chiamarti dal telefono perché potrebbero rintracciarci. Userò il walkie-talkie.
Joyce: Ti sento, Hopper. Siete arrivati?
Jonathan: Stiamo entrando. La bici di Mike è qui.
Hopper: Ma lui non c'è.
Io: Provate nella stanza del ricetrasmettitore...Dissi con una voce preoccupata e tremante. Max mi abbracciò.
Hopper: Jonathan, entra tu. Ti copro le spalle.
Jonathan: Oh, Cristo...
Hopper: Che hai visto?
Jonathan: Del sangue... con Mike accanto.
Hopper: Respira ancora. Portalo in braccio e bendagli la ferita con qualcosa.
Jonathan: L'ospedale non è molto lontano da qui.
Hopper: Muoviamoci.
Joyce: Hopper, mi senti?
Hopper: Mike è gravemente ferito. Gli hanno sparato. Speriamo che il proiettile non abbia colpito la pleura.Era tutta colpa mia... Scoppiai a piangere davanti a tutti.
Joyce: Ei...Vedrai che starà bene...
Lucas: Come al solito è sempre colpa tua!
Max: Lucas, smettila.
Lucas: Non difenderla sempre! Se il mio amico... se il mio amico non verrà mai più qui è solo per causa tua!
Joyce: La colpa non è di nessuno. Cerchiamo di stare uniti adesso. Brenner è ancora in circolazione e dobbiamo stare accanto a Mike.
Io: Andiamo da lui...
Joyce: Non puoi uscire di casa.
Io: Voglio andare da lui!Urlai inginocchiandomi.
Joyce: Sali in macchina.
Max: Vengo anche io.
Will: Veniamo tutti.Intanto
Hopper: Dottore, il ragazzo ha bisogno di voi.
Dottore: Che è successo, agente Hopper.
Jonathan: Gliene parleremo dopo. Faccia qualcosa intanto!
Dottore: Lo porteremo in sala operatoria e vedremo cosa fare... Anche se non credo ci sia molto da fare...
Hopper: Faccia il possibile. La prego.
Dottore: Vedrò di fare del mio meglio.
Segretaria: Ei, signorina. Non puoi entrare! Devi darmi il documento!
Io: Mi faccia passare.La guardai intensamente.
Joyce: La ragazzina è con me.
Segretaria: Signora Byers. Lei è sempre qui?
Max: Le sembra il momento di scherzare?Mentre loro la distraevano io corsi verso Hopper e Jonathan. Erano seduti in sala d'attesa.
Hopper: Undi, che ci fai qui?
Io: Dov'è Mike?
Hopper: Lo stanno operando.Abbracciai mio padre piangendo a dirotto.
Hopper: Starà bene, vedrai...
Io: Lo dici solo per farmi stare meglio, ma sai anche tu che non sarà così.
Jonathan: Mike è un ragazzo forte. Tra qualche giorno si alzerà da quel letto e tornerà con noi.
Karen: Dov'è mio figlio?!
Nancy: Mamma, rilassati...
Hopper: Karen, è in sala operatoria.Il dottore uscì con Mike su un lettino e lo portarono dentro una stanza.
Dottore: Abbiamo estratto il proiettile. Fortunatamente la pleura non è stata toccata. Ci vorranno giorni prima che il ragazzo si svegli.
Corsi in quella stanza e appoggiai la mia fronte alla sua.
Io: Mike... scusami per tutto. Non voglio perderti.
Gli presi la mano e gliela strinsi forte.
Io: Torna da me, ti prego.
Dissi quelle parole singhiozzando. Poi appoggiai la testa sul suo petto.
Io: Non avrei mai dovuto trattarti in quel modo. Non sarei mai dovuta stare con Louis mentre tu cercavi di proteggermi. Sarei dovuta starti accanto, passare ogni secondo con te e continuare a sorridere mentre tu suonavi la tua chitarra. Ricordi quando mi truccasti per la prima volta? Che buffo... sembra solo ieri... Ricordi quando... quando Hopper voleva che non mi vedessi più e allora hai finto che dovevi stare con tua nonna? (Sorride) Tutto questo perché preferivi che odiassi te piuttosto che Hopper... Però adesso apri quegli occhi e sorridi.
Aprii la sua mano e vidi un biglietto. Lo teneva stretto. Nel biglietto c'era scritto "Brenner sta andando al Luna Park. Credo abbia una base lì. Proteggete Undici e ditele che la amo."
Io: Lo hai scritto dopo lo sparo? Sei riuscito a sentirli... Ti amo anche io...
Hopper: Ei, tutto bene?
Io: Mike ha sentito dove sono diretti. Lo ha scritto in questo biglietto.
Hopper: Al Luna Park... Bene. Andrò lì.
Io: Papà, stai attento.
Hopper: Al mio ritorno Mike sarà sveglio. (Sorride)
Io: A dopo, papà...Eravamo tutti nella stanza... Aspettavamo che si svegliasse...