<Tesoro svegliati, siamo arrivate> apro piano piano gli occhi e vedo tutte le persone che iniziano a scendere.
Mi stiracchio e mi alzo seguendo mia mamma all'uscita.
Scese dall'aereo, ci fermiamo ad aspettare le nostre valige che non tardano ad arrivare, infatti 30 minuti dopo siamo fuori dall'aeroporto.
<Mamma eccolo saliamo su questo> dico a mia mamma appena vedo un taxi fermarsi davanti a noi.
<Buongiorno signore, dopo devo portarvi?> ci chiede il tassista
<Via America, 208B> risponde mia madre.
Il tassista mette in moto e partiamo. 1 h e 20 minuti dopo siamo davanti alla nostra nuova casa, che come disse mia madre, è enorme.
<wow> dico mentre sono immobile a guardarla.
<Te l'avevo detto che ti sarebbe piaciuta, entriamo?> mi chiede mia mamma.
<Si > le rispondo sorridendo.
Il tassista ci aiuta a scaricare le valige, mia mamma lo paga e se ne va.
Entrate dentro la casa è ancora più bella di come sembra fuori.
All'entrata ce un grande salotto con un divano al centro, una televisione maxischermo, un camino è um enorme tavolo per quando avremo ospiti.
Proseguendo troviamo la cucina a penisola è un piccolo tavolo.
<Ragazze, finalmente siete arrivate> ci dice Alan scendendo le scale.
Mia mamma gli corre subito in contro e si butta tra le sue braccia.
Io mi incanto a vederli e penso a come è stata mia mamma nei 5 anni seguenti la morte di mio padre. Mio padre mori quando avevo 7 anni in un incidente stradale, ma mia mamma ha sempre detto che non è stato cosi.
Sta con Alan da 3 anni, lui la tratta benissimo, a me sta simpatico e sono felice se la mamma è felice. Lui ci rende entrambe felici.
Mia mamma ha voluto farmi finire il liceo nel Michigan prima di trasferirci e iniziare qua il college.
<Mamma, Alan io esco a comprare delle cose che mi servono, vi serve qualcosa?>
<No grazie cara, mi raccomando torna a casa per pranzo> mi dice Alan sorridendomi e accompagnandomi alla porta.
Sono uscita per fare una passeggiata, orientarmi un po e lasciare da soli la mamma e Alan che non si vedono da 5 mesi.
<AHIIII> dico andando a sbattere contro una persona.
<Cazzo scusa, non ti avevo vista, perdonami, davvero, e che ero distratta, non era mia intenzione, davv..> mi dice di getto la ragazza
<Tranquilla non preoccuparti, ero distratta anche io> le rispondo sorridendole.
<Sono Carlotta, abito qui a fianco. Tu sei nuova?> mi chiede la ragazza che si chiama Carlotta
<Piacere Camilla, si mi sono trasferita proprio oggi.> le rispondo
<Oh fantastico!! Sei iscritta al college Amasti?> mi chiede e io annuisco
<Allora ti va se domani andiamo insieme? Cosi ti aiuto ad orientarti> mi chiede Carlotta
<Certo, mi farebbe piacere> le rispondo
Dopo ciò, mi lascia il suo numero di telefono e se ne va.
Io continuo la mia passeggiata e dopo circa 1 oretta torno a casa, pranzo e vado in camera.
Arrivata in camera, mi butto sul letto e crollo in un sonno profondo.
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AL SORGERE DEL SOLE
RomanceCamilla si è appena trasferita a New York con sua mamma. Camilla e la madre Anne, sono molto legata, ancora di più dopo la morte del padre. Camilla conosce subito una ragazza, Carlotta, con la quale instaura un bellissimo rapporto. Carlotta fa subit...