Da quella sera sono passate alcune settimane. Alcune settimane in cui sono stata felice perché ho avuto un punto d’appoggio costante. Era lui. Quell’amico che mi faceva sentir bene e sicura di me.
“Solo quando sei con lui però.” Il mio subconscio ha ragione questa volta.
Ha fottutamente ragione, ma a me va bene così.
Sono le 3.30 del mattino e non riesco a prendere sonno. Ho una sensazione di paura e ansia addosso.
Non riesco a capire perché, o forse lo so ma non voglio dar retta a quel pensiero che imperterrito martella nel mio cervello.
Vado avanti così sin quando stremata dall’angoscia e dal pianto mi addormento.
Ormai sono sveglia e pimpante e mi sto preparando ad uscire, ma ammetto di non avere tantissima voglia di stare con altre persone al di fuori del mio amico.
Ormai era diventato l’unica fonte di tranquillità. Quella tranquillità pura, semplice e vera. Quelle ore passate a non fare nulla e non essere giudicata per me valevano una vita.
Esco con le mie amiche raramente ormai, rivederle è bello quanto complicato. Essere partecipe a tutte le discussioni mi è quasi impossibile in quanto non ci sono mai e non so.
Quelle quattro persone sedute davanti a me sono parte integrante di me, ma non riesco. Perché non riesco a stare nemmeno con loro cazzo? Non so darmi una risposta.
“Sei sempre tu il problema, devi svegliarti!” quell’odiosa voce dentro di me, perché non sta zitta ogni tanto?
Probabilmente è un’altra domanda a cui non ho risposta.
Si è fatto tardi e penso sia meglio che torni a casa, qui mi sento davvero in più.
Una volta arrivata a casa mi metto a pensare, come sempre d'altronde.
Il mio letto, una tazza di tè, la musica e ventimila pensieri in testa erano diventate la costante delle mie giornate. Oltre alla sigaretta dopo cena insieme al mio amico.
Stasera però c’è qualcosa che non va nei miei pensieri. C’è qualcosa che non quadra.
<Mi sento bene…> sputo fuori quelle parole lasciandole sospese per aria.
Effettivamente è così, sto bene. I miei pensieri complessi non mi stanno risucchiando le energie, anzi sto riuscendo a fare un’analisi della mia vita. Cosa che ormai da anni riesco a fare solo nelle sedute con la mia psicologa una volta al mese
Oggi sento che forse dentro di me è cambiato qualcosa…
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Eii, ecco la terza parte, spero vi piaccia.
Ho pronte altre due parti da pubblicare.
Grazie a chi sta lasciando dei voti.
Aggiorno presto🤍
G.
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Amati
Short StoryAmati Amarci è la parte più complicata della nostra esistenza. Come si ama ogni parte di noi stessi? Come e quando smetteremo di giudicarci e puntarci da soli il dito contro? Quella parte di te che odi, che guardi e sbuffi, che toglieresti senza nes...