Guardo il vuoto davanti a me e il silenzio della sera, viene interrotto dal suono del mio cellulare. Lo estraggo dalla tasca e sullo schermo appare il numero di mio padre. Non'appena accetto la telefonata, aspettandomi di sentire la voce di mio padre, vengo colto di sorpresa da una voce femminile, quella della Signora Mihriban. «Pronto Can?» esordisce con voce squillante. «Mi dica Signora Mirhiban!» rispondo alquanto incuriosito di sentirla. «Ho un piccolo favore da chiederti. Sono in un posto molto affollato e rumoroso adesso, non riesco a sentirti» dice e in sottofondo, sento molte voci chiassose. Mi dico che probabilmente si starà godendo una bella serata, in compagnia di mio padre. «Pronto?! Pronto?! Sei a casa?!» chiede, cercando di sentirmi. Le rispondo di si e lei, continua a parlarmi. «Ah, va bene, molto bene! Ascolta, non riesco a raggiungere Sanem, cioè non riesco a mettermi in contatto telefonicamente con lei» dice e sono sempre più confuso da questa telefonata. Non sto capendo nulla, cosa vuole da me?! «Ecco, le ho spiegato tutto, le ho già scritto tutto su un pezzo di carta! Le ho scritto del biberon, del ciuccio, dei pannolini, ma ho dimenticato di scriverle del latte!» dice agitata, lasciandomi interdetto nel sentire le parole come Biberon o pannolini. «Dio non voglia, ma la bambina potrebbe svegliarsi e se accade, il latte deve essere pronto, hai capito ciò che intendo dire?» chiede in fine. Bambina?! Da dove salta fuori questa bambina?! «La bambina?! Che bambina?!» chiedo, cercando di capire di cosa stia parlando. Il chiasso in sottofondo è molto forte, tanto da chiedermi in che razza di posto siano finiti mio padre e la Signora Mihriban. «VAI DA SANEM! TI DIRÀ TUTTO LEI! CAPITO?!» urla, cercando di sovrastare quel rumore. «Va bene, glielo dico io..» rispondo poiché non mi rimane altro che accettare quella richiesta, nonostante non abbia capito cosa ci faccia Sanem con una bambina in casa. E poi, ammettilo Can, è una scusa anche per vederla..
Non sento più nulla dall'altro capo del telefono e mi accorgo che la Signora Mihriban ha messo giù la telefonata. Mi rigiro il telefono tra le mani e resto qualche secondo a pensare a tutta questa strana situazione. Mi alzo dalla sedia e ancora molto confuso mi avvio in direzione della casa di Sanem. Arrivato nel suo giardino, noto le luci del salone accese e riesco a intravedere lei, seduta sul divano. Entro in casa lentamente e la scena che mi si para davanti, è la più strana e la più bella che abbia mai visto. Sanem, culla dolcemente una minuscola creatura. Il cuore mi si ferma per un solo istante, per poi iniziare a battere cosi veloce, da sembrare quasi che voglia uscire dal petto.
Mi avvicino a lei lentamente in silenzio e, solo quando le sono abbastanza vicino la saluto con un semplice «Ciao» detto forse un po' troppo ad alta voce. Sanem si volta verso di me, colta forse di sorpresa e con un sussurro ricambia il mio saluto, indicandomi la bambina, come se volesse dirmi di fare piano, per non svegliarla. Guardo quella bimba, avvolta nelle sue copertine, nel suo sonno profondo e ne rimango incantato, sorridendo e chiedendomi quanta dolcezza può contenere un corpicino cosi piccolo. «Che bella bambina! Come si chiama?» chiedo curioso di saperne di più. Mi risponde dicendomi che il suo nome è Kiraz e a me sembra un nome bellissimo, dolce proprio come le ciliegie, adatto per quella meraviglia. «Anche il suo nome è bellissimo» le dico, non riuscendo a staccare gli occhi da quel visino addormentato. A quel punto, una domanda si fa strada nella mia mente e senza attendere oltre, provo a cercare la risposta che cerco. «Di chi è questa bambina?» chiedo curioso di scoprire come stanno le cose. Sanem si alza dal divano e mi si avvicina, sussurrando la risposta che cerco. «Ecco.. È di un'amica di Mihriban del villaggio. Lei è un infermiera e, una volta alla settimana ha il turno di notte. Quando capita, lascia la bambina a Mihriban» mi spiega e inizio a comprendere finalmente ogni cosa. «Mihriban aveva da fare, e ovviamente..» aggiunge e capisco che per aiutare, questa notte ha deciso di tenere lei la piccola. «Adesso ho capito, ho capito!» le dico, comprendendo finalmente la situazione di ciò che la Signora Mihirban aveva provato a spiegare al telefono. Quasi dimenticavo! Il messaggio da parte di Mihriban!!
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GOCCE D'AMBRA (SOSPESA)
FanfictionCosa succede a due anime quando, a causa di una tempesta, sono state costrette a dividersi? Può un amore, che sembrava fosse inossidabile, sopravvivere ad una separazione di un anno? "Vai via" "Addio" La storia di Can e Sanem riparte da qui. Nuovi...