Thinking Out Loud

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Mi svegliai di colpo a causa di un rumore devastante, spaventata scesi dal letto ed andai in cerca di qualcuno. Erano le quattro e cinque di mattino quando cercai disperatamente Yuri, avevo paura che fossero entrati dei ladri. Corsi in camera sua e mi accorsi da dove proveniva quel rumore: Yuri è caduto dal letto. Risi così tanto che finii per cadere a terra, facendo compagnia a quel disadattato.
<< Certo che sei proprio un coglione!>>
<< Zitta. Mi sono fatto un male cane al braccio destro, aiutami ad alzarmi, ti prego.>> capii subito che la sua era una vera sofferenza e alzandomi di fretta, aiutai Yuri a tornare a letto.
<< Vuoi qualcosa?>>
<< Portami del ghiaccio per favore>> corsi velocemente le scale che quasi inciampai sui miei stessi piedi. Andai in cucina, feci una cioccolata calda e presi per ultimo dei biscotti e il ghiaccio. Tornai in camera di Yuri guardando dove mettevo i piedi per evitare di rovesciare il tutto.
<< Perché ci hai messo così tanto? Ti ho chiesto solo di portarmi del ghiaccio eh.>>
<< Senti eh. Tieni, mangia, riprenditi e soprattutto NON LAMENTARTI.>>
<< Uh, che Cassie premurosa che abbiamo qui.>> disse appena prese il vassoglio con le sue grandi e ruvide mani.
<< Questi sono momenti rari, quindi aproffitane.>> dissi facendogli l'occhiolino e dirigendomi verso la porta.
<< Resti a dormire con me? Così evito di cadere di nuovo.>> 
<< In poche parole mi stai chiedendo di farti da cuscino.>> dissi in modo frettoloso e strafottente
<< Esattamente. Vedo che capisci al volo ragazza mia.>> e con un colpo di mano mise in primo piano la parte vuota che mi ha lasciato
<< Uhmm, va bene. Spero che questo non accada più.>> dissi mettendomi sotto le corperte e addormentandomi mentre lui mi abbracciava affettuasamente da dietro.

9.30 di mattino
<< SVEGLIA YURII OGGI SI SUONA!!!!!!>> quella voce piombò dal nulla nel bel mezzo del mio solito sogno notturno. << Oh cazzo, mesa che ho interrotto qualcosa...>> disse subito con molto imbarazzo
<< Certo france' che non capisci proprio una minchia. Fatemi dormire in pace.>>
<< E NO CHE NON TI LASCIAMO DORMIRE TRANQUILLO. SIA MAII.>> una seconda voce si aggiunse dopo neppure due secondi dalla frase di Yuri: era Riccardo.
<< Oddio ma che sta succedendo qui?>> disse Edoardo entrando curioso in camera.
<< Bene, ora siete al completo. Yuri vai con loro e lasciatemi dormire.>> dissi scorbutica, odio le mattine.
<< Ma io sono confuso.>> disse Edoardo con la faccia da cucciolo, fanculo, mi sciolgo troppo facilemente quando fa quel genere di facce.
<< Non è successo nulla, non abbiamo fatto niente di niente. Yuri è caduto dal letto stanotte e quindi dopo averlo aiutato gli ho fatto un po' di compagnia. Okay?>> dissi alzandomi dal letto per andare in camera mia. 
<< Okay Cassiee>> dissero in coro i tre ragazzi.
Arrivata in camera decisi cosa mettermi: la felpa della obey, i miei soliti skinny e le vans basse rosse. Poi decisi di andare in cucina a fare colazione dove incontrai tutti.
<< Oggi che facciamo?>> disse Riccardo, certo che era proprio carino come ragazzo.
<< Boh vediamo, tu Cassie che fai?>> disse, invece, Edoardo
<< Penso che andrò a comprarmi qualche vestito, mi fai da fashion blogger gay?>> iniziarono tutti a ridere
<< Ma volentieri, ccioè ovvio che sì. Però mi serve l'aiuto di questo branco di froci>> e iniziò a muovere per aria la mano destra in modo insensato
<< Sono ben accetti. Tra 10 minuti andiamo tutti insieme appassionatamente.>> dissi rivolgendomi a tutti prima di dirigermi verso il bagno per darmi una rinfrescata.
Dopo una decina di minuti uscimmo di casa per andare verso il centro commerciale, era pieno di negozi che mi sono sempre piaciuti, come ad esempio: American Apparell, Stradivarius, Subdued, Brandy, Pull&Bear, H&M ecc.
La nostra uscita durò per due ore e poco più e quando uscimmo dovetti dare due buste a testa per quanto avevo comprato. Si può dire che avevo un tantino esagerato, forse un po' troppo, ma ne avevo proprio bisogno. A pranzo andammo a mangiare da KFC e poi tutti a casa di Riccardo.
Era una casa molto carina, ben arredata anche se non era chissà quanto grande. Ci dirigemmo verso la sua camera e loro iniziarono le prove per la band. Cominciarono con "Thinking Out Loud" di Ed Sheeran e rimasi sorpresa per le voci che avevano. Non me lo aspettavo che cantassero tutti così bene, ma Riccardo mi colpì. Una mazza che trapassa la gabbia toracica fino ad arrivare dritto al cuore indifeso. E mentre sorrideva non dava più l'aria di un cattivo ragazzo, anzi, sembrava proprio un angelo. Mi starò per caso prendendo una cotta per lui? 

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CIAO RAGAZZE
ECCO IL NUOVO CAPITOLO CHE SPIEGA APPROSIMATAMENTE IL SENSO DELLA STORIA
FATEMI SAPERE SE VI E' PIACIUTO, AL PROSSIMO

Insegnami a respirare. || MyDreams & Crookids.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora