Passano un paio di ore. La situazione non accenna a cambiare a villa Russo. Le vedette sono sempre e solo li, a sorvegliare il posto ,comandati dal boss di Filadelfia, che ormai è finito nel mirino di Anthony e Vincenzo, come anche Tommaso: la situazione cambia ,infatti, proprio a causa sua.
In un momento di silenzio generale, Tommaso esce dalla porta della villa ,salutando Frank.
Esce poi dalla villa, con un'area costante di nervoso, di benevolenza, di orgoglio ,e con gli occhi tipici di un uomo senza alcun tipo di pietà, come ha dimostrato ampiamente poco tempo prima.
Insomma, l'uomo esce dalla villa, recandosi verso un'auto, una Ford Mustang del 1964, bianca.
Tommaso entra tranquillo nell'auto.
Seduto ai sedili posteriori c'è Vincenzo, che possiede un coltello.
Vincenzo mette il coltello molto vicino alla gola di Tommaso , sotto il mento.
Tommaso però non sembra stupito o timoroso, anzi ,dice a Vincenzo:-" È così ti hanno salvato la pelle eh, bravo bravo, beh dai cosa aspetti su ,uccidimi ,accirm e librt a' cùscienz"
Vincenzo viene dunque provocato ,viene spinto a compiere l'omicidio:-"Ma perchè l'hai fatto ,perchè ci hai abbandonati lì, pezzo ri mmedda"
Tommaso risponde subito:-" Pcchè l'ho fatto? Perchè ti ho visto troppo legato a quel ragazzo, e po', e' comànd song e' comànd"
Vincenzo a questo punto ,non ne può praticamente più, e avvicina così vicino il coltello alla pelle di Tommaso che quasi gli buca la gola.
Per il nervoso che continua a crescere,Vincenzo dice a Tommaso :-" Stai zitto cugghiuni, stai zitto" ,piangendo dalla rabbia.
Ma poi ,Tommaso posiziona la ciliegina sulla torta:
-"E poi dovrèst ringraziarmì, nun teng uccisò chillu mocciòs".
Ed è qui che Vincenzo non ne può veramente più, lui che di pazienza non ci vive di certo.
Vincenzo accoltella quindi il suo amico di sempre ,con il quale, mantenevano alti gli affari illegali di tutta Filadelfia: Gola tagliata, sangue sparso per tutta l'auto e Vincenzo che esce da essa.
Anthony era lì, osservava in silenzio la scena.
In questi venticinque minuti nel frattempo, è calata definitivamente la notte.
Le vedette sono lì a sorvegliare la villa.
Non essendoci nessuna porta di riserva ,i due devono obbligatoriamente entrare dall'ingresso principale. Anthony dunque pensa a qualcosa di assolutamente geniale: corre tra gli alberi, davanti la villa ,e ,senza farsi notare, butta delle grosse pietre contro il muro della villa.
Gli scagnozzi di Russo ,ovviamente ,si recano preoccupati, tutti assieme,a vedere cosa sia successo.
Anthony nel frattempo ,torna dall'altra parte della villa, da Vincenzo.
I due dunque,sono liberi di entrare nella villa, ma abbastanza in fretta ,prima che gli uomini del boss si accorgano che è tutta una farsa.
Anthony e Vincenzo fanno il loro ingresso quindi all'interno della grande villa del boss.
Anthony ritorna nel posto dove comunque è cresciuto ,anche se per poco, anzi ,pochissimo tempo,mentalmente.
Ma il ragazzo vuole crescere ancora di più, e questa voglia di crescita mai pienamente soddifatta ,lo porta nella camera da letto: Frank Russo infatti ,è lì ,dormiente ,almeno fino all'arrivo dei due.
Landolina però ,prima di recarsi nella stanza del boss passa dal piano terra ,dove distrugge praticamente tutto ciò che trova ,senza armi, senza nulla.
Distrugge vasi, Vincenzo usa il coltello che ha per graffiare ,tagliare, rompere, e accoltellare ,tutto quello che trova davanti, come il divano.
Insieme si recano anche nella stanza simbolo degli affari del boss Frank Russo, da lì gestisce infatti tutti gli affari: l'ufficio, quello dove Anthony ha comunicato di voler far fuori Gabriel Guzzetta.
Insomma , anche qui, distruggono tutto, fogli con su scritto tutti i numeri ,gli affari, segnati dal boss man mano che il patrimonio cresceva.
Distrutto praticamente tutto il piano terra, i due si recano nella stanza da letto.
Appena entrato però, Landolina non vede nessuno:il boss non era nel suo letto, come pensavano il ragazzo e Vincenzo.
Il boss anzi, non era proprio in camera:clamorosamente è scappato, forse sentendo i rumori provenienti dal piano inferiore.
Vincenzo però ,fiuta un particolare, osservando il grande armadio posizionato in camera: è infatti socchiuso, si intravede quindi una piccola luce proveniente paradossalmente dall'interno dell'armadio.
Allora ,avvisando Anthony ,si avvicina all'armadio ,piano ,con passi lenti e contati, si posiziona di spalle ,e poi con uno scatto, apre l'armadio.
È qui che i due scovano incredibilmente un tunnel, lunghissimo, con adirittura delle torce posizionate ai lati, per far luce.
Anthony allora, comprendendo tutto, esclama :-"Staiu figghiu ri arrusa, è scappato qui dentro"
E allora Vincenzo :-"Si Antò, ci avrà ascoltato da giu ,e
sarrà scappatu cca rintra"
Anthony e Vincenzo però, non ci stanno a lasciarlo fuggire così, quindi si addentrano nel tunnel, chiudendo l'armadio, anche perché tutti gli uomini del boss sono tornati indietro e stavano ispezionando tutta la villa, e quindi tutte le stanze della villa.
Anthony e Vincenzo dunque sono all'interno del misterioso tunnel di fuga del boss Russo.
Il tunnel, a parte le torce ai lati, non presenta praticamente niente ,a parte la lunghezza: sembra infatti ,infinito ed Anthony e Vincenzo ,ineffetti,ad un certo punto ,avranno camminato ininterrottamente per
sei-sette kilometri, iniziano ad avere dei leggeri mancamenti, sarà per la stanchezza, sarà per la sete.
Ma è Anthony ad accusare per primo il colpo: dopo praticamente un'ora e venti minuti circa di camminata, e quindi di ben otto kilometri ininterrotti, sviene improvvisamente a terra, nel bel mezzo del tunnel, che oltretutto si faceva sempre più ripido e piccolo , e quindi si notava ,progressivamente ,un senso di claustrofobia.
Vincenzo prova subito a svegliare e a far riprendere Landolina ,con degli schiaffi sul volto, ma è tutto inutile ,Anthony è svenuto.
Vincenzo allora ,con una forza di volontà incredibile,prende Anthony e lo posiziona sulle sue spalle,portandoselo dietro per tutto il resto del tunnel "infinito" ,la grotta "bunker" del boss Frank Russo.
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Welcome To Little Italy
General FictionLa storia di un ragazzo che nonostante le difficoltà familiari ed economiche ,ha un obbiettivo: farsi un nome all'interno della criminalità organizzata italo americana,partendo dalla Little Italy di New York. La storia pur essendo incentrata sul pro...