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Miyoung era appoggiata alla schiena di Chanyeol, mentre si rilassava ascoltando il suo respiro muoversi sotto di lei e con gli occhi ammirava il paesaggio più bello che avesse mai visto.
Quando con la coda dell'occhio vide all'improvviso una mano di Chanyeol staccarsi velocemente dal manubrio e portarla verso di lei per afferrarle bruscamente un braccio, nel vedere questa sua mossa insolita che non gli aveva mai visto fare prima, capì subito che c'era qualcosa che non andava.

Non ebbe neanche il tempo di chiedere o di capire cosa stesse succedendo che sentì un forte dolore al braccio, nel punto in cui il gigante l'aveva afferrata, che si sentì spingere di lato verso il lato della strada e sentì il suo sedere abbandonare il sedile della moto.
Fu una questione di pochi secondi prima che si rendesse conto di aver sbattuto con il casco nella strada dura, di aver strisciato e rotolato nel cemento per un paio di metri, e prima che le sue orecchie iniziarono a sentire, in modo ovattato a causa della struttura del casco che aveva in testa, un forte stridio di metallo e seguito subito dopo da un forte botto.
Con il cuore che le batteva a mille e la vista leggermente offuscata provò inutilmente ad alzarsi in piedi per cercare Chanyeol; lo cercò con gli occhi per un paio di secondi, e lo vide avvicinarsi verso di lei, mentre si toglieva il casco dalla testa e lo lanciava via. Nel vederlo sano e salvo, fece un leggero sospiro di sollievo, prima di svenire.

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Con le mani tremanti e il cuore in subbuglio, Chanyeol, restò seduto immobile davanti alla ragazza sdraiata per terra; la sua mente, mai stata così vuota in tutta la sua vita, non riusciva a formulare un pensiero di senso compiuto.
Si mise le mani nella testa, facendo scivolare i morbidi capelli tra le sue lunghe dita e fece un profondo respiro.
- Calmati Chanyeol... - parlò tra sé, piano. Alzò lentamente gli occhi verso Miyoung e il suo cuore iniziò nuovamente a battere veloce come un treno. Strinse la mano in un pugno, e provò a ricacciare indietro le lacrime che minacciose provavano a fuggire via dai suoi occhi.
Osservò la sua gamba e appena notò una ferita che non smetteva di sanguinare, prese un lembo della sua maglietta, ormai rovinata, e con forza ne strappò un pezzo; lo piegò per bene, e con un gesto deciso lo mise sopra il taglio, cercando di fermare il sangue.
-M-m-mi d-dispiace... - la voce tremante e disperata di un uomo fece venire i brividi a Chanyeol, che si girò di scatto verso di lui; aveva completamente dimenticato il coinvolgimento dell'uomo che adesso gli stava di fronte.
Restò in silenzio, a osservarlo, mentre lentamente si avvicinava a loro.

Lo guardò negli occhi per un paio di secondi e la prima cosa che provò fu rancore; scorse nei suoi occhi pieni di lacrime del senso di colpa, immenso senso di colpa, così grande da fargli ignorare completamente la presenza di una grande ferita alla testa, dai cui scorreva del sangue.
- S-state b-ene..? - parlò ancora; si avvicinò ancora di più, e nel momento in cui l'uomo vide Miyoung stesa a terra, priva di sensi, con una gamba piena di ferite sanguinanti, sbiancò e barcollò leggermente sul posto.
Chanyeol d'istinto si mosse verso di lui, ma la ferita di Miyoung che stava tamponando ebbe la forza di una calamita, impedendogli di alzarsi in piedi.
- Si sieda a terra, perde sangue dalla testa. - rispose Chanyeol, spostando lo sguardo dall'uomo e portandolo verso la sua ragazza. - I soccorsi stanno arrivando... - continuò, alzando gli occhi verso l'orizzonte, sperando di scorgere in lontananza l'ambulanza.
L'uomo, obbediente, si sedette a terra.
- M-mi dispiace... - disse nuovamente, con tono disperato, provando a guardare Chanyeol negli occhi, nel tentativo di vedere in lui un minimo di perdono. - Non dormo da due giorni, e stavo tornando a casa dalla mia famiglia, devo essermi appisolato... sono orribile. - continuò con le lacrime agli occhi, guardando Miyoung.
- Va bene. - rispose il ragazzo, freddo, buttando una occhiata veloce all'uomo.
Quando sentì in lontananza la sirena, il corpo di Chanyeol ebbe un fremito e un disperato bisogno di piangere gli invase il petto, facendogli dolere la gola.

Il mio nuovo vicino ☼ EXODove le storie prendono vita. Scoprilo ora