Amati Sempre 2 - Alessandro Casillo

Capitolo 21

NINA POV

"I libri che riportano vanno messi subito apposto, senò diventano troppi e qui sulla mia scrivania, come puoi vedere, non c'era spazio" dico a Marta, la ragazza che dovrebbe sostituirmi.

"Okay" dice.

"I vari posti all'inizio non li ricorderai, ma col tempo comincerai a memorizzarli. Cosa molto importante: devi stare attenta a dove li metti, perchè se non li metti nella categoria giusta non riuscirai mai a trovarli" dico io.

"Okay credo di aver capito" dice lei "Niente di difficile"

"No infatti, oggi resti qui cosi vedi come funziona?" chiedo io.

"Si per me va bene" dice lei.

Allora cominciamo a mettere apposto i libri insieme e quando finiamo vado alla scrivania e le spiego come funziona il registro nel computer.

-

Sono le 19 e ho fatto andare via Marta.

Sono qui da sola e sto finendo di mettere apposto.

Non mi sembra vero che saranno gli ultimi giorni qua dentro.

A Milano dovrò iniziare tutto da capo, ma non mi dispiace.

Vedere Ale cosi contento solo perchè andremo a vivere tutti a Milano non ha prezzo, è la persona che amo quindi mi sembra più che giusto farlo.

In tutto questo ho messo un pò di musica, Tutto il mondo parla di noi.

Mi piace molto questa canzone anche se è per Shanon.

Sento la porta aprirsi e senza girarmi dico:

"E' chiuso"

"Lo so" sento la voce di David e subito sobbalzo.

Quando mi giro mi sento quasi male, dire che è ridotto malissimo è davvero dire poco.

Alessandro ci è andato giù pesante con lui.

"Esci" dico girandomi per mettere i libri rimanenti.

"Senti Nina, il tuo ragazzo mi ha ridotto cosi, il minimo che puoi fare è ascoltarmi un attimo" dice.

"No caro, il minimo che posso fare è prenderti a calci, e il mio ragazzo ha fatto molto bene, te la sei cercata.

"Anche l'altra volta ti dovevo solo ascoltare eppure stavi per stuprarmi" dico io.

Lui si avvicina.

"Devi starmi lontano!" urlo.

"Mi dispiace tanto Nina, non so cosa mi sia preso quel giorno" dice lui.

"Non me ne frega un cazzo delle tue scuse, esci di qui e non farti più vedere" dico io.

"Mi dispiace" dice piano.

"Tanto che tu, te ne vada o no, non ti rivedrò lo stesso" dico io.

"Di che stai parlando?" chiede lui.

"Me ne vado, mi trasferisco da un'altra parte" dico io.

"E dove vai?" chiede lui.

"Non ti interessa, ora, per favore, vai via" dico io.

"Ti trasferisci e molto probabilmente non mi rivedrai mai più e mi saluti cosi?" chiede.

"Oh si, scusami, hai ragione" dico avvicinandomi a li, gli sferro uno schiaffo in piena faccia "Sono molto contenta di non rivedere più la tua faccia di merda davanti a me" dico io.

"Sei una stronza" dice lui.

"Lo so, ora te ne vai? Ho da fare" dico io.

Lui mi guarda ancora per un pò dopodichè esce dalla libreria.

Mi sento sollevata, non lo rivedrò più.

-

"Hey! Sono tornata!" dico.

"Ciao bimba" dice Ale venendo verso di me.

"Hey! Sono io una bimba!" dice Emily guardandolo male.

"No tu sei la mia principessa, Nina è la mia bimba" dice lui.

"Non capisco il senso, ma va bene" dice Emily venendo verso di me per abbracciarmi "E' un pl strano"

Io rido.

La metto giù e si avvicina Ale.

"Ciao amore" dice lui baciandomi "Allora? L'hai addrestrata?"

"Si, credo di si, devo vedere in questi giorni come se la cava, ma mi sembra brava" dico io.

"Io ho incominciato a mettere nelle scatole un pò di giochi di Emily" dice lui.

"Bravo" dico allacciandogli le braccia al suo collo lasciandogli un bacio a stampio.

"Vieni a mangiare, ho preparato io sta sera" dice lui.

"Poi ti devo dire una cosa" dico io.

"Che cosa?" dice lui fermandosi.

"Vieni di la" dico trascinandolo in camera.

"Dimmi" dice sedendosi sul letto.

"Oggi è venuto David a chiedermi scusa" dico io.

"Eh?" dice lui.

"Ed era ridotto malissimo, complimenti" dico e lui sorride.

"Ne sono molto contento" dice.

"Ma ti ripeto che non ti saresti dovuto abbassare a quei livelli" dico io.

"Lo so amore" dice lui.

"Gli ho tirato uno schiaffo" dico io facendo spallucce.

"Giura" dice ridendo.

"Giuro" dico io.

"Fantastica" dice lui.

"Oh, lo so" sorrido.

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