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- si sam, lo so, non ho bisogno che mi faccia da papà!-

Disse la ragazza al telefono, mentre -tra i rumori della affollata stazione di Roma- tentava di prendere il treno giusto

"ricorda, scendi alla fermata quattro, non prima e non dopo, sarò esattamente lì" le ricordò la voce al telefono.

era Sam, o come lo chiamava giulia, Mind of, dato il suo nome instagram.

i due si erano incontrati ad uno stage insieme alla maestra Veronica Peparini e di uno degli ex vincitori della prestigiosa scuola di Amici, Andreas.

Quando questi ultimi li adocchiarono, rimasero estremamente colpiti dalle loro capacità di movimento ed espressione, tanto ché offrirono anche ai due una borsa di studio presso una delle più importanti accademie artistiche.

Quando a giulia arrivò l'email contenente la proposta, tirò letteralmente un urlo facendo preoccupare i genitori, che immediatamente corsero nella stanza della ragazza.

Si, tutto fantastico, l'unico problema?
non era a Roma.

giulia sapeva essere importantissima per i suoi genitori e sapeva anche che per loro sarebbe stato veramente difficile lasciarla andare.

Sperava però che loro capissero.
capissero che un'occasione così non si sarebbe ripetuta altre volte, che era quasi un miracolo che tra tutti i ballerini quel giorno, i famosi coreografi avevano scelto proprio lei.

Fortunatamente per lei, lo fecero.

Quindi dopo qualche discussione, che non si azzardò minimamente a diventare un litigio, i due acconsentirono alla partenza della ragazza, a patto che però lei avrebbe scritto loro ogni giorno.

Ritornando a Sam, lui non era di Roma, anzi fu fortunato a trovarsi proprio lì quel giorno, per questo il ragazzo avrebbe aspettato giulia direttamente alla fermata del treno a Vicenza.

Ovviamente entrambi avevano fatto diverse ricerche su questa accademia, scoprendo che molti ballerini usciti da quella scuola erano diventati primi ballerini in diversi stati europei.

Questo mise giulia in estremo fremento.
Stava provando ad immaginarsi come prima ballerina, ma sapeva che non era quella la sua strada, almeno credeva.

Voleva fare della danza il suo lavoro certo, amava ballare, l'aveva sempre fatto fin da piccina, ma non amava così tanto le sfide o le competizioni, almeno non da solista.

Comunque adesso era seduta su uno dei seggiolini del treno verso una città che mai aveva visitato, per andare in una nuova scuola, dove non conosceva letteralmente nessuno e dove sarebbe stata completamente sola, dato che Sam era più grande di lei e le scuole già le aveva finite.

a causa delle poche ore di sonno accumulate in quei giorni, la ragazza decise di riposarsi un po', mettendosi il più vicino possibile allo spiker del treno per evitare di saltare la fermata.

In cinque ore giulia arrivò a Vicenza, meravigliandosi di non aver perso la condizione del tempo e di non aver dimenticato il numero della tratta.

Scese dal treno con le sue due valigione, non era mai stata una tipa schizzinosa, però amava avere il vestito giusto per ogni occasione.

Iniziò a guardarsi in giro, allungando il collo come una giraffa per cercare di adocchiare l'amico.
per fortuna, dopo non poco, lo vide ed iniziò ad avvicinarsi a lui.

Una volta che furono abbastanza vicini la ragazza lasciò le valige per correre ad abbracciarlo.
Non lo vedeva da due mesi circa, gli era mancato quel timidone.

-ei mind of- disse giulia, staccandosi dall'abbraccio

-ciao anche a te- rispose ridendo
-prendi le valige, prima che te le rubino-

Giulia scoppiò  ridere per poi avvicinarsi ai suoi bagagli e tirarseli dietro.

I due parlarono per tutto il tempo di qualsiasi cosa.
Lui le raccontò del suo viaggio e di quanto era stato difficile salutare Claudia, la sua fidanzata (che tra l'altro giulia trovava una ragazza pura e dolcissima)

-hai già visitato il nostro appartamento?- chiese giulia curiosa

I due comunque non avevano tanti soldi, quindi non potevano permettersi una casa a testa.
Perciò decisero di comparsi un piccolo appartamento vicino all'accademia (e quindi vicino alla scuola di giulia) insieme.

-si, è esattamente come in foto- rispose lui
-a proposito, ti è arrivata una busta da parte della tua nuova scuola- la informò lui

-e che dice?- chiese lei, convinta che il ragazzo l'avesse già aperta

-non lo so, volevo aspettare te. Comunque credo che siano tutte le informazioni per il rientro, Lunedì-

Giulia si ammutolì per un secondo

-oi che c'è?- chiese, come un fratello preoccupato

-ma no Sam nulla, solo che sai quanto per me sia difficile ambientarmi in nuovi spazi- rispose abbassando il capo

Sam si piazzò davanti a lei, mettendole una mano sulla spalla

-sono sicuro che andrà bene giu- la rassicurò il ventitreenne

Giulia sorrise a labbra strette, per poi annuire delicatamente.

i due si avviarono verso il loro appartamento, mente decidevano dove avrebbero trascorso quella loro prima (e probabilmente ultima) serata libera.

Una volta arrivata a casa si mise subito a riordinare le sue cose nella sua stanza, poi, insieme a Sam, aprí la lettera.

Come aveva "predetto" l'amico parlava dei libri che avrei già trovato nel mio armadietto, della classe che avrei frequentato e di altre informazioni che le sarebbero servite il giorno dopo.

Ora però giulia voleva solo godersi quella serata, quindi lascio la busta sul letto ed iniziò a prepararsi

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