Itachi: Devi farti benedire tu, non fai che attirarti disgrazie.
Sasuke: Bel modo di preoccuparti che hai...
Itachi: Non mi sembri così sconvolto da dover essere consolato. Chiamo subito l'avvocato, voi andate pure a casa.
Naruto: Io chiamerei direttamente un cecchino.
Itachi: Ti capisco. Se preferisci lascia pure quí Kurama, tornerà stasera con me.
Naruto: Va bene.
Itachi: Ah, Nagato era cugino di tua madre, ed avete anche un'altra parente che frequenta la tua scuola, si chiama Karin.
Sasuke: Oddio!
Itachi: Cosa?
Sasuke: Sono anni che evito Karin in ogni maniera, è appiccicosa e molesta.
Naruto: Ah, ho capito chi è. Un'altra fin troppo cotta di Sasuke, ci ho litigato parecchie volte.
Itachi: Dirò a Nagato di farci due chiacchiere quando la vede, abitano vicini.
Naruto: Prima che io le bruci i capelli possibilmente.
Itachi: Fila a casa senza fare danni, mi occupo io di tutto.
Naruto: Ok, papà.
Mio fratello lo guarda male, trascino Naruto fuori dal suo ufficio prima che inizino di nuovo a discutere per questa cosa.
Sono due settimane che il mio ragazzo ha cominciato a chiamarlo così, ed Itachi ogni volta puntualizza che non l'ha adottato perché voleva un figlio ma lo ha fatto per lui e per me...e poi polemizzano a non finire.Sasuke: Ma perché ti sei impuntato così?
Naruto: Legalmente è mio padre ora, e poi mi diverte la faccia che fa ogni volta.
Sasuke: Se è per questo io sarei tuo zio allora.
Naruto: È vero! Mi faccio mio zio, che spasso!
Sasuke: Così fa impressione!
Naruto: Io lo trovo eccitante.
Sasuke: Tu trovi qualsiasi cosa eccitante...
Naruto: Quasi. Prendiamo il ramen per pranzo?
Sasuke: Prendilo per te, io mangio i pomodori.
Naruto: Va bene.
Dopo aver pranzato non ho molta voglia di studiare, né tantomeno di stare ancora seduto. Mi sembra che il dolore sia aumentato rispetto a stamattina.
Mi stendo sul letto e Naruto si mette in testa di volermi controllare a tutti i costi, e dopo un po' di lotta mi blocca a pancia sotto sul materasso e mi abbassa i pantaloni di colpo.
Appena tocca un punto particolare urlo per l'intenso bruciore, forse sto peggio di ciò che credessi.Naruto: Hai perso una cifra di sangue, cazzo! Perché non me l'hai detto??
Sasuke: Non potevo, già stavi fuori di te.
Naruto: Così rischi un'infezione. Non ti muovere, vado a prendere le cose per medicarti.
Rimango fermo sul letto con le braccia incrociate sotto il mento.
Sicuramente sa cosa fare e mi affido a lui, mi vergognerei troppo a farmi vedere da un medico per questa cosa.
Stringo i denti per il bruciore non appena inizia a tamponare la zona col disinfettante.Naruto: Hai un po' di lacerazioni ma grazie al cielo non proseguono troppo internamente.
Sasuke: Posso girarmi ora?
Naruto: Se resti a pancia sotto è meglio.
Si siede sulle mie cosce e mi solleva la maglietta cominciando a massaggiarmi la schiena. Mi rilasso sotto i bellissimi movimenti delle sue mani e mi sento sempre più disteso con i nervi.
Naruto: Prima Sakura ti ha mandato un messaggio di scuse, l'ho chiamata subito e mandata a fanculo.
Sasuke: Solo questo?
Naruto: Le ho pure consigliato di guardarsi le spalle.
Sasuke: Mi sembrava strano.
Naruto: È pure poco. Avrei voluto ammazzarla direttamente ma me lo avete impedito.
Sasuke: Non esistesse la galera stai sicuro che non ti avremmo fermato, ci avrebbe provato solo Lee a salvarla.
Naruto: Non stento a crederci.
Sasuke: Sei così bravo nei massaggi che mi stai facendo venire voglia.
Naruto: Forse perché so fare solo quelli erotici.
Sasuke: Lo sospettavo.
Suona il citofono e Naruto va a vedere chi è ribadendomi di rimanere così. Si preoccupa un po' troppo a mio parere, però, essendo più esperto di me, forse è meglio che lo ascolto.
Ritorna con Gaara al seguito e si seggono entrambi sul letto. Non era in programma che passasse oggi, spero non si sia saputo in giro cosa è successo. Sarebbe davvero umiliante.Gaara: Come stai?
Sasuke: Letteralmente rotto.
Naruto: È ridotto male, ma non grave per fortuna.
Sasuke: Come lo hai scoperto?
Gaara: Mi è giunta voce che Naruto ha aggredito Sakura, perciò l'ho bloccata all'uscita e costretta a dirmi tutto.
Sasuke: E poi?
Gaara: L'ho presa a pugni nello stomaco e le fatto sputare sangue.
Naruto: Ottimo.
Sasuke: Non vi cacciate nei guai.
Gaara: Magari cerco di non far fare pazzie a Naruto.
Sasuke: Cosa significa?
Gaara: Stasera faccio io una visitina a quel Kiminaro.
Naruto: Dovrei pensarci io.
Gaara: Tu devi solo pensare al tuo ragazzo, non a rischiartela per vendicarlo.
Sasuke: Nemmeno tu dovresti.
Gaara: Io non ho bisogno di frenarmi, e poi ho due amici che si divertirebbero molto a fargliela pagare.
Naruto: Sasori e Deidara?
Gaara: Si, gli faranno passare una nottata indimenticabile.
Sasuke: E tu che ruolo avresti in tutto questo?
Gaara: Voglio solo prenderlo un po' a calci prima di lasciarlo nelle loro mani.
Sasuke: Ma Itachi ha già parlato con l'avvocato per denunciare sia lui che Sakura, così richiamo che facciano valere le loro aggressioni.
Gaara: Non quando il mandante è Suna No Kirā.
Naruto: Allora sì che tremano e non fanno un fiato.
Sasuke: Cos'è, un soprannome da Yakuza?
Gaara: Non faccio parte della mafia ma sono abbastanza temuto.
Sasuke: Ora capisco perché fai paura a mezza scuola...
Gaara: Sospettano che sia io ma nessuno ne ha la certezza.
Naruto: Ancora devi dirmi il perché di questo pseudonimo, visto che non hai mai ucciso nessuno.
Gaara: Non è una storia così interessante.
Sasuke: Perché? Facevi ingoiare la sabbia a quelli che pestavi?
Gaara: Esatto, e ci mettevano parecchio prima di tornare a respirare bene.
Naruto: Ma questo lo sapevo.
Gaara: E cosa ti ci voleva a collegare?
Naruto: Ho altro per la testa in questo momento, e prima non ci ho mai pensato.
Sasuke: Posso mettermi sul fianco? Inizio a stare scomodo così.
Naruto: Si, fai piano però.
Sasuke: Non sono fatto di cristallo.
Naruto: Puoi pure fare le cose senza ribattere ogni tanto.
Sasuke: No.
Sbuffa mentre mi sposto lentamente sul fianco, trovo divertente stuzzicarlo così.