Capitolo 11

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 "Sig. Aslan, la ringrazio per la sua presenza e attendo che mi faccia sapere la reazione delle banche in merito alla richiesta di rimodulazione dei finanziamenti"

Can aveva appena concluso la riunione col sig. Yilmaz e con il direttore finanziario ai quali aveva esposto i risultati delle sue analisi. La Green Cosmetics, a suo avviso, aveva ancora delle grosse potenzialità, ma dovevano essere apportate quanto prima delle azioni correttive per evitare che la crisi di liquidità nella quale verteva compromettesse anche la produzione.

Dopo aver congedato il sig. Aslan, Can si rivolse al socio fondatore e gli chiese di trattenersi ancora alcuni minuti:" Ci sono un paio di questioni che vorrei discutere direttamente con lei, sig. Ferit.."

"Certo, mi dica pure.."

"La prima riguarda l'esubero di personale. Ci sono almeno un paio di persone di troppo in produzione e altrettante in amministrazione e tra queste, senza ombra di dubbio, c'è la signorina Aydin."

"Sig.Divit, mi permetta di fermarla subito... ma Sanem non si tocca. Possiamo certamente valutare l'opportunità di alcuni licenziamenti, anche se questa soluzione per tagliare le spese non mi piace affatto, ma su Sanem non transigo!"

"Ma la signorina Aydin è la meno qualificata qui..." cercò di farlo ragionare Can.

"Sig. Divit, la prego di non insistere o questa conversazione finisce qui."

"D'accordo...ne possiamo ridiscutere.."

"E l'altra faccenda?" chiese il sig. Yilmaz

"Beh, temo che sia ancora più delicata...si tratta di suo figlio...Ho constatato che Cemal si reca spesso fuori città e talvolta anche all'estero e non sempre per motivi legati all'azienda...almeno da quanto mi risulta..."

A quella insinuazione Can si sarebbe aspettato una sfuriata da parte del sig.Ferit e, invece, questi si limitò a rilasciare un profondo sospiro e poi ammise: "Ha ragione. Avevo sperato che l'ingresso di mio figlio nella società, visto anche la laurea che ha ottenuto, sarebbe stato un valore aggiunto...invece per evitare che creasse maggiori danni sono stato costretto a tenerlo lontano, autorizzando anche trasferte che non c'entravano nulla...di questo me ne assumo la piena responsabilità."

"Non si tratta di questo, ma la Turkey Cosmetics difficilmente continuerà sulla stessa linea.."

"Ne sono consapevole e Cemal dovrà subirne le conseguenze...anzi le dirò di più: se qualcuno deve essere sacrificato preferisco che sia lui piuttosto che Sanem!"dichiarò convinto il sig. Yilmaz.

Can rimase senza parole e si chiese cosa in realtà si nascondesse dietro a quel comportamento ma preferì, per il momento, non fare altre domande.

"D'accordo, tra un paio di giorni mi vedrò con il mio cliente, la Turkey Cosmetics e vediamo cosa ne salta fuori."

"Va bene, aspetto sue notizie allora....a proposito come si trova nel mio ufficio sig. Divit?"

"Egregiamente, ma mi sento davvero in colpa per averla spodestata."

"Non lo dica neppure per scherzo. Queste ferie forzate sono state un bene per me. Finalmente ho un po' di tempo da passare accanto a mia moglie...lei è sposato?"

"No, non ho ancora avuto la fortuna di trovare l'anima gemella"

Il sig. Yilmaz rise: "Non si sforzi a cercarla...l'amore bussa quando meno te lo aspetti ed il più delle volte ci trova impreparati. Ora però la saluto e la lascio lavorare. Arrivederci e a presto"

Quella chiacchierata non si era certo svolta come Can aveva previsto, al contrario aveva fatto nascere in lui un dubbio atroce: che Deren avesse avuto ragione quando aveva insinuato che ci fosse qualcosa tra Sanem e Ferit Yilmaz?

"Impossibile!" si disse ripensando al colloquio che aveva avuto qualche giorno prima con Osman.

"E allora che legame c'era tra loro due?" si chiese, perché sicuramente qualcosa era accaduto.

Decise che per quella giornata ne aveva abbastanza e che avrebbe fatto meglio ad andare in palestra a rilassarsi un po', così afferrò le chiavi della macchina ed uscì. Alla reception si accorse che Sanem non c'era e gli dissero che se ne era appena andata perché aveva un impegno.

"Di nuovo!?" si domandò ancora più irritato.

Quella sera il sacco da boxe avrebbe fatto una brutta fine!

LA MAGIA DELL'IMPERFEZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora